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ECONOMIA, RIMINI IN RECESSIONE. L’ALLARME DI CONFINDUSTRIA, FOCCHI: “IMPIEGHI ALLE IMPRESE RIDOTTI DI 227 MILIONI”


Rimini, economia in recessione. I dati raccolti da Confindustria sul secondo semestre 2011 e sui primi mesi 2012 confermano una situazione critica e problematica. L’indagine congiunturale evidenzia, in particolare, che le piccole e le medie imprese hanno già ridotto la produzione (rispettivamente per -1,80% e -2,80%.) e il fatturato interno è nel suo complesso negativo. Se, infatti, il dato relativo alle aziende nel loro complesso segna un incremento del 8,40 per cento, le piccole (+3,80%) e soprattutto le medie imprese (+0,30%) mostrano aumenti più contenuti che non sono in grado di compensare il decremento spesso drastico di fatturato del 2010. Nel caso ad esempio di una media azienda che avesse raddoppiato il fatturato nel secondo semestre 2011 rispetto al secondo semestre 2010 (dopo averlo però notevolmente diminuito precedentemente) il valore sarebbe comunque negativo (-6,60 per cento).



“Nello specifico – spiega Maurizio Focchi presidente di Confindustria Rimini – nella Provincia di Rimini, come emerge dai dati Banca d’Italia, gli impieghi alle imprese private a dicembre 2011 rispetto a gennaio 2011 si sono ridotti di circa 227 milioni di euro. Anche il nostro consorzio di garanzia fidi, Confidi Romagna e Ferrara, conferma tale difficoltà nell’accesso al credito. Un quadro reso ancora più grave dall’allungamento dei tempi di pagamento sia del settore pubblico sia tra privati. Nonostante tutto ciò ritengo che gli imprenditori riminesi faranno la loro parte e sapranno superare questo difficile momento”.


I dati raccolti da Confindustria, dunque, vanno interpretati, come per esempio quello riferito alle grandi aziende (con una produzione in aumento dell’11,60%) perché riferisce, infatti, solo a 4 imprese che negli anni precedenti hanno già visto drastici cali nei volumi. Di conseguenza il recupero non va assolutamente a compensare le quote perse.


Il valore del fatturato delle grandi imprese (considerando quanto detto sopra per tale categoria di imprese) segna un +15,10% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente.
Depurando i dati dalle grandi imprese e da quella media di cui sopra, il dato di fatturato è negativo (- 4,1%). In ogni caso, anche non depurando il dato come sopra specificato, il fatturato interno è comunque negativo (- 4,9%), mentre aumenta considerevolmente quello estero (+27,40%).


Tale situazione trova conferma nelle elaborazioni del Centro Studi Confindustria che evidenzia come la spesa domestica, specie quella in consumi, è in calo, influenzata sia dal deterioramento occupazionale sia dalla bassa fiducia delle famiglie.


Il grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 57,30% con una percentuale del 71,50% nelle aziende con più di 250 dipendenti, del 39,70% nelle aziende comprese fra 50 e 250 addetti e del 17,00% nelle aziende con meno di 50 dipendenti.


Occupazione: nel secondo semestre 2011 è diminuita dello 0,70%. Nelle piccole imprese il calo è stato dello 0,70%, nelle medie dell’1,40%, mentre nelle grandi è aumentata del 2,00%.


Ordini: solo il 17,50% delle imprese ha segnato un aumento, il 45% stazionarietà e ben il 37,50% li ha visti in diminuzione. Gli ordini esteri segnano una percentuale di imprese che li hanno avuti in aumento del 22,92%, una percentuale del 56,25% che li ha visti stazionari e una percentuale del 20,83% in diminuzione.


Giacenze: in aumento per il 20,55% del campione, stabili per il 64,38% e in diminuzione nel 15,07% dei casi.


Costo delle materie prime: in aumento per il 65,79% delle imprese, stazionario per il 27,63% e in diminuzione per il 6,58%.


Per quel che riguarda la difficoltà nel reperimento del personale solo l’11,25% delle aziende la considera elevata o molto elevata, mentre per il 35% non si presenta nessuna difficoltà.


Analizzando i singoli settori merceologici vediamo come ci siano alcuni settori (metalmeccanico e abbigliamento) in parziale recupero per quel che riguarda produzione e fatturato, con ordini acquisiti però che anticipano la situazione di deterioramento della situazione.
Settore metalmeccanico: aumento della produzione per il 7,5% e del fatturato del 14,4% (quello interno diminuisce del 12,1%). L’occupazione è in calo del 2,1%.  
Settore legno: produzione -4% e fatturato -8,2%, occupazione - 3,3%.
Settore agroalimentare: produzione + 10,4% e il fatturato + 14,4%, occupazione +2%.
Abbigliamento: produzione +14,6%, fatturato +15%. Occupazione - 0,4%.
Settore materiali per costruzioni: produzionel -1,9%. fatturato -9,7%. Occupazione è -6%.
Settore chimico: produzione -10,7%, fatturato -2%.
Comparto editoria, grafici e stampa: produzione - 9,6%, fatturato -11,2%.
Settore dei servizi: fatturato +10,6%, occupazione +4,3%.


