Bagnini, Legacoop: investiti 4,5 milioni nel 2018
(Rimini) Torna anche quest'anno il servizio di salvamento in acqua sulle spiagge dell'Emilia-Romagna. Un dispositivo “complesso per il quale come per ogni stagione turistica le 14 Cooperative tra Stabilimenti Balneari aderenti a Legacoop investiranno, in autonomia, quasi 5 milioni di euro. La cifra servirà per l'assunzione e formazione – nel totale rispetto dei contratti di lavoro – di 300 marinai di salvataggio e l'allestimento di 250 torrette e relative dotazioni (divise, radio, mosconi), inclusi 110 defibrillatori, dislocati su tutto l'arenile. Quello delle Cooperative di Stabilimenti Balneari è un impegno costante e poco conosciuto: nel 2018 sono stati investiti 4,5 milioni, nel rispetto delle ordinanze e dei contratti nazionali di lavoro. Almeno altrettanti sono previsti quest'anno”, spiegano da Legacoop Romagna.
Il servizio di salvataggio della riviera “viene riconosciuto tra i meglio organizzati d'Italia ed è tra gli asset reputazionali più riconoscibili dai turisti. I "BayWatch" emiliano-romagnoli, o più tradizionalmente "Bagnini", con il tipico completo rosso fiammante e il "moscone" d'ordinanza, lavorano in squadra con gli enti pubblici e gli uffici statali preposti, garantendo un beneficio alla collettività e all'economia del territorio. La disciplina del servizio di salvamento è fornita in via generale dall'Ordinanza Balneare Regionale, che raccoglie il valore aggiunto di un percorso di concertazione con Stato, comuni, associazioni di categoria e sindacati, consolidatosi negli anni, che ha consentito la creazione di una base di regole comuni su questa materia, ma soprattutto una piattaforma per una discussione politica seria sul turismo legato alla spiaggia”.
Stefano Patrizi, responsabile del settore balneazione di Legacoop Romagna, afferma: “La necessità di rafforzare il lavoro in squadra del sistema balneare regionale è forte, anche su progetti specifici di valorizzazione della nostra distintività. Per questo assieme alle cooperative tra stabilimenti balneari nostre associate abbiamo deciso di potenziare la comunicazione comune, a partire dalle azioni fondamentali e con straordinaria valenza collettiva, poco conosciute, ma a carico del sistema balneare associato. Il primo passo è stato la creazione della pagina Facebook "Emilia-Romagna Spiagge”.
Beach arena, Italia nostra: comune abusa della spiaggia libera
(Rimini) Italia Nostra guarda con “estrema preoccupazione” l’utilizzo che l’amministrazione comunale prevede per le spiagge libere di Rimini. “Una preoccupazione che nasce dalla constatazione che questi spazi demaniali che le normative regionali ed anche comunali mettono a disposizione della collettività e quindi di tutti per la balneazione non siano pensate come risorsa per avvicinare le persone ad un ambiente naturale magnifico come la spiaggia, che può così essere vissuta per scelta senza la mediazione dei concessionari, ma come spazi, quasi fossero location privilegiate - di utilizzo economico da parte di privati. Non è così, e riteniamo questa scelta sia miope e sbagliata sotto ogni punto di vista”.
Già l’anno scorso “si tentò l’assegnazione della spiaggia libera di piazzale Boscovich, fortunatamente rientrata per l’indignazione di tanti riminesi e non che amano quello spazio identitario della loro città. Quest’anno di nuovo, stavolta sfruttando la minor notorietà di una zona più periferica come quella della spiaggia libera di Miramare concessa per 40 giorni – ben oltre i limiti previsti dalla normativa regionale che ne prevede tassativamente 30 – nel cuore della stagione estiva – quasi che 40 giorni su 90 sia una breve entità temporale - con la prospettiva di allungare questa occupazione indebita della spiaggia per altri due anni. Ed ancora con la nuova trattativa sulla Molo Street Parade la spiaggia antistante il porto di Rimini, anche qui usata per un periodo limitato ( si spera ) ma sottratta alla comunità”.
Italia Nostra “è fortemente contraria a questo utilizzo del bene comune e non ci tranquillizza che il bando preveda come “al termine di ogni manifestazione l’arenile dovrà essere pulito e ripristinato per la libera balneazione, ad eccezione della porzione occupata dagli allestimenti; dovranno essere inoltre rimosse eventuali transenne o altri allestimenti atti a limitare l’accesso all’area”. Su questo vigileremo e saremo inflessibili nel denunciare abusi e violazioni. Sarà inoltre nostro compito aprire un dialogo con tutte le istituzioni - regionali in primis - che porti ad un confronto costruttivo, ad un approfondimento sulla gestione e sulla regolamentazione inerente queste porzioni di territorio fragili ed indifese nel loro ecosistema ma così importanti per la qualità della nostra vita”.
