Rimini 2021, i liberalsocialisti sostengono Erbetta
(Rimini) I Liberalsocialisti per l'Italia a Rimini sono impegnati su tre fronti: sostenere l'avvocato Mario Erbetta a candidato Sindaco di Rimini, la formazione della lista "Liberalsocialisti per Rimini", organizzare il partito nella più importante città della Romagna. Lo dicono in un comunicato inviato oggi alla stampa locale. "Negli ambienti vicini al partito, si respira un'aria di grande ottimismo ed oggi arriva la notizia che farà sicuramente discutere, la nomina della coordinatrice del Movimento Femminile nella persona di Agnese Danger Orlandi . La Orlandi oltre ad essere una donna, una mamma, una moglie felice, un'animalista convinta è anche diversamente abile da un grave incidente sul lavoro. Una vita distrutta, vuota, senza alcun scopo? No, al contrario. È forte la voglia vi vivere, riconquistare il suo ruolo di donna, mamma e moglie, ritornare a coltivare i suoi interessi e l'amore per la politica".
Certo, "un cammino non facile, perché erano in agguato nuovi e più complessi problemi: i pregiudizi, assenza di servizi pubblici, assenza di interventi per favorire la vita di relazione, servizi domiciliari, trasporto, pensioni di 285 euro al mese, città che penalizzano le donne, o bambini, gli anziani e le persone diversamente abili. La Segreteria nazionale ha voluto questa nomina consapevole che la tendenza dei fattori di crisi in atto nella nostra società, si rivolge a colpire le posizioni più deboli, meno protette, alle prese più di altre con le innumerevoli ostacoli del conservatorismo sociale e culturale".
A Rimini, "le idee di rinnovamento presenti nel programma di concretezza riformista posti dal compagno Mario Erbetta candidato a Sindaco di Rimini, rappresentano anche il terreno dell'azione generale del Partito e ne irrobustiscono la natura e l'immagine di moderno partito riformista. La compagna Agnese Danger Orlando da oggi è impegnata con grande generosità e con crescente impegno a raccogliere la forza necessaria ad indicare i giusti obiettivi di una lotta politica di eguaglianza, di dignità, di solidarietà e di progresso per tutte le donne di Rimini".
"Ringrazio Agnese e Liberalsocialisti per l'appoggio alla mia candidatura a Sindaco. La mia sensibilità verso le politiche di sostegno verso l'handicap sono note essendo l'Avvocato dell'Ital UIL di Rimini, come anche le mie lotte giudiziarie per vedere riconosciuti i diritti anche economici dei disabili. Siamo in un momento difficile e proprio i più deboli socialmente rischiano di avere la peggio. Questi sono i nuovi bisogni a cui un Sindaco deve dare una risposta immediata. Non bisogna abbassare la guardia e Agnese che con la sua esperienza di vita penso possa essere la persona giusta per evidenziare tutte le problematiche e le odissee quotidiane che vivono i diversamente abili riminesi" dichiara Mario Erbetta.
20 gennaio
Covid: effetto Natale | Tutti contro Pfizer | Rimini capitale della cultura
Superbonus110%, uffici sovraccarichi. Marcello incalza il sindaco
(Rimini) Come si sta organizzando l’amministrazione comunale in vista dela mole di lavoro che comporterà per gli uffici il Superbonus 110% per l’edilizia? Se lo domanda il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicola Marcello. Il provvedimento è tra quelli istituito lo scorso anno dal governo per fronteggiare la crisi economica data dalla pandemia e prevede un’agevolazione che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
“Una opportunità più che unica per gli utenti che potranno procedere con la ristrutturazione delle proprie abitazioni, sfruttando il meccanismo del Decreto, altamente vantaggioso dal punto di vista economico ma soprattutto volano per un processo di riqualificazione del tessuto urbano fortemente desiderabile”, sottolinea Marcello. “E’ facilmente deducibile che tali attività, a caduta, permetteranno di far ripartire la filiera edilizia del nostro territorio come dell’intero Paese, impulso da non sottovalutare per il valore sociale che avrà per parecchie famiglie dal punto di vista economico in questo difficilissimo momento storico”.