Nel caso degli ordini, solo il 12,50% del campione li ha visti in aumento nel settore metalmeccanico, mentre nel settore legno nessuno li ha visti in aumento, il 37,50% stazionari e ben il 62,50% in diminuzione. Anche nel settore materiali per costruzioni nessuna impresa ha avuto ordini in aumento e il 50% li ha visti in diminuzione. Per il settore chimico il 100% ha visto gli ordini in diminuzione. L’abbigliamento registra ordini in aumento nel 50% dei casi e in diminuzione nel 25%. Il settore agroalimentare li ha visti stazionari nel 50% del campione e in aumento nel 33,33%.


Le giacenze sono per lo più stazionarie e i costi delle materie prime sono generalmente aumentati in tutti i settori con quasi nessuno che li ha visti in diminuzione (solo il 12,50% nel settore metalmeccanico).


Rispetto all’anno 2010 e al primo semestre 2011, durante i quali si è assistito ad un generale, anche se parziale recupero dei dati di produzione e fatturato, il secondo semestre 2011 ha evidenziato in molti casi una frenata e una riduzione di fatturato e produzione soprattutto nelle piccole e medie imprese e in particolare nella componente interna del mercato.


E’ negli ordini che la situazione inizia a manifestarsi nella propria gravità: dimezzano le imprese che hanno visto gli ordini in aumento e aumentano sensibilmente le imprese che hanno avuto ordini in diminuzione soprattutto per il contesto nazionale.

Le previsioni, relative al primo semestre 2012, scontano l’attuale difficile scenario economico, con aspettative addirittura peggiori di quanto lo fossero nel secondo semestre 2009 che si è rivelato il semestre peggiore dall’inizio della crisi
L’andamento della produzione, infatti, viene annunciata in aumento solo dal 15% delle imprese campione, il 52,50% prevede una situazione di stazionarietà e il 32,50% prevede una diminuzione.
Il dato più polarizzato è quello delle grandi imprese che per il 50% prevedono la produzione in aumento e per il 50% la prevedono in diminuzione. Le medie imprese prevedono la produzione in aumento nel 20% dei casi e stazionaria nel 55%. Le piccole imprese sono in linea con il dato generale (13,64% aumento, 50% stazionarietà, 36,36% diminuzione).


Solo il 19,23% degli imprenditori prevede una crescita degli ordini, il 38,46% stazionarietà e il 42,31% una diminuzione. A livello dimensionale l’unico dato confortante si ha nelle grandi imprese che non prevedono ordini esteri in diminuzione, confermando che il problema maggiore si ha nella domanda interna.


Giacenze il 66,67% le prevede stazionarie, il 12,82% in aumento e il 20,51% in diminuzione.


Occupazione le previsioni sono stazionarie per il 70,24% delle imprese, in aumento per il 9,52% e in calo per il 20,24%. Per quel che riguarda il ricorso alla cassa integrazione per il 32,18% del campione è da escludersi (era il 54,95% nella precedente rilevazione) e il 19,54% lo considera poco probabile. Il 26,44% lo considera probabile ma limitato e il 17,24% probabile e consistente.


Andando a spulciare tra le previsioni dei singoli settori merceologici si scorpe che il metalmeccanico prevede una diminuzione della produzione nel 30,30% del campione, stazionarietà nel 54,55% e un aumento nel 12,50%. Gli ordini sono in calo per il 32,26% delle imprese e in aumento per il 19,35% (per il 30% quelli esteri) e l’occupazione stazionaria nell’81,82% dei casi e in calo nel 15,15%.


Industria del legno: continua il trend negativo. Il 50% del campione prevede una diminuzione della produzione, il 37,50% la prevede stazionaria e il 12,50% in aumento. Gli ordini totali vengono previsti in calo nel 75% dei casi, stazionari nel 12,50% e in aumento nel restante 12,50%. Il dato dell’occupazione è stazionario nel 50% dei casi e in diminuzione nell’altro 50%.


Abbigliamento la situazione è migliore, con produzione in aumento per il 33,33% e stazionaria per l’altro 66,67% (nessuno la prevede in diminuzione). Gli ordini sono previsti in aumento per il 25% del campione (stessa percentuale però li prevede in calo) e stazionari per il 50%, mentre l’occupazione stazionaria nel 75% dei casi e in aumento nel 25%.


L’agroalimentare prospetta una situazione analoga per produzione e ordini: aumento nel 16,67% dei casi, stazionaria nel 50% e in calo nel 33,33% (nessuno però vede gli ordini esteri in diminuzione). L’occupazione è prevista stazionaria nel 60% dei casi e il restante 40% diviso equamente fra chi la vede in aumento e chi in diminuzione.