7 giugno
Barista e ladra | No vax, Gnassi sulla Bbc | ‘Solo cose belle’ negli States
Piadina clonata in Canada, consorzio blocca tentativo
(Rimini) Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP blocca un tentativo di contraffazione del marchio "La piadina" in Canada. È avvenuto il 23 maggio scorso quando l'Ufficio per la Proprietà Industriale canadese ha accolto l'opposizione del Consorzio e annullato la domanda di registrazione del marchio "La Piadina".
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo la vicenda. Tutto nasce nel settembre 2018, quando attraverso il servizio di sorveglianza, il Consorzio viene a conoscenza che presso il registro dei marchi canadese era stata depositata domanda di registrazione del marchio ‘La piadina’ per contraddistinguere panini e servizi di ristorazione "Italian style". Ciò significa che se questo marchio fosse giunto a registrazione, la parola ‘piadina’, nel territorio canadese, in associazione a panini e servizi di ristorazione, sarebbe stata ad esclusivo appannaggio del richiedente. Tutto questo avrebbe avuto un effetto dirompente dal momento che nessuno, senza l'autorizzazione del titolare, avrebbe potuto utilizzare tale parola per identificare panini, inclusa la Piadina originaria della Romagna.
Considerando che diverse aziende romagnole esportano in Canada Piadina, inclusa Piadina Romagnola Igp, la registrazione del marchio avrebbe comportato un serio ostacolo alla commercializzazione nel mercato canadese (ricordiamo il noto caso del Prosciutto di Parma).
Informato del fatto, Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola ha deciso di contrastare tale domanda di registrazione. Assistito da uno studio di Rimini specializzato nella tutela dei titoli di proprietà industriale, in data 14 dicembre il Consorzio ha depositato istanza di opposizione.
Positivo l'epilogo della vicenda per il prodotto simbolo della Romagna, in quanto l'Ufficio per la Proprietà Industriale canadese ha accolto l'opposizione ed ha annullato la domanda di registrazione del marchio.
"Si tratta di un grande risultato non solo per il Consorzio ma per la Romagna intera – spiega Alfio Biagini, Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp – Questa vicenda, dall'esito tutt'altro che scontato, dimostra come anche in mercati lontani è possibile ostacolare l'appropriazione indebita del prestigio e della notorietà del prodotto simbolo della Romagna".
Riccione, paese “a ferro e cuoco”
(Riccione) E' partita molto bene la seconda edizione di “Ci sei?! Paese a Ferro e Cuoco”, la due giorni gourmet in programma il 5 e 6 giugno a Riccione Paese. Tanta gente ha affollato il cuore antico di Riccione, Corso Fratelli Cervi, allestito per l'occasione con tavolini e sedute per poter gustare all'aperto in una bella serata finalmente estiva le prelibatezze preparate dagli chef della Brigata del Diavolo. La particolarità della manifestazione sta nel fatto che i cuochi sono ospitati all'interno delle botteghe e cucinano con i prodotti messi a disposizione dagli stessi negozianti, una formula nuova e originale molto apprezzata sia dai protagonisti che dai buongustai.
Stasera si replica con altre proposte culinarie. In particolare troveremo Omar Casali (Marè, Cesenatico) a La Cucina nel Gazebo, Silvio Di Donna (Gelataio vagante, Bologna) a La Cucina nel Gazebo, Raffaele Liuzzi (Locanda Liuzzi, Cattolica) alla Macelleria Gambuti, Remo Camurani (ristorante Ca' Murani, Faenza) a Il Mattarello, Paolo Bissaro (ristorante La Canonica, Casteldimezzo - Pesaro) alla Polleria Argentina, Fabio Drudi (Taverna Righi, San Marino) a Pasta Madre. Per questa serata la musica è affidata a Flamin' Gene duo e Alte Feulip.
