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CONFARTIGIANATO E CONFESERCENTI AFFIANCANO I BAGNINI RIMINESI CONTRO LA SANATORIA SPIAGGE


"La Giunta deve trovare una soluzione possibile, così come si è fatto anche altrove"


C'è anche chi rischia di arrivare a pagare fino a 80 mila euro per mantenere le baracche e i burattini con cui nei tre medi estivi si guadagna da vivere per tutto l'anno. La protesta dei bagnini contro il Regolamento costi per la compatibilità paesaggistica del Comune di Rimini trova due nuovi alleati in Confartigianato e Confesercenti. I segretari provinciali delle associazioni, Mauro Gardenghi e Mirco Pari, in una nota comune "chiedono alla Giunta di Rimini di adoperarsi per risolvere, così come altre amministrazioni (Riccione, ndr) sono state in grado di fare, le conseguenze che il ‘Regolamento costi per la compatibilità paesaggistica’ rischia di generare negli stabilimenti balneari. Bisogna prendere coscienza, ed è grave che ciò non si manifesti, che l’organizzazione della spiaggia è la calamita forse più potente che attrae i turisti in estate verso la Riviera di Rimini".


La lunga e profonda spiaggia di Rimini negli ultimi anni ha cambiato faccia allo scopo di incontrare sempre di più le esigenze dei bagnanti con "l’aggiunta di elementi sulla spiaggia che, se sin qui ‘tollerati’, evidentemente non hanno procurato i guasti che le azioni ora intraprese e l’entità delle somme richieste per la sanatoria, lasciano pensare. Si tratta in molti casi di interventi migliorativi, di servizi quasi sempre offerti gratuitamente".
Il comune di Rimini dotandosi del nuovo Regolamente costringerebbe gli operatori a una sanatoria sanguisuga da decine di migliaia di euro. Da qui la "minaccia" di lasciare in spiaggia per l'estate 2012 solo le cabine e nulla più, pur di non essere costretti a pagare.
"Confartigianato e Confesercenti rilevano l’impegno dell’assessore Biagini, ma evidentemente ancora non si è riusciti a trovare una soluzione equilibrata per risolvere il contenzioso. Una soluzione, ripetiamo, altrove individuata". I segretari fanno riferimento a Riccione dove la sanatoria ha avuto dei costi più abbordabili.


"Le associazioni sono al fianco degli operatori e invitano l’amministrazione a valutare nuove soluzioni che evitino agli operatori la sicura rimozione di tutto ciò che fino ad oggi è stato ritenuto utile alla soddisfazione dei bagnanti. Il dialogo, la comprensione e l’equilibrio sono ingredienti che non possono mancare fra le parti. Una soluzione, oltre a quella prospettata e insostenibile per gli operatori, deve essere possibile".


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PARI: IMU O TASSA DI SOGGIORNO COMUNQUE UN EFFETTO DEPRESSIVO SULL'ECONOMIA


"L'IMU si ripercuoterà sugli affitti. Di contro, la tassa di soggiorno, colpendo il turista, impoverirebbe il territorio tout court"


"La questione - spiega Mirco Pari, direttore di Confesercenti Rimini - è questa: l'introduzione dell'Imu al 10,6 per mille di fatto nella fase iniziale non si ripercuoterà sulle attività, perché sono in affitto. Andrà però a gravare sui proprietari che allo scadere dei contratti potrebbero alzare i canoni. Allora l'imposta andrà a gravare anche sulle attività", e poi, magari anche sui consumatori: perché, da qualche parte i soldi per pagare tasse e affitti dovranno venire fuori. Il direttore di Confesercenti va oltre. "E' per questo che voglio fare un appello al proprietari di bar, ristoranti, eccettera dati in affitto, affinché comprendano le difficoltà delle imprese commerciali".


Dunque super Imu o tassa di soggiorno? L'Associazione albergatori di Rimini ha fatto la sua scelta per l'Imu; se lei dovesse scegliere, quale preferirebbe?
"La tassa di soggiono colpisce il turista e dunque il territorio complessivamente che non può non perdere in competitività rispetto a chi questa tassa non la applica. L'Imu tocca le attività andando ad appesantirne il carico fiscale. Alla lunga si va, in ogni caso, a generare un effetto depressivo per cui all'aumento della tassazione corrisponde una diminuzione della ricchezza dei cittadini: si sottraggono soldi ai consumi".