Grafici ed editoria: nessuna impresa prevede produzione e ordini in aumento, con cali previsti rispettivamente nel 66,67% e nel 75% del campione. L’occupazione stabile per il 50% e in calo per l’altro 50%.


Il comparto chimico prevede, in tutto il campione, produzione e ordini stazionari e occupazione in calo.


Il settore materiali per costruzioni non prevede aumenti per produzione e ordini che saranno in calo per rispettivamente per il 60% e per l’83,33% del campione. L’occupazione è stazionaria per l’83,33% del campione e in calo per il 16,67%.


Il settore servizi ha una previsione di ordini in aumento nel 23,08% del campione, stazionari nel 38,46% e in diminuzione nel 38,46% e prevede l’occupazione stazionaria nel 61,11% dei casi, in aumento nel 27,78% e in calo nell’11,11%.


Rispetto ai semestri precedenti emergono dunque parecchi segnali di preoccupazione.


Più che dimezzata rispetto ad un anno fa la percentuale di chi prevede la produzione in aumento (15% rispetto al 37,50%) e triplica quella di chi la prevede in diminuzione (32,50% contro un 11,11% di un anno fa).


Considerazioni analoghe per gli ordini totali, con aziende che li vedono in aumento nel 19,23% dei casi (erano il 35,62% un anno fa) e in diminuzione nel 42,31% (10,96% un anno fa). Per gli ordini esteri il trend è il medesimo anche se meno virulento in chi si aspetta un calo.


Anche il dato previsionale relativo all’occupazione registra un peggioramento rispetto alle precedenti rilevazioni (chi la prevede in aumento è il 9,52% rispetto al 12,36% del semestre precedente e all’11,84% di un anno fa e chi pensa che l’occupazione diminuirà è il 20,24% contro un 11,24% della precedente rilevazione e un 9,21% di un anno fa).
Sulle giacenze l’unica variazione degna di nota è quella relativa al dato di un anno fa, rispetto al quale la percentuale di chi stima le giacenze in calo quasi raddoppia (20,51% rispetto all’11,59%: rallentando la produzione si andranno a svuotare i magazzini.

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GIGLIO, DAYA E WILLY OGGI TORNANO A CASA. DALLE 19 AL SUFFRAGIO LA CAMERA ARDENTE

Oggi è il giorno del ritorno a Rimini per la piccola Dayana, la bimba di cinque anni vittima del naufragio della Costa Concordia sulle coste dell’isola del Giglio con il suo papà Williams Arlotti, trentasettenne.


Da questa mattina mamma Susy è in viaggio verso la Maremma per riportare a casa la piccola chiusa nella sua bara bianca. Anche i nonni di Daya, i genitori di Williams, stanno raggiungendo Grosseto per avere in riconsegna il corpo del loro figlio Willy. L’arrivo a Rimini delle salme è previsto per le 19. La camera ardente sarà allestita nella chiesa del Suffragio in piazza Ferrari e resterà aperta fino alla 23. Dalle 20 la veglia di preghiera.


Domani sarà il giorno dei funerali per Daya e Willy, in Duomo alle 14,30. Sarà il vescovo Francesco Lambiasi a celebrare la cerimonia. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha proclamato il lutto cittadino.


Sono trascorsi 64 giorni dalla tragedia a largo di Grosseto, il 13 gennaio scorso, che tolse la vita alla piccola di appena 5 anni in crociera con il papà, reduce da un doppio trapianto. I loro corpi furono ritrovati il 22 febbraio sul ponte 4 assieme ad altri due. Sono 25 le vittime accertate del naufragio, sette i dispersi.



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IL MEETING TORNA AL CAIRO DOPO LA ‘PRIMAVERA’. EDUCARE ALLA LIBERTA’ IL TEMA DELLA SECONDA EDIZIONE


Educare alla libertà. L’esperienza del Rimini Meeting sbarca per la seconda volta al Cairo, dal 2 al 4 novembre 2012. La prima volta, ancora non era nata né si era sviluppata in tutte le sue sfaccettature la ‘primavera araba’, fu nel novembre del 2010, grazie al lavoro di 150 volontari cristiani e musulmani che diedero anima al Meeting Cairo.


Il tema del 2012 sarà Educazione alla libertà attraverso convegni, mostre e spettacoli, con esperienze provenienti dagli Stati Uniti, dall'Iran, dall'Uganda e dall'Europa. Sostenitori dell'evento saranno anche istituzioni come quella della Chiesa Copto Ortodossa, della Chiesa copto cattolica e dell'università di Al Azhar.


"Educazione e libertà sono argomenti fondamentali nello scenario del nostro Paese. Noi ora siamo responsabili del nostro futuro e quello di cui c'è bisogno è ricominciare ad esercitare la vera libertà, rianimare questo valore fondamentale. Quello che andiamo a fare è l'esempio che l'Egitto è capace di costruire qualcosa di buono, pur nel groviglio della nostra situazione politica", ha dichiarato Tahani Al-Jibaly, vice presidente della Suprema Corte costituzionale egiziana, anche lei tra i fondatori dell'esperienza egiziana.


