(Rimini) In centinaia al funerale di Petrit Nikolli, l’idraulico albanese residente a Viserbella, uccido con un colpo di pistola da tre connazionali il 25 maggio a Rivabella, colpevole di aver aiutato una nipote a lasciare il marito violento.
Ieri pomeriggio alle 15 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Viserbella si è data appuntamento la comunità di Viserbella, ma non solo.
Petrti lascia moglie e tre figli ed è stata la più grande, la 15enne Sara, a ricordarlo al termine delle esequie. “Ogni persona è nata per qualcosa. Lui per essere buono e fare del bene. E semplicemente quella sera ha fatto il massimo. Sono fiera di te, papà”.
Nella sua omelia don Daniele Giunchi, parroco di Viserbella, ha invitato a pregare per i responsabili dell’omicidio e ha detto di Petrit che “spiccava come il buon samaritano”. Applausi all’uscita della bara.
I funerali di Petrit Nikolli a Viserbella
Giovedì, 09 Giugno 2016
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