Il decreto “prevede la sua maggiore applicabilità fondamentalmente sugli interventi di ristrutturazione e speriamo che per il nostro territorio preveda anche le strutture alberghiere e ricettivo-turistiche. Molti tecnici, come molti operatori del settore mi stanno insistentemente chiedendo da tempo quali saranno i tempi di approvazione della Variante del Rue poiché i termini di applicabilità del Decreto rischiano di essere compromessi qualora il Comune non approvi in tempi brevissimi tale normativa, con le inevitabili ripercussioni in un settore già in crisi”.
Rileva Marcello che “ad aspettare con ansia e preoccupazione tale atto sono anche tanti semplici cittadini che da due anni ormai attendono tale variante normativa, dopo le promesse di codesta Giunta. Inoltre, se le previsioni dovessero essere confermate, nei prossimi mesi all’ufficio tecnico del Comune verranno presentate tantissime pratiche edilizie sia di ristrutturazione ma anche di sanatoria, condizione necessaria dell’immobile, per poter applicare il Decreto legge; ciò comporterebbe inevitabilmente un aumento vertiginoso dell’attività degli uffici di proporzioni almeno quadruple rispetto all’attività corrente”.
Per questo il consigliere di Fratelli d’Italia ha deciso di inoltrare un’interrogazione al sindaco di Rimini, Andrea Gnassi per capire non solo come si sta preparando l’Amministrazione in tal senso, ma anche quanto tempo si prevede per l’entrata in vigore del nuovo Rue e quali sono le scelte strategiche che verranno fatte in termini di organici nel settore specifico.
Aggiornamento coronavirus: 150 positivi, 5 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 204.174 casi di positività, 1.034 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.652 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.
Oggi alle 15,30 sono stati fatti 120.257 vaccini in totale. Va ricordato che a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite questa settimana - decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle CRA.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 463 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 280 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 451 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45 anni.
Sui 463 asintomatici, 297 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 46 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 257 nuovi casi; a seguire Modena e Rimini (150) e Reggio Emilia (107); poi Piacenza (77), Cesena (62), Parma e Ferrara (56), Ravenna e Forlì (50), quindi Imola (19).
Il Report periodico sull’andamento della pandemia in Emilia-Romagna è disponibile al link https://bit.ly/3qAqcSE. Risultano in calo i contagi registrati in un intervallo di cinque giorni: dai 9.805 del periodo 6-10 gennaio, ai 7.988 dell’11-15 gennaio.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.571 tamponi molecolari, per un totale di 2.820.692. A questi si aggiungono anche 525 test sierologici e 7.081 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.947 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 142.061.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 53.241 (-988 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 50.489 (-938), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 75 nuovi decessi: 7 a Piacenza (tre donne di 85, 88 e 90 anni; 4 uomini di 72,76, 91 e 94 anni ); 2 in provincia di Parma (una donna di 82 anni e un uomo di 89 anni); 4 a Reggio Emilia (due donne di 73 e 81 anni, e due uomini di 80 e 95 anni); 6 nel modenese (tre donne - di 70, 82 e 90 anni - e tre uomini, di 63, 84 e 87 anni); 29 in provincia di Bologna (11donne - una di 60 anni, due di 83, una di 84, una di 86, una di 87, due di 88, una di 90, una di 91 e una di 100 anni - e 18 uomini: di 61, 71, 77, 78, 79, 80, 82, 5 di 85 anni, uno di 87, due di 89, poi di 92, 93 e 95 anni); 2 nel ferrarese (entrambe donne: di 63 e 87 anni); 12 in provincia di Ravenna (7 donne - di 73, 77, 81, 84 anni, due di 89 e una di 93 anni - e 5 uomini, rispettivamente di 83, 86, 89, 90, 93 anni); 7 a Forlì-Cesena (quattro donne di 78, 83, 91, 95 anni, e tre uomini: uno di 86 e due di 92 anni); 5 nel riminese (una donna 91enne e 4 uomini, di 76, 84, 87 e 89 anni). Infine, si segnala un decesso fuori regione: un uomo di 90 anni diagnosticato dall’Ausl di Modena ma residente in provincia di Mantova.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.872.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 232 (-6 rispetto a ieri), 2.520 quelli negli altri reparti Covid (-44).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (uno in meno rispetto a ieri), 16 a Parma (+2), 19 a Reggio Emilia (-1), 48 a Modena (-1), 42 a Bologna (-3), 13 a Imola (numero invariato rispetto a ieri 1), 28 a Ferrara (-1), 16 a Ravenna (+2), 3 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (invariato) e 25 a Rimini (-3).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 17.592 a Piacenza (+77 rispetto a ieri, di cui 30 sintomatici), 14.505 a Parma (+,56 di cui 29 sintomatici), 27.274 a Reggio Emilia (+107, di cui 34 sintomatici), 36.404 Modena (+150, di cui 86 sintomatici), 40.477 a Bologna (+257, di cui 161 sintomatici), 6.459 casi a Imola (+19, di cui 6 sintomatici), 11.542 a Ferrara (+56, di cui 19 sintomatici), 15.534 a Ravenna (+50, di cui 30 sintomatici), 7.359 a Forlì (+50, di cui 30 sintomatici), 8.434 a Cesena (+62, di cui 42 sintomatici) e 18.594 a Rimini (+150, di cui 104 sintomatici).
