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Diffusione droghe in Europa, San Patrignano chiede contrasto e prevenzione

Venerdì, 08 Giugno 2018

(Rimini) “Abbiamo letto con cura la Relazione Europea sulla Droga e purtroppo non ci stupisce la posizione dell’Italia nella classifica del consumo di sostanze. Al terzo posto per consumo di marijuana e al quarto per quello di cocaina, ovvia conseguenza nel nostro Paese di una sempre più diffusa accettazione e normalizzazione dell’uso di queste sostanze”. Così commenta il presidente della comunità di San Patrignano Antonio Tinelli.

“I dati di San Patrignano ci dicono che l’87% di chi entra in comunità ha iniziato con la cannabis e il 90% ha consumato, fra le altre sostanze, cocaina. Allo stesso tempo, pur assistendo a un consumo di eroina minore rispetto agli anni ’90, stiamo notando una recrudescenza del fenomeno con il ritorno a questa sostanza, compresa l’assunzione per via iniettiva. La Relazione ci dice ancora una volta quando sia importante vigilare nella maniera più attenta possibile il fenomeno, ancor più alle porte della stagione estiva in cui negli ultimi anni, in nome del divertimento sfrenato, si sono registrati tragici fatti di cronaca. Siamo fortemente preoccupati per le tendenze negli altri Paesi europei dove le morti per overdose sono in crescita, ma ancor più da quanto avviene Oltreoceano. Negli Stati Uniti, le cui tendenze spesso raggiungono l’Europa con qualche anno di ritardo, si sta registrando un aumento incredibile dell’uso di Fentanyl e dei suoi derivati, oppioidi sintetici 100 volte superiori alla morfina”.

Per questi motivi “dobbiamo tornare a trattare il problema droga e tossicodipendenza, che in Italia riguarda sempre più i giovani, come emergenza nazionale, ideando una politica di contrasto e prevenzione alle dipendenze puntuale, con il nuovo Governo chiamato a esplicitare la sua linea e a dare, quanto prima, una politica di indirizzo al Dipartimento Antidroga italiano che promuova come soluzione, in maniera decisa, l’orientamento al recupero. Ben lieti di leggere come la Relazione Europea abbia sottolineato l’importanza della prevenzione, ci auguriamo che lo stesso faccia il Governo italiano, investendo risorse ed energie. San Patrignano con i suoi ragazzi al termine del percorso, incontra ogni anno circa 50mila studenti di tutta Italia offrendo loro storie che possano rafforzare il loro senso critico e cambiare la loro percezione del rischio rispetto al problema. Si tratta di giovani curiosi di saperne di più e di confrontarsi con chi conosce questo argomento. Ci auguriamo che questa attività possa essere sempre più sostenuta dalle istituzioni, dando così una risposta costruttiva e un sostegno quanto mai puntuale al bisogno di prevenzione richiesto dalle famiglie e dalla scuola”.


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