(Rimini) Un 22enne di origini napoletane è stato arrestato ieri dai carabinieri di Rimini perché sospettato del tentato omicidio del 5 aprile scorso in via Zavagli di Augusto Mulargia. Deve rispondere delle accuse di tentato omicidio, con l’aggravante della premeditazione, nonché di porto abusivo di arma comune da sparo.
“Sull’uomo - spiegano dal comando - si erano da subito concentrati i sospetti degli investigatori, che a distanza di pochi giorni dall’episodio di sangue avevano effettuato l’esame Stub per la ricerca di residui di polvere da sparo sulla sua auto, una Smart decapottabile, che per colore e targa, risultava compatibile con quella notata da alcuni testimoni in via Carlo Zavagli, il luogo dell’agguato, e utilizzata dai due uomini visti”.
Ad incastrare l'uomo sono stati anche gli esperti del Ris di Parma. “Altro fondamentale elemento è stato fornito dall’esame per la comparazione del Dna - spiegano i militari - effettuato presso i laboratori del Ris di Parma su alcuni mozziconi di sigaretta opportunamente repertati sul posto dalla squadra rilievi. L’esito di tali accertamenti consentiva di appurare che il profilo genotipico estrapolato da due degli otto mozziconi di sigaretta repertati sulla scena del crimine corrispondeva con il profilo genotipico dell'arrestato, confermando la sua presenza sul luogo dell’agguato”.
A ciò si aggiungono le intercettazioni telefoniche e ambientali nel corso delle indagini, lo studio dei tabulati telefonici, che hanno contribuito a fornire un “quadro accusatorio chiaro, preciso e concordante nei confronti dell'uomo”. “Numerosi” gli “indizi di colpevolezza” a suo carico raccolti, “che non lasciano spazio ad alcun dubbio circa il suo coinvolgimento nel tentato omicidio del Mulargia, quale esecutore materiale dell’agguato”.
L'arresto è avven uto ieri mattina davanti al comune di Montecchio di Vallefoglia (PU), dove il 22enne si era appena sposato.