"Il vero cambiamento - ha continuato - è sostenere la formazione dell'essere umano, della persona. A cosa potrebbe giovarci costruire la società più perfetta ed efficiente, creare la società più avanzata, se poi perdiamo di vista questo?".


Venerdì, 16 Marzo 2012 08:59

IL GIORNALAIO 19.03.2012

Rubriche

SCARAMUCCE IN PD E IL PDL CHE 'INTERPRETA' CORIANO. IL TEATRO GALLI. IL WEB. LE TASSE


Malumori in casa Pd. La Petitti richiama all’ordine


“Chi trama nell’ombra non ha spazio nel Pd” è il titolo dell’intervista del Corriere Romagna al segretario provinciale del Pd, Emma Petitti.

Riferendosi allo scontro Agosta - Gnassi si legge a pagina 3: “Non può essere una parola in più che scappa a creare un caso. E’ questo che intendevo dire prima: ci dobbiamo limitare ad affrontare gli argomenti nel merito e chi parla di fratture dopo un normale confronto, con il Pd non c’entra davvero niente”. Sulle sedute in consiglio convocate poco aggiunge: “Saranno convocate quando sarà il momento. E’ cambiata l’azione amministrativa rispetto al passato. Adesso che entrerà nel vivo il bilancio, sono certa che le sedute non mancheranno”.


Tuttavia nel Pd le polemiche non si placano: “«Il capogruppo Marco Agosta ha pieno mandato da parte della maggioranza per chiedere al sindaco e alla giunta maggiore interazione». Le parole portano la firma del consigliere Pd, Massimo Allegrini. E non è l'unico a reclamare più considerazione da Gnassi e squadra per i consiglieri del partito”, scrive a pagina 7 del Nuovo Quotidiano Brahim Maarad.


Dall’altra parte, si legge su La Voce di Romagna che il Pdl sta discutendo riguardo a cosa fare a Coriano: “Il punto è la diversa interpretazione dell’attuale momento politico, che vede a livello nazionale la convergenza di Pdl, Terzo Polo e Pd nel governo tecnico. Secondo Renzi e la Mascioni ciò non giustifica l’opportunità dell’alleanza a Coriano, dove il crollo amministrativo della sinistra apre spazi all’alternativa. Comunque finora nessuna decisione uciale è stata presa, si attendono sviluppi per oggi”, si legge a pagina 9.


Teatro Galli, ambulanti e fondi


A pagina 5 de il Resto del Carlino il punto sui lavori al teatro Galli. Nell’articolo di Manuel Spadazzi si legge che il tanto temuto spostamento degli ambulanti “sarà molto minore” e che “i vincoli del patto di stabilità e i 27 milioni di euro di ‘buco’ di bilancio mettono seriamente a repentaglio l’opera, che potrebbe slittare ancora. Tanto che a palazzo Garampi c’è chi si augura che gli scavi archeologici portino alla luce resti talmente preziosi, da bloccare temporaneamente l’opera”.


Rimini e il web


L'indagine sulle amministrazioni online promossa dalla regione affonda Rimini, sempre sotto la media regionale: “Insomma, un’indagine che si rivela una vera e propria Caporetto per le “vetrine” on line degli enti pubblici riminesi, anche perché se da un lato i nostri siti arrivano ultimi o penultimi per quattro volte, dall’altro lato non registrano nessuna eccellenza e possono vantare soltanto un terzo posto alla voce “multilinguismo”, con 23,61 per cento di apprezzamenti, superiore alla media del 16,87 per cento ma comunque distante sia dal 33,33 per cento di Ravenna che dal 31,53 per cento di Forlì-Cesena”, a pagina 17 nel Nuovo Quotidiano.


A pagina 9 la Voce riporta l’intervento di don Carlo Rusconi all’Istituto Marvelli, con un affondo particolare sulle tasse e l’obbligo morale di pagarle.


Giovedì, 15 Marzo 2012 08:55

IL GIORNALAIO 17.03.2012

Rubriche

ERRANI. ABUSI D'UFFICIO IN COMUNE. IL DIETROFRONT DEL SINDACO SULLE TARIFFE DELLA SANATORIA SPIAGGE. MARETTA TRA GNASSI E AGOSTA. IL FUTURO SINDACO DI CORIANO


Errani e le Terremerse


Il Corriere Romagna a pagina 22.


“Le indagini sul caso Terremerse sono concluse. E fra gli indagati, che alla fine sono nove, c’è anche il governatore della Regione Vasco Errani. Il reato che gli viene contestato è quello di falso ideologico in atti pubblici, l’ipotesi sostenuta dal pubblico ministero bolognese Antonella Scandellari è che abbia ricostruito in maniera non veritiera i fatti che portarono alla concessione di un milione di euro di finanziamenti pubblici alla coop presieduta dal fratello Giovanni”.