Giorno della memoria, le iniziative a Rimini
(Rimini) La storia, la letteratura, il teatro, la musica, il disegno, la testimonianza, la radio, la fotografia: tanti e diversi i linguaggi scelti dalla città di Rimini per ricordare dal 22 al 31 gennaio 2021 le persecuzioni antiebraiche e la Shoah. Un fitto calendario di iniziative che si collega alla scelta di Rimini, su proposta del Ministero dell'Interno e in accordo con l'Unione delle Comunità ebraiche, quale luogo di riferimento nazionale per il prossimo Giorno della Memoria, da parte del Comitato di Coordinamento per le celebrazioni delle iniziative in ricordo della shoah costituito presso la Presidenza del Consiglio.
Programma nato con l'intento di organizzare un evento che possa essere percepito come valorizzazione e approfondimento storico anche del territorio e che si è sviluppato in seno agli incontri coordinati in sede locale dalla Prefettura, con la partecipazione del Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno, del Comune di Rimini nelle diverse diramazioni, dell'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea e della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (CDEC).
Articolazione di eventi che deve misurarsi con le difficoltà del contesto sanitario, prevedendo tutte le iniziative con modalità streaming o virtuale, ma che si presenta ancora più ricco degli anni precedenti, per la varietà delle proposte, per la scelta dei temi affrontati e per gli approcci adattati alle età dei partecipanti, rappresentando un'occasione di conoscenza e di riflessione per tutti su una pagina buia del Novecento.
"Quando dal Ministero dell'Interno mi è stato comunicato che Rimini era stata scelta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri", riferisce il Prefetto Giuseppe Forlenza, "ho immediatamente informato l'Amministrazione Comunale e attivato un nucleo ristretto, cui va la personale gratitudine, che ha trovato nelle sue componenti felici convergenze e unità di intenti. Inutile dire", aggiunge il Prefetto "che grande è stata la gioia per la scelta di Rimini, sebbene in qualche misura leggermente attenuata dall'impossibilità – causa pandemia – da parte della Città di poter esprimere in pieno tutto il potenziale di cui è capace. Credo che in questa circostanza ben si attaglino le parole con cui lo scrittore di origini ebraiche Joseph Joffo conclude il bellissimo libro autobiografico "Un sacchetto di biglie", da cui è stato tratto il film che la Rai trasmetterà stasera: Guardando dormire mio figlio non posso che augurarmi una cosa: che mai provi il tempo della sofferenza e della paura come l'ho conosciuto io durante quegli anni. Ma cos'ho da temere? Cose del genere non si riprodurranno più, mai più. Le sacche sono in solaio e ci resteranno per sempre. Forse.... Ecco, far conoscere e promuovere la memoria, è un dovere morale affinché quel "forse" si trasformi nella certezza del...mai più"
"La scelta di Rimini come Città della Memoria 2021 ci riempie di orgoglio – commenta il sindaco Andrea Gnassi – ed è un apprezzamento per la qualità del lavoro che Rimini ha condotto sull'educazione alla Memoria, che in 57 anni ha coinvolto migliaia di adolescenti e centinaia di insegnanti del nostro Comune. Un impegno iniziato nel 1964, quando, Rimini, prima Amministrazione pubblica in Italia, decise di promuovere i viaggi studio agli ex campi di concentramento nazisti, finanziando un progetto che nel tempo si sarebbe consolidato e ampliato, fino a diventare dagli anni Novanta l'Attività di Educazione alla Memoria. Al tempo stesso abbiamo interpretato questo riconoscimento come responsabilità per fare di questa ricorrenza civile un'opportunità di incontro quanto mai necessario con la storia e tra le persone, seppur in maniera virtuale. La Memoria è il pilastro della democrazia, della responsabilità, della solidarietà tra le persone, un tassello indispensabile per la costruzione del futuro".
