Lo tsunami del 4 marzo ha ridisegnato la geografia politica anche di Rimini e Provincia. Nei collegi uninominali della Camera e del Senato si affermano i candidati del centrodestra: Antonio Barboni, di Forza Italia, ed Elena Raffaelli, della Lega. Il Movimento 5 Stelle è ovunque il primo partito, anche se con percentuali leggermente inferiori rispetto a quelle nazionali. Clamoroso anche il crollo del Pd e della coalizione di centrosinistra, che ottiene un minimo storico. I candidati all’uninominale Tiziano Arlotti e Sergio Pizzolante sono arrivati terzi, a distanza di quasi sette punti dai vincitori del centrodestra. Anche a Rimini Liberi e Uguali non va oltre il poco oltre il 3 per cento.
A scrutinio non ancora ultimato Barboni è saldamente in testa con oltre il 34 per cento dei voti, Carla Franchini, del Movimento 5 Stelle, segue a distanza con il 30,77 mentre Tiziano Arlotti è al terzo posto con appena il 27,4.
Analoga la situazione alla Camera, con Elena Raffaelli saldamente al comando con il 35, 18, Giulia Sarti, autosospesa dal Movimento 5 Stelle, ottiene comunque il 32,07, Sergio Pizzolante è terzo al 25,87, a quasi dieci puti di distanza dalla leghista.
Anche a Rimini e provincia la Lega è di gran lunga il primo partito all’interno della coalizione di centrodestra: nelle collegio della Camera, il 19,63% contro l’11,56.
Giuseppe Chicchi, di Liberi e Uguali, non è andato oltre il3 per cento.
Finchè non sarà ultimato lo spoglio, impossibile sapere il numero complessivo dei seggi conquistati dalle varie forze nel proporzionale, e quindi chi è stato eletto dei candidati delle liste locali. Certamente è stata eletta l’autosospesa Giulia Sarti.
La prima impressione è che nessun fattore locale – candidati, liste, rimborso poli, ecc. – ha influenzato il moto che rispecchia fedelmente l’onda nazionale.