La Voce di Romagna, quotidiano da cui partì il caso, titola “Scacco al re” e spiega a pagina 5.


Una cantina costruita a tempo di record, quella di via Bicocca a Imola, almeno stando alle carte. Il 23 maggio 2006 arriva il permesso di costruire, una variante sostanziale rispetto al precedente progetto, decisamente più ambizioso. Il 30 maggio viene comunicato l’avvio dei lavori e l’indomani, ultimo giorno utile per poter avere il milione di euro finanziato dalla Regione (la precedente scadenza, fissata al 30 aprile, era stata prorogata ), per il presidente della cooperativa Gianni Errani (fratello del Governatore) “i lavori sono stati completamente ultimati”. Di certo cominciarono prima del permesso, stando al procedimento amministrativo avviato dal Comune di Imola per abusi edilizi, al quale la coop rossa ha risposto chiedendo - e ottenendo - una sanatoria. Ma terminarono davvero il 31 maggio?”.


Comune, abuso d’ufficio


Dirigenti comunali nei guai, “Quel pasticciaccio di via Livenza” si legge in alto a pagina 11 della Voce.


Due dirigenti del Comune di Rimini saranno processati per aver dato modo ad una società proprietaria di una vecchia pensione in via Livenza, di trasformare la struttura ricettiva in un residence con più appartamenti senza i dovuti permessi".  "Sul finire del 2006 la proprietà aveva trasmesso agli uffici comunali una denuncia di inizio di attività, una Dia. Trascorso qualche tempo, dopo aver constatato che il Comune non aveva nulla da obiettare alla comunicazione inviata, erano iniziati i lavori di trasformazione, con l’abbattimento di un vecchio ripostiglio e l’ampliamento del corpo principale dello stabile. Il caso ha voluto che sul confine della proprietà sottoposta a intervento edilizio, risieda un altro impiegato comunale, un architetto che lavora negli stessi uffici. Il confinante, visto il tipo di intervento che stava per essere realizzato, ha intuito che la sola Dia non era sufficientee che sarebbe stato necessario un “permesso di costruire” . Il professionista ha pertanto sollecitato un sopralluogo da parte della polizia municipale. E così, all’inizio del 2007, gli agenti hanno compiuto la verifica e scoperto che lo stato dei luoghi era stato rappresentato in modo falso. A quel punto la Dal Piaz ha aperto il procedimento per l’annullamento della Dia e inoltrato un’informativa in Procura. Inspiegabilmente però i lavori non sono stati sospesi e a fine 2007 l’istanza di annullamento della Dia è stata rigettata. La proprietà, forte di questa prima vittoria, ha proposto una variante con una nuova Dia, il Comune non contesta e le ruspe continuano il lavoro. Solo dopo il collaudo dell’immobile, la società ha chiesto formalmente un permesso per costruire e oplà, il 4 novembre dello stesso anno lo ha ottenuto. Nel frattempo sono scattate le denunce incrociate”.


Spiagge, vincono i bagnini: accordo bipartisan, il Pdl sta con la maggioranza (che non sta col sindaco)


Il Resto del Carlino a pagina 4.


“PAGHERANNO, eccome se pagheranno. Ma non «le cifre spropositate » circolate in questi giorni. Alla fine l’hanno spuntata i bagnini, che nel vertice di ieri con il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore Roberto Biagini hanno ottenuto la promessa: le tariffe del regolamento che sana le violazioni fatte sulla spiaggia saranno riviste. E abbassate”.


“GIÀ LA PROSSIMA settimana i rappresentanti degli operatori e i loro tecnici torneranno a incontrare l’amministrazione. L’obiettivo dichiarato è arrivare al ‘nuovo’ regolamento prima possibile, perché possa così essere di nuovo esaminato in commissione e portato al voto in consiglio comunale per la sua approvazione o prima o subito dopo Pasqua. Si vuole evitare a tutti i costi un’altra stagione di controlli e sequestri sull’arenile”.


La Voce a pagina 14 racconta i retroscena.


Scoppia la pace tra bagnini e Comune, dopo che il Pdl ci mette lo zampino. Sembra già un lontano ricordo la bagarre di mercoledì in commissione, quando gli operatori, e con loro il capogruppo pd Marco Agosta e le opposizioni, hanno chiesto sanzioni più basse per sanare quanto montato in spiaggia senza autorizzazione paesaggistica. La mossa del Pdl. Le basi dell’armistizio le getta Sergio Pizzolante con la sua mediazione. Il deputato del Pdl in mattinata incontra il sindaco Andrea Gnassi (nel pomeriggio Massimo Pironi di Riccione) a cui, spiega, “ho chiesto un atteggiamento disponibile sulla sanatoria e ho trovato apertura”, perché “i costi proposti sono abnormi e sproporzionati per una categoria con la spada di Damocle della Bolkestein”. “Le soluzioni ci sono, non si può criminalizzare un settore” aggiunge il coordinatore Fabrizio Miserocchi. D’amore e d’accordo. Poche ore dopo il sindaco riceve Mauro Vanni, il presidente della Cooperativa bagnini di spiaggia aderente a Oasi-Confartigianato che mercoledì ha tuonato contro Gnassi, e Romeo Nardi, presidente del Consorzio operatori balneari di Confesercenti. I due parlano di “disponibilità e sensibilità” del Comune e sostengono di aver “individuato convergenze per ricercare un percorso che consenta ai balneari di operare nella legalità e tranquillità sin dalla prossima stagione estiva”.