"Una società democratica ha bisogno di occasioni pubbliche di riflessione e di dibattito sui grandi temi della condizione umana e sono soprattutto i giovani a risentire della disgregazione della socialità, non perché manchino i momenti di comunicazione tra coetanei, ma perché manca la relazione fisica con l'adulto nel processo di educazione e di formazione. – commenta il vicesindaco Gloria Lisi - Anche nella pandemia che ha interrotto per mese le attività in presenza con gli studenti, l'Attività di Educazione alla Memoria non ha mai perso il contatto coi giovani, registrando il loro disorientamento e il loro bisogno di dialogo. Le iniziative per il Giorno della Memoria sono pensate soprattutto per loro, ai quali vogliamo lanciare un messaggio di fiducia e di resilienza. Perché le storie che stanno dentro alla storia di una tragedia immensa come la Shoah non si esauriscono col bilancio agghiacciante delle vittime, ma ci parlano anche di resistenza morale, di coraggio, di libertà di scelta, e – come ripete sempre la senatrice Liliana Segre – di libertà di non odiare e di perseguire il bene."
"Oltre alla pandemia che limita fortemente le modalità aggregative, la vera sfida è stata quella di integrare le iniziative già previste e preparare in poco tempo un programma in grado di interessare e di coinvolgere generazioni diverse – spiega Laura Fontana, Responsabile dell'Attività di Educazione alla Memoria - Lavorando in sinergia con le istituzioni che hanno promosso Rimini a città capofila per il Giorno della Memoria e con l'Istituto storico per la resistenza, ci siamo indirizzati a costruire il programma per il 27 gennaio in due direzioni parallele: da un lato, lo studio del contesto e della grande storia – le persecuzioni razziali e le deportazioni nell'Italia fascista e sotto l'occupazione nazista, le vittime, i carnefici, i salvati e i salvatori –e dall'altro, l'approfondimento della storia locale, attraverso il racconto delle famiglie ebree perseguitate che negli anni dell'occupazione nazista cercarono rifugio dalle deportazioni nel nostro territorio e di quel piccolo gruppo di persone che eroicamente si prodigarono per proteggerli o per aiutarli a scampare alla morte."
Economia, previste oltre 5mila assunzioni nei primi tre mesi del 2021
(Rimini) Sono 11.550 le assunzioni previste nelle province di Forlì-Cesena e Rimini per il primo trimestre del nuovo anno secondo il Bollettino mensile, con orizzonte trimestrale, sui fabbisogni occupazionali, desunto dal Sistema informativo Excelsior – Unioncamere/Anpal. Su base nazionale, gli ingressi previsti nel solo mese di gennaio sono 346.000, di cui l'8,6% (29.900) in Emilia-Romagna - incidenza in crescita rispetto a dicembre 2020. Il 13% del dato regionali, pari a n.3.880 ingressi previsti, attengono all'area di competenza della Camera di commercio della Romagna. Si registra una flessione rispetto alla rilevazione del mese precedente.
In entrambe le province di Forlì-Cesena e Rimini, Commercio e Servizi di alloggio/ristorazione/turistici sono ancora i settori che prevedono di assumere di più, come pure il settore delle Costruzioni, seguito da quello dei Servizi alle persone. Nei primi cinque posti per entrate programmate, a Forlì-Cesena anche le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo e a Rimini e provincia i Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio. Sono disponibili anche i risultati su base annua del sistema Excelsior da cui si evince una contrazione dei fabbisogni di nuova occupazione presso le imprese del 30% rispetto all'anno 2019 e dalla quale emergono informazioni interessanti sui titoli di studio e professioni maggiormente ricercati dalle imprese nel 2020.
