Passata l’ubriacatura da “vittoria” sarà bene che il centrodestra riminese valuti attentamente la realtà attuale e provi ad immaginare la situazione che si verrà a creare in futuro.
L’ottimo risultato della lega, se verrà usato per mettere un cartellino di occupato, sarà una sciagura per tutto il centrodestra. Si deve apprezzare il buon risultato di Fratelli d’Italia che sicuramente sarebbe stato migliore se a capolista nel listino ci fosse stato un riminese. Senza nulla togliere all’ottimo Bignami, lo stesso ragionamento può valere anche per Forza Italia che è stata tirata unicamente dalla candidatura riminese di Antonio Barboni al Senato e dall’assessore Scaroni a Bellaria.
Faranno bene i vecchi e nuovi dirigenti di Forza Italia a capire dove sono quei punti percentuali che sono mancati all’appello.
Per una seria analisi, le componenti emarginate dal Segretario Regionale non cerchino rivincite infantili nei confronti di coloro che hanno servito il partito, anche se capitanato da un incapace. Chiunque guiderà Forza Italia dovrà cercare l’inclusione e l’unità. Palmizio è stato una tragedia ma visto come sono andate le cose in altre regioni, ho l’impressione che di incompetenti ce ne fossero parecchi, Palmizio non era il solo a credere che unicamente Berlusconi porti i voti, che una classe dirigente locale non serva e che si possa candidare chiunque purchè grato e ubbidiente.
Chi in Forza Italia dovrà valutare una strategia per i prossimi mesi, tenga conto che questa volta i grillini hanno già in partenza un candidato forte da non prendere sotto gamba. Chi in una competizione come quella appena conclusa porta a casa un grosso bottino di voti personali sarà logicamente uno dei due avversari.
Credo di dire un’ovvietà se invito tutti a non considerare più l’attuale Sindaco riminese l’uomo da battere. Il centro destra a mio parere se la dovrà vedere con Emma Petitti che non ha un approccio meramente estetico all’amministrazione ma sta facendo un ottimo lavoro come assessore al bilancio della Regione Emilia Romagna; sono molti gli ambienti economici riminesi che la stimano e ne apprezzano le capacità. Non è inoltre scontato che il certo ricompattamento del centro sinistra, escluda automaticamente una componente moderata.
Forza Italia può aspettare di capire se ci sarà un rapido ritorno alle urne per eleggere un nuovo Parlamento, magari con una legge solo maggioritaria, ma non può aspettare all’infinito per formare un coeso gruppo dirigente mobilitato sul territorio.
Esiste una prateria politicamente arabile fuori dalle quattro gambe attuali del centrodestra, esistono civismi intelligenti che in questa occasione hanno con molta discrezione aiutato l’elezione di Barboni e della Raffaelli. Forza Italia dovrà recuperare i punti percentuali mancanti per essere credibile nella partita tutta in salita col doppio turno alle prossime elezioni comunali.
Gianni Piacenti