Pd: duello Gnassi-Agosta


Sergio Funelli la causa del contentendere (che si aggiunge alla storia della sanatoria paesaggistica per le spiagge). Il Corriere a pagina 8.


Uno scontro dietro le quinte. Di quelli fatti di parole grosse, grida, virgolettati non proprio oxfordiani e nessuno che fa un passo indietro. Protagonisti, come già accaduto lo scorso ottobre, il capogruppo Pd in consiglio comunale Marco Agosta e il sindaco Andrea Gnassi. Un duello ravvicinato, molto ravvicinato, infiammatosi in pochi secondi giovedì scorso. Ad assistere i consiglieri del Partito democratico che, a parte Vincenzo Gallo, sono rimasti in disparte senza entrare nel vivo dell’azione. Il casus belli, questa volta, è stata la presenza non gradita del capo di gabinetto Sergio Funelli, che voleva assistere alla riunione pre-consiglio del Pd. Funelli, braccio destro del sindaco e lì in stanza come suo “rappresentante”, è stato però invitato ad allontanarsi”.


Coriano, Righetti della rosa dei possibili futuri sindaci


Il Corriere a pagina 12.


Da Riccione a Coriano: l’ex dirigente al bilancio Emiliano Righetti (66 anni) potrebbe essere il candidato sindaco della lista civica sostenuta dal Partito democratico alle amministrative del 6 e 7 maggio. Le operazioni sono dirette da Daniele Imola e il rapporto fiduciario tra i due è molto stretto: Righetti è stato il dirigente del settore tributi (oltre che comandante della polizia municipale) scelto durante il doppio mandato dall’ex sindaco riccionese, e vanta una lunga esperienza di bilancio (iniziò a lavorare a Riccione nel 1975)”.


Hotel in nero e lavoratori truffati


Arrivano a conclusione le indagini dell’ispettorato del lavoro su alcune strutture ricettive riminesi. Sul Corriere Romagna, pagina 3.


Una maxi stangata da 964mila euro. E’ arrivata la sanzione, a dir poco esemplare, ai danni delle passate gestioni degli hotel Mosè e Zodiaco di Torre Pedrera e del Maracaibo di Rivazzurra: le strutture piombate nell’occhio del ciclone per la gestione “allegra ” tra dipendenti in nero, fornitori non pagati, clienti intossicati, versamenti fittizi e orari di lavoro inventati di sana pianta. Oltre 100 lavoratori truffati. Un quadro grottesco finito sulle pagine dei giornali nell’estate del 2010 e che nei giorni scorsi, dopo 1 anno e mezzo d’indagini , verifiche e riscontri da parte dell’Ispettorato del lavoro di Rimini ha visto arrivare la multa da quasi un milione di euro”.


Aeroporti


Forlì cavalca i problemi riminesi. La Voce a pagina 17.


““Ora si vada avanti con la società unica di gestione: ma Forlì e Rimini abbiano la stessa dignità”. Il Pdl forlivese-cesenate coglie l’occasione dei rilievi Enac allo scalo Fellini di Rimini-San Marino per rivendicare pari dignità nell’ambito dell’eventuale integrazione regionale”.
“Il richiamo Enac, dicono per il Pdl il consigliere regionale Luca Bartolini e il segretario provinciale Stefano Gagliardi, è “l’ennesimo esempio di come sia stata inutile la battaglia fratricida tra gli aeroporti romagnoli”. Secondo Bartolini e Gagliardi “una fattiva collaborazione tra i due aeroporti, che sarebbe già auspicabile ancor prima di arrivare alla società di gestione unica, eviterebbe questi inconvenienti in quanto ogni investimento sarebbe sfruttato al massimo””.



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La partita Maggioli. Le pagelle dei giocatori


La partita che si era aperta con la richiesta di dimissioni del presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli è finita. In attesa del girone di ritorno, come ogni rubrica sportiva che si rispetti, proviamo a stilare le pagelle dei giocatori che si sono affrontati sul campo. Che poi non sono altro che i commenti che si sentono in qualsiasi bar o consesso più elevato della città. E questo è il lato brutto della storia.