Dal confronto degli investimenti delle imprese in epoca pre-Covid (2015-2019) con quelli post-Covid (2020) è emersa una netta crescita di investimenti e spese per ICT, tecnologie 4.0, ma anche in nuovi modelli organizzativi del lavoro (smart-working, etc.), di business (analisi dei big data, digital marketing, etc.) e per la sicurezza dei luoghi di lavoro; elementi che spingono verso l'alto la richiesta di professionisti e d esperti in questi ambiti. In particolare risultano molto richiesti i qualificati e diplomati professionali dell'indirizzo ristorazione, meccanico e servizi di vendita ed edile. Tra le professioni con le maggiore difficoltà di reperimento risultano gli specialisti di saldatura elettrica (71,4%), i saldatori e tagliatori a fiamma (61,8%), gli attrezzisti di macchine utensili (61,8%) e gli installatori di linee elettriche/riparatori/cavisti (56,7%).
Sono, inoltre, preferiti i diplomi ad indirizzo amministrazione, finanza e marketing, seguiti dal meccanico, meccatronico e dal socio-sanitario. Tra le professioni difficili da reperire si evidenziano i periti e agenti immobiliari (oltre il 65%) così come i rappresentanti di commercio (55,2%) e anche i tecnici esperti in applicazioni informatiche. Per quanto attiene alla formazione universitaria, infine, sono richiesti soprattutto i profili professionali con una laurea ad indirizzo economico, a seguire quelle di indirizzo insegnamento e formazione, di ingegneria elettronica e dell'informazione e di indirizzo sanitario e paramedico. Per quanto numericamente inferiori, permangono difficoltà di reperimento di determinate figure professionali di profilo elevato, quali i tecnici programmatori nel 67,8% dei casi, gli analisti e progettisti di software nel 65%, gli specialisti in contabilità e problemi finanziari nel 54,9%.
I risultati dell'indagine per la provincia di Rimini. L'indagine rileva 5.450 entrate previste nel primo trimestre del 2021, mentre per il solo mese di gennaio sono 1.810. Di queste, l'82% riguarda lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze) e il restante 18% lavoratori con contratti di lavoro diversi (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze).
Il maggior numero di entrate previste nel mese di gennaio 2021 si registra per la prima volta nel commercio (310 a gennaio e 920 nel trimestre), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (in calo in valore assoluto e pari a 270 nel mese di gennaio e 1.390 nel trimestre in corso, con la manifestazione fieristica Sigep slittata a marzo). A questi, seguono le costruzioni (270 e 640 in espansione), i servizi alle persone (170 e 580), e i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (160 ingressi per il mese di gennaio e 380 per il primo trimestre 2021).
Le previsioni di assunzioni per i giovani con meno di 30 anni riguardano il 25% dei casi, mentre il 12% delle entrate previste è destinato a personale laureato, entrambe percentuali in aumento rispetto al mese precedente. Il 19% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (30%), ma in trend crescente. Le imprese che prevedono comunque difficoltà a trovare i profili desiderati sono il 32%.
Da Excelsior Informa 2020, bollettino annuale, emergono alcune tendenze che hanno caratterizzato la ripartenza delle imprese post Covid-19 per il territorio riminese e che fanno leva sulla trasformazione digitale. In particolare, risulta che il 45% delle imprese ha investito in internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (contro il 31% in periodo pre Covid-19); il 44% ha adottato nuove regole per sicurezza sanitaria (contro il 25%) e il 39% si è concentrata nell'analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti (contro il 29%).
Nell'anno della pandemia, dodici matrimoni civili
(Rimini) Nel 2020 i matrimoni, in mezzo a tante difficoltà, hanno continuato ad essere celebrati. Certo, il numero è inferiore a quello degli scorsi anni, molti sono già stati posticipati al 2021. Però non sono poche le coppie che, nel rispetto delle prescrizioni, hanno voluto suggellare comunque il loro sogno. Segno che amore, ottimismo e speranza sono sempre presenti, nonostante tutto.
