Questo l'elenco dei materiali su Fellini in possesso del Comune di Rimini
- Il libro dei sogni: il diario dove Fellini, su consiglio dello psicoanalista Ernst Bernhard, ha trascritto, a partire dagli anni Sessanta, i frutti della sua fertilissima attività onirica ed è, a tutti gli effetti, un'opera imprescindibile, e ancora tutta da studiare, per poterne comprendere la poetica. Un lavoro che, prendendo spunto dai suggerimenti e dagli strumenti della psicoanalisi junghiana, affronta e rielabora, attraverso l'utilizzo di linguaggi artistici differenti i sogni, le visioni, le paure del regista riminese. Una testimonianza straordinaria di creatività che racchiude in sé le caratteristiche del diario, dello storyboard e che affonda le radici nelle esperienze come vignettista e umorista al “Marc'Aurelio”, anticipando di qualche decennio il linguaggio delle graphic novels. Le immagini e le parole che, con assoluta libertà, crescono pagina dopo pagina, vanno a formare un'opera complessa e articolata che affianca il cinema del regista, integrandolo e arricchendolo con la mediazione del sogno;
- circa 470 disegni, una cospicua testimonianza della straordinaria propensione grafica di Fellini, che non solo usava il disegno per accompagnare le istruzioni ai suoi collaboratori (scenografi, costumisti, truccatori, ecc) ma lo praticava continuamente, utilizzando qualsiasi materiale avesse a disposizione, dai sacchetti di carta ai tovaglioli di stoffa ai frontespizi di libri;
- circa 30 abiti di scena relativi ai film Casanova e Roma realizzati da Danilo Donati, che per il Casanova ottenne l’Oscar. Del Casanova sono posseduti anche alcuni arredi, tra cui l’Uccello meccanico;
- una serie di dattiloscritti: sceneggiature intere o parziali, trattamenti, copioni e giornalieri di vari film, tra cui Le notti di Cabiria, La dolce vita, Giulietta degli spiriti, Toby Dammit, Fellini-Satyricon, I clowns, Roma, Amarcord, Il Casanova di Federico Fellini, Prova d’orchestra, E la nave va, Ginger e Fred, Intervista, La voce della luna e Il viaggio di G. Mastorna, il progetto mai realizzato.
- una raccolta di circa 124 pezzi tra manifesti, locandine e fotobuste che accompagnarono l’uscita in sala del film di Fellini;
- una collezione di quasi 600 foto scattate sui set di tutti i film di Fellini;
- ore di materiale video provenienti dall’archivio delle Teche Rai: special, backstage, servizi giornalistici e quant’altro prodotto nel corso degli anni dalla Rai su Fellini;
- un fondo di circa 120 pezzi costituito da partiture, colonne sonore, quaderni e fogli di appunti che documenta il sodalizio di Fellini con Nino Rota;
- un archivio costituito da centinaia di ritagli di giornali e quotidiani dedicati a Fellini dagli anni cinquanta fino alla sua morte;
- una raccolta di riviste umoristiche degli anni trenta e quaranta per le quali Fellini lavorò
prima di diventare regista, tra queste: “Il Marc’Aurelio”, “Il Travaso”, “Il 420”.
- una biblioteca specializzata costituita da circa 1000 pubblicazioni.