Salvatore Bugli L’uomo forte della Cna, il candidato a tutto, all’inizio ha provato ad imitare William Wallace. A differenza di Braveheart, quando il gioco si è fatto duro ha preferito rientrare nei ranghi sperando che il futuro lo catapulti comunque sullo scranno. Calcolatore pavido


Mauro Gardenghi Ha dato l’impressione che quando si parlava di Maggioli gli fischiassero un po’ le orecchie. Il perenne direttore della Confartigianato in fondo anche lui è considerato un pezzo del passato che non vuol passare. Da soldatino di scuola moderata non ha urlato che Maggioli si doveva dimettere e, quando è arrivato il momento della resa dei conti, si è rifugiato in una assenza strategica. Democristiano doc

 
I Sindacati In questa battaglia tutti più o meno hanno cambiato bandiera a seconda degli eventi, loro si sono assunti il ruolo di integerrimi paladini della moralità pubblica. Hanno provato a giocare alla rivincita contro l’imprenditore ricco e di successo. Coerenti ma datati


Stefano Vitali e Andrea Gnassi I gemelli diversi della politica riminese questa volta ne escono con la coda fra le gambe. Il castigatore dei costumi Vitali parte lancia in resta perché quando sente puzza di evasione fiscale gli si ingrossa la vena. L’inquilino pro-tempore di Palazzo Garampi gli va dietro e già si frega le mani: adesso faccio fuori anche questo “vecchio”, in fondo è l’unico mestiere che mi riesce bene. Entrambi dimenticano che all’epurazione di Maggioli non segue l’arrivo di uno più puro ma semplicemente un commissario. Quando il moralismo e la fregola delle dichiarazioni a tambur battente impediscono di ragionare di politica. Alla fine entrambi restano con un pugno di mosche in mano. Impulsivi e incompetenti


Rifondazione comunista e sinistre Qualunque sia l’argomento in discussione, loro hanno sempre la stessa ricetta, una bella manifestazione e poi tutti a casa. Liturgici


La Voce di Romagna Sempre in prima fila quando si tratta dar battaglia alla nomenklatura locale, il quotidiano diretto da Gianni Celli si presenta ai lettori come l’avvocato d’ufficio di chi sta attaccato alla poltrona da ormai vent’anni. Stranamente dimentica che sullo scranno Maggioli è arrivato grazie ai buoni uffici di post ed ex comunisti. Opportunista


Patrizia Rinaldis La signora degli albergatori cerca di fiutare dove tira il vento, quindi prima si scaglia contro Maggioli e poi si accoda. Banderuola


Maurizio Focchi E’ il grande difensore del presidente della Camera di Commercio, anche se ci mette tre giorni per uscire con una dichiarazione. A qual pro? Solidarietà imprenditoriale? Lento e corporativo


Ente Fiera Un silenzio assordante quello del presidente Cagnoni, socio di Maggioli in molte partite pubbliche. Accorto


Manlio Maggioli Ha sempre perso l’occasione per stare zitto o per dire qualcosa di sensato, fino a rendersi antipatico per le continue autodifese dell’indifendibile. Non è riuscito a dire qualcosa di simpatico e intelligente nemmeno dopo aver vinto. Ha ceduto alla tentazione di stravincere. Sempre a ribadire che è tutto legale, sempre ad alludere… E un pensierino nuovo sulla Camera di Commercio? Incontinente

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CORIANO, AMMINSTRATIVE: IL PD SNOCCIOLA I PRIMI NOMI DELLA LISTA CIVICA


Coriano. In vista delle amministrative il Pd serra i ranghi e pensa a una lista civica di “persone competenti, serie e impegnate”.


Dopo aver analizzato scrupolosamente il bilancio del Comune i democratici hanno individuato una rosa di esponenti della società civile adatti allo scopo di formare la lista e tra cui scegliere il candidato a sindaco. Tra i primi nomi quelli dell’imprenditore Paolo Majolino, del manager Maurizio Manenti, dell’insegnante Pamela Pasini, del pensionato (ex dirigente comunale a Riccione) Emiliano Righetti, dell’ufficiale dell’Aereonautica Luigi Romagnolo e del responsabile commerciale Alessandro Scognamiglio.


Nel prossimo incontro i democratici analizzeranno i problemi dei settori produttivi corianesi per arrivare ad individuare altri candidati con uno sguardo anche al programma elettorale.


Dopo aver analizzato il bilancio per “affermare con maggiore sicurezza che sia per il lavoro già svolto dal commissario, sia per le risorse di cui dispone il Comune, la situazione finanziaria di Coriano è fuori pericolo”, il gruppo di lavoro ha individuato in particolare tre azioni concrete per completare il risanamento del bilancio entro il 2013. “Fondamentali saranno il recupero di tasse e tributi locali; il recupero di risorse dai servizi ospitati nel Comune di Coriano e utilizzati da tutti i cittadini della provincia di Rimini, a partire dall’inceneritore; la ristrutturazione dell’apparato comunale per produrre maggiore efficienza e risparmio nella spesa, collaborando anche con i comuni confinanti”.



