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Cattolica, inaugurato punto di ascolto per donne e minori vittime di violenza

Venerdì, 08 Giugno 2018

(Rimini) Questa mattina a Cattolica è stato inaugurato il primo punto d ascolto per donne e minori vittime di violenza in provincia di Rimini. Il progetto si chia ‘Una stanza tutta per sé’ e ha sede nella tenenza di Cattolica dei carabinieri. Presenti il procuratore della Repubblica, Elisabetta Melotti, il comandante provinciale dei carabinieri di Rimini, Giuseppe Sportelli, il vicario del prefetto Chiara Pintor, il vicario del questore Enrica Bonini, le rappresentati del Soroptimist International Leila Picco e Anna Maria Balli Tasini, l’associazione “Rompi il Silenzio” di Rimini, i rappresentanti dei servizi e degli sportelli territoriali antiviolenza del comune di Rimini e dell’Asl Romagna di Rimini e di alcuni insegnanti ed alunni del Liceo Volta-Fellini di Riccione.
L’evento rientra nel progetto denominato ‘Una Stanza tutta per Sé’, promosso, su scala nazionale, dall’associazione “Soroptimist International d’Italia” d’intesa con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, che mutuando il nome dalla celebra opera della scrittrice inglese Virginia Wolf, si prefigge di fornire all’interno delle strutture dell’Arma uno spazio accogliente per tutte le vittime di episodi di violenza di genere.
Alla pratica realizzazione dell’iniziativa a livello locale, oltre ai vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri e ai membri della locale sezione di Soroptimist, hanno entusiasticamente collaborato anche gli studenti del Liceo Artistico “Volta-Fellini” di Riccione che, nell’ambito delle proprie attività curriculari (all’interno dell’alternanza/lavoro), si sono confrontati in un concorso grafico finalizzato a fornire la progettazione definitiva dell’ “Aula per le audizioni” ed in particolare alla sua dotazione di alcune rappresentazioni grafiche onde rendere ancora più accogliente la struttura che da quest’oggi sarà operativa presso il Comando dell’Arma di Cattolica.

Tra i tanti studenti partecipanti al concorso, sono state quattro ragazze ad aver ricevuto l’onore di esporre le proprie “opere” all’interno della Stanza, ed in particolare la prima classificata, la giovane Bianca Donati che ha realizzato un dipinto raffigurante una natura primaverile, metafora della rinascita dopo le situazioni di difficoltà che spesso le vittime di violenza sono chiamate a vivere, ma sempre ed in piena sintonia con la celebre frase del cantautore statunitense Eddie Vedder: “Non importa quanto freddo sia l’inverno, dopo c’è sempre la Primavera”, iscrizione appunto riportata sullo sfondo dell’opera.
A testimonianza della effettiva qualificazione dell’evento come di un “progetto di comunità”, hanno inoltre preso parte all’allestimento della struttura, anche diversi esercenti della zona che, oltre ad “arredare” l’Aula con del mobilio a basso impatto visivo – per favorire una maggiore distensione in chi è chiamato in situazioni di stress a rapportarsi con la denuncia – hanno dotato la struttura di un sistema di video-ripresa (utile nelle circostanze nelle quali i militari dell’Arma saranno chiamati, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, a verbalizzare le vittime di situazioni di violenza) nonché di una piccola area giochi finalizzata a rasserenare i bambini che talvolta, purtroppo, possono trovarsi in compagnia dei denuncianti di tali gravi fatti di reato.
Un’iniziativa – come già ricordato, avviata per la prima volta sul territorio della provincia di Rimini – che testimonia ancora una volta l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri sul fronte della lotta ad ogni forma di violenza di genere, aspramente combattuta anche nel territorio di questa provincia.


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