Ma veniamo ai numeri: tutto nasce dal progetto Rimini Wedding Destination che ha portato all’introduzione di nuovi luoghi di prestigio per la celebrazione dei matrimoni, come Cinema Fulgor, Museo Part, Castel Sismondo, oltre al Palazzo del Turismo, Museo della Città, Casa dei matrimoni sulla spiaggia di Piazzale Boscovich, Teatro Galli, Grand Hotel, gli spazi di Rimini Terme a Miramare. Nell’ambito del progetto è stato siglato un accordo tra VisitRimini (la Dmc turistica individuata dal Comune di Rimini) e Comune di Rimini in cui la DMC si occupa di curare la parte logistica e organizzativa dei matrimoni nelle sedi che sono state autorizzate dal Comune per la celebrazione dei riti civili. Ebbene, nel 2020 VisitRimini ha contato 12 celebrazioni con rito civile a fronte di 40 richieste iniziali complessive. Nel 2019 erano state 27. Interessante rilevare che 2 coppie sposate nel 2020 provengono da fuori città: Londra e Brescia.
Le location preferite sono state la Casa dei Matrimoni sulla spiaggia (4 riti) e il Grand Hotel (4). Seguono il Museo della città (3) e Palazzina Roma (1).
Per motivi contingenti, infatti, Teatro Galli, Castel Sismondo sono rimasti inattivi tutto l’anno e le nuove location, quali Cinema Fulgor e Museo Part, hanno dovuto rinviare la loro disponibilità. Si tratta comunque di luoghi molto apprezzati e che sono già oggetto di prenotazione per il 2021. Per l’anno in corso appena iniziato, VisitRimini ha già raccolto 16 prenotazioni, che in parte corrispondono ai riti posticipati dal 2020.
Molte coppie, poi, sono in attesa di conoscere gli sviluppi della situazione della pandemia, prima di procedere con le prenotazioni.
Confcommercio e Confesercenti dal prefetto: pmi in sofferenza
(Rimini) Il prefetto di Rimini, Giuseppe Forlenza, ha incontrato il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, e il direttore provinciale di Confesercenti, Mirco Pari. Nei giorni scorsi le due associazioni di categoria, unitamente, avevano scritto al Prefetto richiedendo un incontro per fare il punto sulla situazione che si sta vivendo sul territorio in conseguenza alla pandemia in corso, portando all’attenzione del rappresentante del governo sul territorio "il grido di dolore delle imprese". Un incontro che si è svolto ieri, nella giornata in cui le due Associazioni, a livello nazionale, hanno incontrato il Ministro allo Sviluppo economico, Patuanelli.
“Ringraziamo innanzitutto il Prefetto di Rimini, che si dimostra sempre disponibile al dialogo e al confronto con le rappresentanze delle imprese del territorio, anche e soprattutto in questo momento di grande difficoltà", commentano Gianni Indino (Confcommercio provincia di Rimini) e Mirco Pari (direttore Confesercenti provinciale Rimini). "Abbiamo deciso di chiedere questo incontro per porre alla sua attenzione la sofferenza di interi comparti economici, ovvero delle piccole e medie imprese che rappresentano la spina dorsale dell’economia e, in questo momento, sono l’anello più debole della catena. Costanti i segnali di preoccupazione ed esasperazione che ogni giorno riceviamo da parte delle aziende associate, che avvertono in particolare un certo accanimento verso il loro lavoro e spesso faticano a comprendere il senso delle decisioni messe in atto dal Governo. Al dottor Forlenza abbiamo fatto appello chiedendogli di portare all’attenzione del Governo lo stato di sofferenza delle nostre imprese, affinché se ne tenga conto nelle nuove e importanti decisioni che verranno assunte. Nel contempo abbiamo voluto fare sentire la vicinanza delle nostre Associazioni al ruolo istituzionale che rappresenta e portare un particolare ringraziamento a lui e alle forze dell’ordine per il modo pragmatico con cui si stanno gestendo i controlli sul nostro territorio”.