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GIGLIO, TROVATO IL CORPO DELLA PICCOLA DAYANA. QUATTRO I CORPI RITROVATI SUL PONTE 4


Stamani nuova operazione dei Vigili del fuoco seguendo le indicazioni dei sopravvissuti. Quattro i corpi trovati sul ponte 4 della Costa Concordia


Tra i quattro corpi individuati pochi minuti fa dai Vigili del fuoco sul ponte 4 della Costa Concordia sembra ci sia anche quello della piccola Dayana, la bimba riminese di 5 anni in crociera con il suo papà Williams Arlotti.


I corpi (rende noto la struttura del commissario per l'emergenza) sono stati individuati all'interno della parte sommersa della nave dove oggi sono partite le attività di ricerca a seguito dello screening fatto nei giorni scorsi sulle testimonianze dei sopravvissuti. Sono loro ad aver fornito indicazioni preziose sui punti dove sono stati visti per l'ultima volta i dispersi (fino a oggi 15 persone).





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MAGGIOLI "ESATTORE ED EVASORE" SI GUADAGNA UN ARTICOLO SUL CORRIERE DELLA SERA


Due milioni di euro nascosti in una banca sammarinese. L'inchiesta della Procura di Forlì sul Credito di romagna si conclude con l'invio di 18 avvisi di conclusione indagine, tra cui l'editore riminese esattore delle tasse


Secondo quanto scrive oggi il Corriere della Sera, due i milioni di euro nascosti al fisco da Manlio Maggioli in una banca sammarinese. Ieri la svolta nell'inchiesta della procura di Forlì sul Credito di Romagna, banca che aveva nell'Istituto bancario il suo alter ego sul Titano. L'inchiesta si è per ora conclusa con l'invio dell'avviso di conclusione indagini ai 18 indagati tra cui Maggioli. A queste persone la Procura contestati reati finanziari nella gestione dell'Ibs.

Maggioli è presidente della Camera di commercio di Rimini dal 1994 e soprattutto attualmente proprietario di un gruppo editoriale (da 100 milioni di fatturato) che fa da esattore del fisco per conto di enti locali (Maggioli tributi). Ciò nonostante, sono tre i mandati fiduciari da lui accesi presso l'Ibs (oltre a titoli azionari), i due milioni "in vacanza" solo per quattro giorni presso una finanziaria bolognere e poi rincasati subito sul Titano. Il meccanismo utilizzato per aggirare il fisco, infatti, era semplice: il tesoretto nascosto dall'Ibs era stato legalizzato attraverso la finanziaria Sofir sfruttando lo scudo fiscale, poi nuovamente rigirati a San Marino.

 





Lunedì, 20 Febbraio 2012 01:00

IL GIORNALAIO 22.02.2012

Rubriche

CALCIO E NAS, I COSTI E I TEMPI DELLA SANATORIA SPIAGGE, MA ANCHE IL BILANCIO RIMINESE E I DATI CGIL SULLA CASSA INTEGRAZIONE


In apertura sul Carlino lo sport: “In ritiro con i Nas”. Informa il quotidiano di piazza Cavour che “I carabinieri in trasferta ad Alessandria perquisiscono la stanza del giocatore del Rimini, Cardinale”.
Anche il Corriere Romagna apre con i Nas nel ritiro del Rimini. Taglio centrale dedicato alle strade: “Chiuse mille buche causate dal maltempo”.


La Voce invece sceglie di aprire con il problema della “Spiaggia da smontare”. Scrive il giornale diretto da Fregni: “Adeguarsi alla sanatoria del Comune costerebbe troppo, c’è poco tempo e si pensa di togliere tutto, lasciando solo le cabine”. A pagina 15, il servizio di Giovanni Bucchi che racconta: “Dalla Procura quest’estate ci sarà ‘tolleranza zero’, gli operatori devono ottenere l’autorizzazione paesaggistica per gazebi, pedane, piante, pali dei campi da beach volley, giochi per bambini e quant’altro. Tutte quelle strutture costruite sulla spiaggia, il cui permesso era stato chiesto alla Capitaneria quando ne aveva la competenza, adesso necessitano di autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza. La stragrande maggioranza infatti ne è priva. Senza parlare poi di permesso di costruire e autorizzazione antisismica, laddove sia richiesta. Ai bagnini il Comune propone una tariffario per ottenere la compatibilità paesaggistica in “sanatoria”. Peccato che quei prezzi, secondo la categoria e parte del Pd, sono troppo alti”.
I costi: “500 euro per ‘sanare’ una palma sopra i 25 centimetri di diametro, 80 euro al metro quadro per le pedane”. In basso è l’esponente della Lega Casadei a dire “Rischiamo di tornare alla cartolina di 50 anni fa”.


