Tutti i consiglieri con la mise giusta, adatta per l'occasione. Signore e signorine prevalentemente con i tacchi alti, uomini, specialmente quelli del centrodestra, in giacca e cravatta, il sindaco in camicia bianca e giacca blu, ma senza cravatta. Il leghista Carlo Grotti, oltre alla lunga chioma, esibiva il fazzoletto verde nel taschino, abbinato ai calzini. Il giovane studente Luca Pasini in perfetto look bocconiano. Nessuno che abbia tradito una particolare emozione. E dire che per la stragrande maggioranza di loro era la prima volta: sono infatti soltanto otto i consiglieri che hanno già un mandato alle spalle. Tutti in piedi quando è partito l'inno di Mameli, ma solo in pochi muovevano le labbra per accompagnarlo. Ormai sono più bravi i calciatori della nazionale.
Ha presieduto l'inizio di seduta il consigliere anziano Juri Magrini, ma anziano solo perchè ha riportato la cifra individuale più alta (la seconda, in verità. ma il primo, Mattia Morolli, è stato promosso assessore). L'adempimento più importante che il consiglio comunale di Rimini era chiamato a svolgere era l'elezione del presidente e del vice presidente. Il consigliere Gennaro Mauro ha subito preso la parola per chiedere che il nuovo presidente sia imparziale e di garanzia per tutti, che non succeda come nel passato che la minoranza si è dovuta rivolgere al prefetto per far valere le proprie ragione. Il capogruppo del Pd, Enrico Piccari, ha proposto Sara Donati. La minoranza ha proposta Nicola Marcello, di Forza Italia. Alla prima votazione 21 voti per la Donati e 12 per Marcello, insufficienti per l'elezione che chiede i due terzi del consiglio. Prima della seconda votazione tutti i capigruppo della minoranza hanno annunciato che avrebbero votato la Donati, sperando nel suo ruolo di garanzia. E' stata eletta con 31 voti (una bianca e un voto a Marcello). Sara Donati, con vestito rosso geranio e una giacchetta bianca, è così salita al seggio più alto dell'aula.
Per la vice presidenza la minoranza ha proposto Marcello, ricevendo l'adesione dei gruppi di maggioranza: 33 voti.
Ancora qualche adempimento formale e poi tutti a casa. Adesso ci sarà da risolvere il repbus delle presidenze di commissione.