Vaccini, Lisi: priorità recuperare i ritardi
(Rimini) "Garantire il richiamo del vaccino per chi ha già ricevuto la prima dose, e certezze nelle tempistiche territoriali di vaccinazione". A chiederlo è il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi. Il tema è quello della riduzione delle forniture vaccinali all'Italia da parte dell'azienda farmaceutica Pfizer, con ipercussioni a livello regionale e locale. "Aldilà delle polemiche di questi giorni, quello che ho a cuore e mi interessa, in veste di amministratore locale, è che vengano recuperati il prima possibile i ritardi dettati da questa discutibile scelta da parte dell'azienda farmaceutica. Per questo ho accolto positivamente, e rilancio, le rassicurazioni richieste da parte dell'assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, al ministro della sanità Roberto Speranza".
A Rimini "è stato possibile effettuare la prima somministrazione di vaccini sia al personale medico (6.732 dosi), che a buona parte del personale e ospiti delle case di riposo per anziani (1.216 dosi). Le garanzie che chiediamo riguardano la somministrazione delle seconde dosi di richiamo - per tutti coloro che hanno già ricevuto la prima – e tempistiche certe di recupero nel piano di inoculazione della prima dose alla cittadinanza", precisa Lisi.
Rimini, "insieme a tutta l'Emilia – Romagna, è tra i territori che stanno procedendo con maggiore velocità nel piano di vaccinazione, ed avrebbe anche la possibilità di accelerare. La speranza è che i ritardi di questi giorni, avvenuti per forza maggiore, siano recuperati al più presto attraverso la regolarità delle forniture secondo gli accordi presi e condivisi. Sappiamo che in questa sfida con il virus che stiamo portando avanti, ogni singolo giorno, ogni singola dose, sono di grande importanza. Se vogliamo uscire tutti insieme da questa emergenza, non abbiamo altre soluzioni infatti se non quella di vaccinare più persone possibili nel minor tempo", sottlinea infine il vicesindaco.
Club nautico, Musone nel consiglio della Federazione
(Rimini) Il direttore sportivo vela del Club nautico di Rimini, Andrea Musono, è risultato essere il più votato fra i nuovi consiglieri del governo regionale della Federazione italiana vela. I nuovi eletti resteranno in carica per il prossimo quadriennio olimpico. Musone sostituisce il collega e direttore amministrativo del Club nautico riminese, Marco Valcamonici.
Lo scorso sabato, 16 gennaio 2021, si è svolta, presso il centro congressi Sgr a Rimini, l’assemblea elettiva dell’undicesima zona Fiv. Corrisponde alla regione Emilia Romagna per il mondo della vela ed è l’Ente che governa e sovraintende alla organizzazione delle regate, prepara istruttori e giudici di gara, organizza i corsi per gli istruttori per l’insegnamento della vela ed è delegata dalla Federazione Nazionale sul territorio. Riconfermato il presidente uscente Mario De Boni del Circolo Velico di Punta Marina, le consigliere Roberta Pasini del Circolo Nautico di Cattolica e Roberta Mazza del Circolo Velico Riminese che ha sede sulla parte destra del porto come il Club Nautico dove ci sono anche i nuovi uffici del Comitato di Zona.
Le new entry che aiuteranno nel governo dei 35 circoli della zona sono i rappresentanti del Circolo Nautico di Volano Mauro Rinaldi, del Circolo Velico Ravennate Jacopo Pasini e del Ravenna Yacht Club Franco Costa. "La struttura, la capacità organizzativa, il numero dei soci e la lunga storia del Club Nautico di Rimini e del vicino Circolo Velico hanno fatto la differenza nella decisione di spostare la sede della Federazione a Rimini e nelle scelte di voto dei circoli romagnoli", sottolinano dal Club nautico di Rimini..
La posizione geografica di Rimini "crea una straordinaria opportunità per la federazione di sviluppare nuovi servizi a favore di un movimento sportivo che ha nella crescita dei valori del mare il suo fine statutario. Questa centralità rispetto al resto del territorio, la logistica, la viabilità e le strutture ricettive faranno la differenza per accrescere l’interesse e la partecipazione delle squadre agonistiche di ogni parte d’Italia alle regate e ad ogni manifestazione sportiva legata al mare per l’educazione dei giovani ad uno sport che ha nel sacrificio e nella condivisione della fatica i suoi principi fondanti. Senza tralasciare gli aspetti economici per il nostro sistema turistico".