Oltre alla possibilità di scegliere e assaggiare i piatti di questi grandi interpreti della cucina (che hanno un costo tra gli 8 e 10 euro), in Paese si incontrano prodotti e produttori di eccellenze di diversi territori come le ostriche di L'ottavino di Santarcangelo di Romagna, le birre Baladin e del Borgo, le prelibatezza dolci della Pasticceria Tommasini, le proposte della Società cooperativa agricola Valmarecchia Bionatura (Pennabilli), dell'Azienda Agricola Mora del Munio (Bagncavallo) e della Fattoria Mà Falda (San Venanzo) oltre ai vini dei colli riminesi. Si comincia alle 19.00 e per poter partecipare non occorre la prenotazione.
Santarcangelo, 150 persone alla festa del fine Ramadan
(Rimini) Una tipica ‘ligaza’ dai tanti accenti, quello romagnolo, più strettamente santarcangiolese, ma anche somalo, siriano, nigeriano, marocchino, eritreo… Una festa della condivisione, dello stare semplicemente insieme. Uno scambio di tradizioni, un conoscersi attraverso piatti e sapori caratteristici. "Eid Mubarak - Culture in Fermento" è stato tutto questo e forse anche qualcosa di più per le oltre 150 persone, tante le mamme con bambini, che dal tardo pomeriggio di ieri si sono avvicendate al parco Francolini. Il convivio per la fine del Ramadan, organizzato dall’associazione Fermenta in collaborazione con Operazione Colomba, si è rivelato un gioioso incontro tra le diverse culture che abitano le nostre città. Tra i testimoni del momento anche il Vicario Generale della Diocesi don Maurizio Fabbri e il parroco della Collegiata don Andrea Turchini. Un’opportunità di cui si sentiva il bisogno, stando alla partecipazione.
Sui tavoli piada e cassoni accanto a couscous e bulgur. Tutt’attorno chiacchiere e canti. Prima del calar della sera anche un improvvisato remix a più voci di ‘Romagna mia’. Nell’insieme un’inedita, riuscita, occasione di accoglienza e inclusione in cui ognuno ha messo un po’ del suo, portandosi a casa molto di più, la meraviglia della pace e della fratellanza.
Il percorso intrapreso da Fermenta e Operazione Colomba continua ora con il corso “Cucine in fermento”. Già al completo le iscrizioni per la prima lezione pratica di cucina marocchina, in programma domani sera. Restano ancora posti disponibili per le seguenti, dedicate ad alcuni piatti della tradizione romagnola, siriana e senegalese. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato a sostegno dei progetti dei corridoi umanitari di Santarcangelo e San Vito.
Spazio Tondelli, 4.550 spettatori per la Bella stagione
(Rimini) Lo Spazio Tondelli di Riccione si conferma un punto di riferimento stabile nel panorama culturale romagnolo, con gli appuntamenti della Bella stagione, il cartellone teatrale proposto allo Spazio Tondelli dall'associazione Riccione Teatro e dal suo direttore Simone Bruscia, e La bellina, stagione teatrale per famiglie. Il teatro è aperto sempre più spesso anche per concerti e affitti ad associazioni e a scuole del territorio. Inaugurata da Michele Placido il 28 ottobre 2018 e conclusasi il 20 aprile 2019 con Silvio Orlando, l'ultima edizione della Bella stagione ha superato persino i numeri dell'anno precedente: 10 spettacoli in abbonamento tutti sold out settimane prima dell'evento, e 9 appuntamenti tra concerti, reading e sperimentazioni come Segnale d'allarme. La mia battaglia VR, video dello spettacolo di Elio Germano La mia battaglia realizzato con telecamere a 360 gradi. Un totale di 4.550 spettatori, oltre mille in più dell'anno precedente, e una campagna di abbonamenti da record, con circa 220 tessere vendute.
Ma lo Spazio Tondelli non è solo La Bella stagione: La Bellina, stagione teatrale per famiglie, si è articolata in tre appuntamenti domenicali, mentre alle scuole sono stati dedicate 9 matinée; inoltre, il palcoscenico del Tondelli ha ospitato commedie dialettali, improvvisazioni teatrali, musical, saggi di danza e spettacoli amatoriali, per un totale di quasi 70 affitti. Numeri che riempiono d'orgoglio, e che dimostrano l'importanza per la città di Riccione e i suoi abitanti di un luogo di incontro e confronto quale è il teatro. Numerosi sono stati i nomi che sono passati allo Spazio Tondelli: star del cinema e del teatro come Michele Placido, Stefano Accorsi, Marina Massironi, Emilio Solfrizzi, Francesco Mandelli, Elio Germano, Francesca Inaudi, Silvio Orlando, Simone Montedoro.