IL Nuovo Quotidiano di Rimini apre con “Hotel, meglio la super Imu” e nel sottotitolo “A Riccione imposta al 10.6 per gli albergatori, più bassa per i negozi. A Rimini il Patto di stabilità blocca 40 milioni. Bellaria ha già deciso”. E la decisione di Bellaria è tassa di soggiono, si Imu per grandi opere.


A pagina 6 del Corriere Romagna Annalisa Boselli riporta i dati sulla cassa intergrazione, frutto di uno studio della CGIL riminese: “Circa ventisette milioni di euro, in tutto, all’anno: quasi diciasette a carico di Stato e Regioni e dieci a carico delle aziende. E’ la stima di quanto costa alla collettività la cassa integrazione a Rimini che negli ultimi due anni ha sfiorato la soglia delle otto milioni di ore autorizzate tra ordinaria, straordinaria e in deroga in provincia di Rimini”.


Di spalla sul Carlino ancora il futuro sindaco di Coriano con “Simoncelli sindaco, non ne so nulla”. In basso l’uscita del nuovo libro dello scrittore riminese Marco Missiroli.


Su La Voce in prima la questione del bilancio comunale “Avanti solo Galli e Trc. Gas per le fogne”. Il Carilino la mette a pagina 7.
Scrive La Voce: “Nel momento in cui viene attivata la procedura della cassa. In provincia di Rimini, la prima quota corrisponde al 62% del totale dei 27 milioni (circa 17 milioni di euro)”. Sul Carlino l’assessore è ancora più esplcitio: dice: “Il patto di stabilità governativo rende minimi i nostri margini di azione. Al momento l'unica maniera che abbiamo per investire, a partire dall'impegnativo piano delle fognature (...), è quella della dismissione di partecipazioni azionarie comunali, in primis la rete del gas”. Sul Corriere vengono citati anche gli eventi in relazione al bilancio comunale: “I tempi sono cambiati. La priorità di Palazzo Garampi dovrebbe essere data alle sole manifestazioni con una concreta ricaduta sulle presenze nell’alberghiero. Nessuno ha ipotizzato ancora elenchi, ma è chiaro che sarebbero salvi gli eventi di maggiore spicco come Notte Rosa e Capodanno. I restanti andranno vagliati con molta attenzione”.
Sempre in prima su La voce critica sulla vendita del Cis da parte di Carim: “Non è stato un grande affare l’acquisto del Cis da parte di banca Carim”.


A pagina 2 del Carlino il problema buche dopo la neve. Scrive Manuel Spadazzi che “l’emergenza buche potrà costare un milione di euro”.
A pagina 4 il Carlino prende spunto da un fatto di cronaca, la residenza sammarinese negata a un italiano, per fare il punto sulle procedure e sulle difficoltà per ottenerla.
A pagina 14 della Voce polemiche dei Popolari liberali a qualche giorno del congresso del Pdl di domenica: “Il coordinatore provinciale e il vice hanno avuto da Roma gli elenchi con indirizzi e numeri di telefono, a noi è stato dato solo nome, cognome e Comune”.


Riguardo alla cultura il Carlino ha a pagina 25 un lunga intervista allo scrittore Marco Missiroli. Uscirà domani il suo nuovo libro. Racconta lo scrittore: “Ho sempre avuto timore di parlare della mia città, ma questo romanzo toccava il mio intimo più profondo e non poteva non essere "riminese". E' un romanzo in cui racconto tutte storie vere. Alcune le ho vissute in altre mi ci sono imbattuto”.

