(Rimini) Quattro persone sono indagati con l’accusa di omicidio colposo per la morte del 16enne del Gabon domenica durante una gita al Furlo. Il ragazzo, profugo in Italia (suo padre è stato ucciso per motivi politici), era ospite di una casa della Papa Giovanni e le quattro persone sono operatori, accompagnatori e responsabili della comunità riminese.
L’iscrizione nel fascicolo investigativo è un atto dovuto, spiegano gli inquirenti (la Procura di Urbino), a garanzia proprio delle persone coinvolte.
Secondo l’autopsia disposta dal pubblico ministero Simonetta Catani il minore è morto per annegamento.
Dalla comunità si dichiarano “sereni”, seppur “addolorati dall’accaduto”.
Una responsabile della comunità ha raccontato che prima di pranzare i ragazzi hanno deciso di fare il bagno. Il sedicenne è uscito dalle acque del fiume Candigliano prima di tutti gli altri che lo ricordano l’ultima volta steso al sole per asciugarsi. Poi lo hanno perso di vista.
Sedicenne annegato al Furlo, quattro indagati
Giovedì, 30 Giugno 2016
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