Pensato come "casa delle arti" più che come sala teatrale classica, lo Spazio Tondelli ha allargato come sempre il suo sguardo anche verso altri ambiti artistici. Lo dimostra la splendida illustrazione realizzata da Virginia Mori per l'immagine coordinata della Bella stagione, ma lo dimostrano anche le scelte di programma, con nomi importanti della scena musicale italiana come Irene Grandi o Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale) e un'icona dell'alt rock come Mark Nelson (Pan•American).
Il teatro ha inoltre aperto le sue porte agli artisti anche nei giorni precedenti gli spettacoli, ospitando più di una volta residenze artistiche e progetti sperimentali. Citiamo come esempio l'allestimento di Circeo. Il massacro, spettacolo al debutto assoluto scritto da Elisa Casseri e Filippo Renda, e interpretato da due attori emergenti come Alice Spisa (già premio Ubu) e Michele Di Giacomo. Meritano una citazione anche Preziosa, spettacolo con Francesca Inaudi presentato in prima assoluta dopo una residenza di allestimento, e Le verità di Bakersfield, pièce interpretata da Marina Massironi e Roberto Citran, che ha avviato una fortunatissima tournée nazionale dopo una residenza estiva allo Spazio Tondelli.
Da ricordare infine il caso davvero paradigmatico di Elio Germano, che ha scelto per ben due volte lo Spazio Tondelli come base operativa per La mia battaglia, monologo scritto a quattro mani con Chiara Lagani (Fanny & Alexander). Nel 2018, dopo una residenza creativa, lo spettacolo è stato presentato in prima assoluta allo Spazio Tondelli, come prima tappa di un lungo omaggio alla drammaturga ravennate culminato con una retrospettiva al Riccione TTV Festival. A inizio 2019 Germano è tornato a Riccione e, dopo una seconda residenza, ha proposto un inedito live a cavallo tra teatro e video: la ripresa dello spettacolo con tecnologie immersive. Il lavoro, dal titolo Segnale d'allarme. La mia battaglia VR, è stato presentato al Wired Next Fest di Milano e al DIG Festival, rassegna internazionale di giornalismo investigativo che si svolge ogni anno a Riccione. Sabato 1° giugno, Elio Germano e il regista Omar Rashid sono stati ospiti al Palazzo del Turismo per presentare il lavoro, fruibile tramite appositi visori.
Grazie alla collaborazione tra Riccione Teatro e DIG Festival è stata possibile una serata all'insegna della grande musica con l'unica data italiana di Thurston Moore, storico leader dei Sonic Youth (tra i cento migliori chitarristi di sempre secondo Rolling Stone); l'apertura è stata affidata a una delle rivelazioni della scena indie italiana, Giorgio Poi.
Dopo la pausa estiva, la prossima stagione inizierà nell'autunno del 2019 e si concluderà a febbraio 2020, un paio di mesi prima rispetto al solito ma al termine di una programmazione intensa. Questa chiusura anticipata servirà a fare spazio a un importante progetto di ristrutturazione, pensato per rafforzare le potenzialità dello Spazio Tondelli trasformandolo sempre di più una "casa delle arti" a disposizione di talenti e progetti innovativi.
Su iniziativa congiunta del Comune di Riccione e di Riccione Teatro – associazione che gestisce la sala e ne cura la programmazione – lo Spazio Tondelli verrà infatti rinnovato sia negli interni che nella sua veste esterna. Un atto dovuto per una struttura che dal novembre 2015 porta il nome di uno dei più importanti scrittori italiani del secondo Novecento, quel Pier Vittorio Tondelli che ha dedicato parole splendide a quel "gigantesco transatlantico arenato sulla sabbia" di nome Riccione.
Mercatone Uno, Nadia Rossi (Pd):Governo si attivi per ammortizzatori sociali
(Rimini) "L'Emilia-Romagna è al fianco dei lavoratori e delle famiglie colpite dalla crisi del Mercatone Uno. La Regione non solo chiederà all'Inps di pagare il Tfr maturato dai lavoratori ma proseguirà a sollecitare, insieme ai sindacati, il Governo affinché attivi gli ammortizzatori sociali e apra spiragli che consentano la riapertura dei punti vendita del Mercatone". A dirlo è la consigliera regionale Nadia Rossi che ha sottoscritto la risoluzione, a prima firma del capogruppo Pd in Regione Stefano Caliandro, proprio per ribadire l'impegno della Regione nella vertenza Mercatone Uno.