Mercoledì, 22 Febbraio 2012 01:37

CARCIOFO MEDICINA PER L'INVERNO

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CARCIOFO, MEDICINA PER L'INVERNO

Neve, freddo, gelo. Dopo un inverno un po’ fuori dal comune le temperature si sono abbassate e siamo tornati a indossare maglioni e sciarpe. L’influenza è dietro l’angolo e l’alimentazione è importante per prevenire le malattie di stagione. Il carciofo è ciò che fa al caso nostro. Ricco di minerali e ferro, con un buon contenuto di vitamine, questo ortaggio di origine mediterranea era conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche. Stimola il fegato, calma la tosse, aiuta a purificare il sangue e ha funzioni disintossicanti, aiutando la diuresi. Secondo alcuni studi, il carciofo avrebbe anche un effetto sull’abbassamento dei livelli del colesterolo.Questa pianta era conosciuta e apprezzata dagli antichi Egizi, Greci e Romani. Secondo la tradizione fu Caterina de’ Medici, sposa del re Enrico II, a portare il carciofo in Francia a metà del Cinquecento.Ne esistono due varietà, quella invernale, presente da ottobre/novembre fino a maggio, e quella primaverile, che si sviluppa tra febbraio e giugno. I carciofi si possono distinguere anche per la presenza o meno delle spine. Dalle nostre parti esiste una specie particolare che si chiama Moretto di Brisighella. È di tipo spinoso. La pianta è formata da un cespuglio che può raggiungere il metro e mezzo di altezza, ha il fusto eretto con getti basali denominati “carducci”. Per la sua valorizzazione, da gennaio è partito un progetto di recupero, salvaguardia e rivalutazione promosso dal settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale della Provincia di Ravenna. Intanto i ristoranti della zona hanno iniziato a mettere in menu anche piatti preparati proprio con il Moretto. Ecco una delle ricette dello chef Tarcisio Raccagni del Gigliolè di BrisighellaBavarese al carciofo MorettoIngredienti: 7 carciofi Moretti; mezzo limone; 5 tuorli d’uovo; 250 g di zucchero; ½ litro di latte; 4/5 fogli di colla di pesce; 500 g di panna montata e zuccherata.Preparazione: tagliate i carciofi ben nettati a fettine sottili, metteteli a macerare per circa 2 ore con 100 grammi di zucchero semolato e la spremuta di mezzo limone. Cuocere in una casseruola a fuoco lento in modo che il liquido si rapprenda alla densità di sciroppo.Per la bavarese, montate i tuorli con lo zucchero, quindi aggiungete il latte e portate il composto vicino all’ebollizione. Ritirate dal fuoco e aggiungete la colla di pesce ammollata in acqua fredda. Mescolate accuratamente e aggiungete i carciofi, tenendo lo sciroppo a parte dal composto. Raffreddate in acqua poi aggiungete la panna montata e mescolare lentamente affinché non “stracci”. Bagnate stampini monoporzione con lo sciroppo dei carciofi, riempiteli con la bavarese e raffreddate in frigorifero per alcune ore. Carlotta Mariani

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FISCO SPETTACOLO. RIMINI E' GIA' AL LAVORO PER ONORARE IL PROPRIO NOME


A Rimini e a Riccione cominciano ad essere già un po’ nervosi. Sono stati a Cortina, sono scesi a Portofino, hanno battuto Corso Como a Milano palmo a palmo, sono andati anche a Sanremo la sera stessa dei vaneggiamenti di Celentano. E qui sulla Riviera che da sempre è la capitale europea dell’evasione fiscale manco si presentano per pronunciare un banalissimo “Favorisca lo scontrino”. È proprio vero, non è più la Riviera di una volta. Si vede che abbiamo perso smalto, vigore, appeal. Fosse successo nei favolosi anni Sessanta che al fisco gli fosse venuto in mente di far pagare le tasse agli albergatori e ai commercianti, il primo blitz lo avrebbero fatto a Marina Centro e il secondo, il giorno stesso, in viale Ceccarini. Invece, nella Riviera del terzo millennio, siamo surclassati da una Cortina qualsiasi. Con la differenza che loro hanno un sindaco che protesta contro il fisco spettacolo che spaventa i turisti, e noi invece abbiamo un presidente della Provincia che quando non sa cosa dire fa scrivere un comunicato contro i riminesi evasori incalliti che si meritano l’inferno e altre sconcezze. Qui li devono mandare i finanzieri (nel senso di agenti della Guardia di Finanza), qui devono prendere fissa dimora gli 007 dell’intemerato Attilio Befera! E invece niente, li mandano a Cortina…