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REFERENDUM: L’AVVOCATO FERRARO TRA I NUOVI GARANTI NOMINATI DAL CONSIGLIO COMUNALE DI RIMINI


C’è anche l’avvocato Renato Ferraro tra i nuovi garanti per i referendum. Ieri l’attesa seduta del Consiglio comunale di Rimini ha infatti nominato il comitato dei garanti per l’ammissibilità dei referendum, anche in attesa della possibile consultazione popolare sul Trc. Accanto a Ferraro, a suo tempo difensore civico e professionista di lunga esperienza, eletti anche quattro giovani qualificati. Si tratta di Antonio Aluigi, Sergio Galli, Luigia Sagliocca, Alessandro Totti.


I nomi dei nuovi garanti sono stati rintracciati attraverso un avviso pubblico e non, come invece accade solitamente, caldeggiati dai partiti. Un’esigenza, quella di una maggiore partecipazione, espressa da più parti.


Curiosità: nonostante il bando sia rimasto online per un mese sul sito del Comune e promosso poi anche a mezzo stampa, solo in due hanno avuto l’ardire di proporsi per la carica, ragion per cui nelle scorse settimane i consiglieri si sono, comunque, dati da fare per invogliare quanti potessero essere abbastanza qualificati per ricoprire il ruolo a inoltrare la domanda.




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INCHIESTA TERREMERSE, ERRANI INDAGATO: “RIBADISCO LA CORRETTEZZA DEL MIO OPERATO”

Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, risulta tra le persone cui la Guardia di finanza ha notificato stamani l’avviso di fine indagine relativo all'inchiesta su Terremerse, sul finanziamento di un milione a una Coop di Bagnacavallo (Ravenna), presieduta dal fratello del governatore, Giovanni Errani. In totale sono nove avvisi di fine indagine inviati dal pm Antonella Scandellari, atto che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.


Al presidente Errani si contestata il reato di falso ideologico in atti pubblici in concorso con due dirigenti della Regione Emilia-Romagna, per i quali si ipotizza, invece, il favoreggiamento personale. A Giovanni Errani si contesta la truffa aggravata: a danno di un ente pubblico, vale a dire la Regione Emilia Romagna.


L'inchiesta è partita a seguito si un articolo pubblicato nell'ottobre 2009 de 'Il Giornale'. Il quotidiano ipotizzava abusi e irregolarità avvenute nel 2005 in occasione della concessione di un finanziamento regionale da un milione di euro per la costruzione di una nuova cantina a Imola. In seguito all'articolo, era stato lo stesso presidente Errani a contattare la Procura e andare dai magistrati per dimostrare la regolarità della procedura, posizione ribadita successivamente anche davanti al Consiglio regionali.


“Nell’esprimere piena fiducia e rispetto nell’azione della magistratura, ribadisco la mia piena e consapevole convinzione della correttezza dell’operato mio e dell’operato dell’amministrazione”, ha commentato Errani. “Sono certo che nel corso del procedimento emergerà con chiarezza questa verità”.


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GIOVANI DEMOCRATICI A CONGRESSO. IN CENTO DOMANI E DOMENICA A RIMINI PER ELEGGERE IL SEGRETARIO GENERALE 


Giovani democratici a congresso sulle note della Bandabardot. Appuntamento domani e domenica a Rimini per la seconda assemblea regionale. Arriveranno in cento da tutta la regione per discutere di lavoro, trasporti, ambiente e diritti civili, ma anche per fare festa insieme.


“A 5 anni dal forum nazionale - commenta Emma Petitti -che proprio a Rimini diede il via alla costituzione dei Giovani democratici, siamo orgogliosi di ospitare il secondo Congresso regionale. I giovani del Pd rappresentano una forza vitale e un laboratorio di idee e proposte concrete che il partito raccoglie e guarda con estrema attenzione”.


Il programma. Domani alle 14.30 in apertura porteranno il loro saluto il segretario regionale Pd Stefano Bonaccini, il segretario provinciale Pd Emma Petitti, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Si terranno quindi l'intervento del segretario regionale uscente Riccardo Ricci Petitoni e la relazione del candidato segretario Vinicio Zanetti, seguiti dal dibattito. Dalle 16 alle 19 si riuniranno le commissioni politica ed elettorale nella sede del circolo Pd Centro storico (vicolo Beccari) e nella Sala 5x10 di (via Forzieri 6). Domani sera i Giovani democratici si ritroveranno al Velvet per il concerto dei Bandabardò. Domenica i lavori riprenderanno alle 10 per concludersi alle 17 con le relazioni delle commissioni e l'elezione del nuovo segretario generale.


“Il Congresso regionale è un'occasione in cui discutere e presentare le proprie proposte e la propria visione del Paese – evidenzia Giovanni Carghini, recentemente riconfermato segretario provinciale – perché per essere giovani non basta la carta d'identità: ci vogliono freschezza mentale e idee innovative. Il cambiamento non può essere solo invocato, ma deve essere costruito e praticato. Perché il nostro tempo è adesso e non ce ne sarà un altro: è ora di far fiorire la 'nostra primavera’”.




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