"La nostra Regione, anche grazie alla sensibilità dell'assessore Palma Costi, sta partecipando ai tavoli di confronto con sindacati, istituzioni e fornitori – prosegue Rossi –. Siamo al fianco anche delle amministrazioni locali per fare il possibile affinché si trovino risposte rapide e concrete per i lavoratori. Il fallimento di Shernon Holding, ha messo in pericolo più di 1800 lavoratori in tutta Italia, di cui 450 nella sola Emilia-Romagna, ed ha aperto una fase complessa nella quale occorre trovare urgentemente uno strumento per dare garanzia del reddito ai lavoratori e soluzioni che diano prospettive al Mercatone Uno, in modo da salvaguardare i livelli occupazionali, le aziende fornitrici e i clienti che hanno già pagato gli ordini. Come Regione stiamo facendo la nostra parte, convocando tavoli e incontri con le parti sociali e i Comuni per trovare la strada per garantire le migliori tutele. Abbiamo chiesto la sospensione del pagamento dei mutui per i lavoratori e abbiamo incontrato le banche per garantire l'anticipazione della cassa integrazione. È quindi ora che anche il Governo la smetta di tergiversare e agisca".
Turismo, torna a Rimini l’Italian bike festival
(Rimini) Si è svolta questa mattina, presso la Sala della Giunta del Comune di Rimini, la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di Italian Bike Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata all'universo della bici, in programma al Parco Fellini dal 13 al 15 settembre. A presentare le tantissime novità in programma per l'edizione 2019 del Festival sono stati gli organizzatori, Francesco Ferrario e Fabrizio Ravasio. Il Village che ospiterà le oltre 200 aziende del settore sarà ancora più grande dello scorso anno. Oltre all'area limitrofa al Parco Fellini, si estenderà attraverso il Lungomare Tintori fino al rinnovato Piazzale Kennedy, per un totale di più di 40.000 mq.
La formula della manifestazione resterà invariata: l'accesso al village sarà gratuito e aperto a tutti, così come la possibilità di scoprire e provare in anteprima tutte le novità 2020 del mondo bike, semplicemente pre iscrivendosi online attraverso il form disponibile sul sito internet (http://bit.ly/IBF-registrati) o presentandosi in segreteria il giorno dell'evento. Verranno presto lanciati inoltre degli speciali Vip Pass che permetteranno a chi lo vorrà di vivere l'esperienza di Italian Bike Festival da protagonista e di accedere a contenuti esclusivi ed aree riservate.
Confermati i principali contenuti della passata stagione: tornerà infatti l'IBF Junior Trophy, gimkana sprint riservata ai giovanissimi atleti (6/12 anni) tesserati FCI. Anche la Triplice troverà ancora una volta ampio spazio all'interno di Italian Bike Festival. L'Experience dello scorso anno si evolverà in una vera e propria Triathlon Station by Triathlete, dove appassionati o semplici curiosi potranno scoprire ogni segreto su questa disciplina in continua crescita. Dai consigli su alimentazione e accessori fino a tutte le novità offerte dal mercato. Fulcro della manifestazione rimarrà ancora una volta l'area test. La rotonda di Parco Fellini si trasformerà nell'iconica e adrenalinica pista off-road all'interno della quale si potranno MTB ed eMTB mentre negli appositi tracciati interni al Village potranno essere provate le Road bike, le Urban Bike e le eBike.
Novità di quest'anno l'inserimento nel programma di uno speciale show in notturna dei campioni dell'e-Enduro International Series, che si esibiranno proprio all'interno del circuito test off road. Per gli appassionati di cicloturismo invece, domenica 15 settembre si svolgerà la primissima edizione della Malatestiana, la prova cicloturistica di circa 100 km aperta a Road Bike, MTB ed eBike che attraverserà gli storici territori della Signoria di Rimini in due tracciati altamente suggestivi.
"Vogliamo ringraziare ancora una volta il Comune di Rimini, l'APT Servizi Emilia Romagna e Destinazione Turistica Romagna per aver sposato con noi il visionario progetto di un Festival innovativo, dedicato alle persone e realizzato per loro – sono le parole di Francesco Ferrario e Fabrizio Ravasio, organizzatori di Italian Bike Festival – Questa città e questo territorio, per storia e cultura, sono da sempre legate al mondo del ciclismo. E' la casa naturale di Italian Bike Festival e siamo certi continuerà ad esserlo per molto tempo. Per quanto riguarda l'edizione 2019, molte novità le abbiamo già annunciate ma tante altre verranno svelate nei tre mesi che ci separano dall'inizio dell'evento".