Ma la Riviera saprà riscattarsi, saprà riprendersi dall’affronto di questo fisco cinico e baro. È sempre così, ad una disgrazia la Riviera sa reagire con prontezza, sa sempre trasformare un problema in opportunità. Il fisco spettacolo la trascura? La Guardia di Finanza non l’ha messa nel mirino? Befera si è dimenticato che esiste Rimini e la sua gloriosa tradizione di evasione fiscale che giusto in meridione sanno fare appena un po’ meglio? Lo Stato, la Nazione, lo Stivale, il Belpaese, chiamatelo come volete, avrà da Rimini la risposta che si merita.


Vogliono fare del fisco spettacolo a prescindere da Rimini? Illusi e presuntuosi. Solo Rimini è capace di trasformare tutto ciò che tocca in uno spettacolo capace di fare business, rigorosamente in nero. E allora alle pagliacciate di Befera, ai goffi tentativi dei suoi 007 di campagna, la Riviera risponderà con il più originale parco tematico che mente umana abbia potuto concepire. A Rimini costruiranno il parco divertimenti dell’evasione fiscale. E verranno da tutta Italia, da tutta Europa, da tutto il pianeta per vedere come funzionava il mondo quando si poteva costruire un albergo senza licenza e riempirlo di turisti senza pagare un centesimo di tasse. Quando il mondo sarà tutto sobrio, equo e fiscalmente corretto, sarà a Rimini, nel parco tematico dell’evasione, che si vedrà com’era possibile girare in Ferrari e dichiarare mille euro di reddito, come era possibile fare i bagnini e risultare poveri in canna.

Ma non sarà una cosa nostalgica o triste. No, sarà meglio che a Disneyland o a Las Vegas. Tutto trasformato in gioco, videogioco e spettacolo. Ma su base scientifiche. Già un comitato sta raccogliendo le testimonianze degli ultimi evasori in modo che sui loro racconti live siano costruite le attrazioni del parco. Il tutto con una coerenza maniacale: il parco sarà l’ultima grande opera realizzata senza tutte le carte in regola, con una bella quota di lavoro in nero, con una enorme fetta di evasione fiscale, con i politici che al mattino dichiarano contro il tempio dell’evasione e al pomeriggio firmano provvedimenti a favore. Anche la vicina Repubblica avrà il suo padiglione: benvenuti nell’antica terra dell’evasione fiscale. Un filmato d’epoca mostrerà i mille trucchi escogitati per far varcare il confine agli euri italiani. In omaggio alle sue reiterate dichiarazioni contro l’evasione, il presidente della Provincia sarà il presidente del Parco, così avrà un mestiere e non farà peccato desiderando i seggi parlamentari altrui. Non sappiamo bene quale sarà il ruolo del sindaco. Ma questo è un problema da sempre irrisolvibile. Quindi per il momento godiamoci semplicemente la notizia: rispondiamo al fisco spettacolo aprendo il parco tematico dell’evasione. Solo a Rimini, solo a Rimini…


Valerio Lessi

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CESSIONE CIS, FONDAZIONE: "PASSAGGIO NECESSARIO"


La Fondazione Carim ribadisce che l'accordo con la banca puà traghettare Carim fuori dal commissariamento


Dopo l'annuncio da parte dei commissari di Carim della disponibilità della banca Partner di San Marino di acquisire l'intera partecipazione della Carim nel Credito industriale sammarinese, arrivano le prime reazioni della Fondazione la quale si "auspica che l’operazione – ferma restando la previa autorizzazione della Banca Centrale della Repubblica di San Marino – possa contribuire utilmente al delicato cammino di fuoriuscita della Cassa dall’amministrazione straordinaria".


Nell'opera più a lungo raggio della ricapitalizzazione della Carim, "è opinione della Fondazione, nella propria veste di azionista di maggioranza, che le dismissioni di asset di proprietà di Banca Carim che comportino, direttamente o indirettamente, benefici in termini di rafforzamento patrimoniale e siano coerenti con il profilo strategico tipico dell’istituto, in continuità con una tradizione che origina dal lontano 1840, vadano colte come passaggi necessari".





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BALNEAZIONE. INNOCENTI: "SENZA INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI CI RIVOLGEREMO ALLA GIUSTIZIA"                   

Eluse sarebbero le indicazioni della legge 116 del 2008 in materia di balneazione e partecipazione che prevedono l'istituzione di un luogo di confronto stabile


"Mentre le indagini sugli esposti di cittadini ammalatisi dopo bagni in mare continuano, la politica riminese resta a guardare e non attua le indicazioni della legge 116/2008 in materia di balneazione e partecipazione". La denuncia  della mancata attuazione di un tavolo ad hoc che coinvolga tutte le istituzioni del caso, arriva da Ivan Innocenti , dell'associazione Luca Coscioni, promotore dell'appello alle istituzioni riminesi "Acque di balneazione, salute, informazione, azioni”.

"L’appello - spiega Innocenti - ha ricevuto la disponibilità dall’Usl nelle vesti del dottor Toni e da Arpa nelle vesti del dottor Stambazzi che hanno risposto con lettera congiunta e controfirmata. Abbiamo incontrato l’assessore provinciale Sabba e gli assessori comunali Visintin e Sadegholvaad. Tutti ci hanno dichiarato disponibilità e urgenza sulla questione e sulla istituzione del tavolo. Abbiamo poi continuato a stimolare successivamente le istituzioni con continue richieste di incontri e azioni. Ma da parte della provincia e del comune non vi è stata azione che abbia dato seguito alla istituzione di questo tavolo partecipato più volte sollecitato e da più parti richiesto".

Rinnovando la richiesta di dare vita al tavolo con le istituzioni comunali, sanitarie, di controllo e con le associazioni e cittadini promotori dell’appello Salute e Balneazione del febbraio 2011, Innocenti va oltre. "Mancando questa possibilità di interlocuzione ci dovremmo rassegnare - scrive - ad avere come unico strumento quello giudiziario, supplente alla politica, a cui forzatamente dovremo rivolgere le nostre istanze per ottenere quanto di diritto spetta alla cittadinanza".

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PETITTI SUL TURISMO: "UN NUOVO MODELLO PER AFFRONTARE LA CRISI"


La crisi come opportunità di sviluppo, generatrice di nuove regole. Il segretario del Pd aprirà un dibattito su riqualificazione delle strutture, accesso al credito, demanio per superare un 2012 dall'esito incerto


Turismo, a fronte di dati nazionali non propriamente confortanti, la Riviera (dati Istat) continua a crescere in presenze e arrivi. Questo nonostante la crisi. "La crisi economica - spiega il segretario Pd Emma Petitti, in un intervento congiunto con Marcella Bondoni, responsabile turismo per il Pd - deve a questo punto essere considerata come un'opportunità di crescita e sviluppo ma soprattutto di creazione di nuove regole: per il mercato in continua evoluzione, per il lavoro regolare, per l'accesso al credito, per la promozione e commercializzazione e per incentivi all'innovazione del nostro prodotto turistico".
Occorre una nuova stagione che consenta ancora una volta di mostrare quanto il nostro sistema riesca a "fare scuola" come è successo in passato".


Da qui la necessità di affrontare a livello politico i temi aperti del turismo. "Nell'agenda del Pd al primo posto sicuramente la questione, ormai matura, dei Sistemi Turistici Locali più volte annunciati in passato e che oggi per destinazioni come le nostre non sono più rinviabili. I dati sfornati qualche giorno fa da Isnart a proposito delle performance di vendita delle imprese ricettive implicano una seria riflessione su queste ultime, che necessitano di nuova linfa per la riqualificazione delle strutture, e quindi sull'indispensabile accesso al credito. Infine non ci si può esimere dal fare un'attenta riflessione sul tema del demanio".
Emma Pettitti, sostenendo che un partito di governo (come il Pd) ha il dovere di impegnarsi in una seria discussione sia al proprio interno sia con gli attori di sistema, "per affrontare la crisi economica e costruire insieme un nuovo "modello" capace di svalicare un 2012 ricco di incognite".


Il segretario del Partito democratico ha poi aggiunto che "a livello nazionale, purtroppo, sono ancora ben evidenti le impronte digitali del Governo Berlusconi, basti pensare alla gestione commissariale dell'Enit del tutto inadeguata al rilancio della nostra promozione all'estero, al Codice del Turismo che ha cancellato la precedente legge 135 e si è dimostrato completamente inadatto ad affrontare le difficoltà del settore".





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