"In Romagna la bici si vive in mille modi diversi, e un grande appuntamento come Italian Bike Festival è l'occasione perfetta per raccontarli tutti, dalle e-bike alle bici da corsa passando per le mountain bike, per gli agonisti o per gli appassionati – commenta il presidente di Visit Romagna e Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – Il calendario di Romagna Bike, il marchio sotto cui abbiamo raccolto i più importanti eventi legati alle due ruote, rappresenta la nostra idea di ciclismo: grandi eventi sportivi, solo a settembre ad esempio l'unica tappa italiana dell'Ironman a Cervia o la Gran Fondo dedicata Marco Pantani a Cesenatico, e appuntamenti di forte richiamo per il pubblico proprio come Italian Bike Festival. E IBF sarà anche un'occasione importante per fare promozione turistica: la bici è il mezzo di trasporto ideale per esplorare la 'dolce vita', che la Romagna può e deve incarnare, con itinerari che partono dalla brezza del mare e arrivano fino ai colli rinascimentali".
"Siamo orgogliosi - ha detto Gian Luca Brasini, assessore allo sport del Comune di Rimini - che questo evento, nato a pensato insieme a Fabrizio Ravasio e Francesco Ferrario e basato sulle potenzialità di Rimini e della Romagna, abbia già dalla prima edizione dimostrato tutto il proprio potenziale tale da farne un'eccellenza di prima grandezza nel panorama nazionale e uno dei maggiori appuntamenti del mondo della bicicletta. Un risultato in cui siamo sicuri abbia contato la straordinaria sinergia tra gli enti promotori ma anche lo straordinario appeal della nostra città che a questo momento, che lega sport e turismo, ha messo a disposizione tutta la forza della propria struttura e organizzazione. Il nostro obiettivo è ora quello di alzare l'asticella e far crescere ancora Italian bike festival con le azioni che riterremo più opportune per diventare un evento di livello internazionale."
"Lo sport in Emilia Romagna è sempre più un attrattore turistico – sottolinea Davide Cassani, Presidente di Apt Servizi Emilia Romagna – e la vacanza bike fa da traino, con 300mila arrivi di turisti bike per un totale di circa 1,4 milioni di presenze, per l'85% straniere (provenienti in prevalenza da Germania, Benelux, Austria, Stati Uniti, Canada). Un ruolo fondamentale nel richiamare turisti è ricoperto dagli appuntamenti, quelli agonistici, come le tante Granfondo che ospitiamo, ma anche quelli come l'Italian Bike Festival, che offrono una completa full immersion nell'universo delle due ruote. Dopo l'ottima accoglienza della prima edizione, l'evento torna a settembre con un'offerta ancora più ricca ed articolata che contemplerà l'universo bike a 360 gradi, dalle e-bike al Triathlon, tra esposizioni delle ultime novità, prove pratiche ed eventi. Per il nostro turismo una bella opportunità per accogliere appassionati e semplici curiosi".
Abusivismo a Riccione, Confartigianato attacca Confcommercio
(Rimini) “Leggo le dichiarazioni della Confcommercio di Riccione e sinceramente mi pare una polemica del tutto fuori luogo. Mi riferisco nella parte nella quale si evidenzia un presunto abusivismo facendo riferimento all'attività artigianale di produzione e vendita di alimenti”. Lo sostiene Mauro Gardenghi, presidente onorario di Confartigianato. “E' ben chiaro a tutti gli imprenditori la differenza che passa fra il porgere un prodotto alimentare ed offrire eventualmente l'opportunità di consumarlo subito o passeggiando per strada, e quanto avviene nei pubblici esercizi di ristorazione dove c'è servizio”.
Sostiene Gardenghi, “è tutto ben regolamentato e a dire il vero a noi non risulta proprio che a Riccione manchino i controlli affinché tutto sia svolto nel rispetto delle norme. Leggo di incontri chiesti da Confcommercio all'Amministrazione e non concessi, di necessità di confronto. Tutto legittimo. Ma tirare in ballo strumentalmente categorie economiche e rappresentarne l'attività come abusiva è davvero una polemica inutile, che produce danno a tutte le imprese che operano nel settore alimentare. Piuttosto, siamo disponibili ad un confronto con l'Amministrazione e le categorie economiche su questi temi, che certamente sono importanti per il nostro turismo e per le nostre eccellenze alimentari”.