(Rimini) ’Sant’Amato pellegrino delle stelle’ è lo spettacolo presentato oggi in curia a Rimini: 12 coristi giovanissimi (età da 19 a 30 anni), diretti da un direttore di coro altrettanto giovane eppur qualificato, Irene Placci Califano, 24 anni, 24 musicisti diretti dal maestro Fabio Masini, compositore dell'opera su libretto di Silvia Bernardi, grazie anche alla intermediazione informatica di Alex Russo, 20 anni (anche clarinetto dell'orchestra). E un esordio (quasi) sold out, e una prima replica che lascia gli ultimi posti agli appassionati, ai curiosi e a chi desidera assistere a questo originale spettacolo. Sono alcuni dei numeri di Sant'Amato, pellegrino delle stelle, opera che anche un secondo significativo sottotitolo: opera paese. "Da quando, nel 2017, è nata l'idea dell’opera - assicura il sindaco Dilvo Polidori - tutta Saludecio si è buttata in questa sfida, a partire dall'Amministrazione Comunale. Tutte le associazioni e la parrocchia si sono messe a disposizione. Sant'Amato per Saludecio è molto più di un simbolo (inserito nello stemma comunale). Ci rappresenta".
"La gente ancora lo chiama il Beato Santo Amato, tanto per comprendere il grado di familiarità che ha con il Ronconi. – fa notare il parroco di Saludecio, don Tarcisio Giungi – Il fervore e il clima nei confronti del Santo si esprime in aspetti pastorali, in un clima diffuso, in opere e iniziative sociali a lui dedicate come i sentieri. L'opera mette in strada il pellegrino attraverso la musica".
L'opera ha avuto quasi due anni di gestazione. Perché di Sant'Amato ci sarebbe tanto da raccontare. "La vita umana di Amato è piena di avvenimenti. – aggiunge il compositore Fabio Masini – E fa di un piccolo paese una storia universale. L'opera sarà portata in scena in forma di presepe".
"I pellegrini sono tra i primi fautori dell'Europa, Sant'Amato è un precursore di questo europeismo. – commenta Silvia Bernardi, che ha dedicato ben sei volumi al Santo e agli altri personaggi della Valconca – Influenzato da San Francesco, Amato ha segnato e ancora segna in profondità la vita di questa terra. È una figura attualissima".
"Per approfondire la figura del Santo Amato questa occasione è davvero specialissima. – ne è sicuro il Vicario generale, don Maurizio Fabbri – Parla con la musica e l'arte un linguaggio anche più vicino ai giovani. E ci aiuta a comprendere la straordinaria attualità di questo pellegrino «santificato» da Papa Francesco nel 2014. Come ha messo bene in luce il Vescovo di Rimini, Amato può essere ricompreso in tre parole: penitenza, povertà (il denaro è un mezzo, non il fine della vita, e va utilizzato per il meglio e per il bene comune, proprio come ha fatto Amato) e pellegrinaggio, in cammino verso una patria definitiva che non è questa, e con gli occhi rivolti al cielo, ad ammirare le stelle, e non solo a ciò che si calpesta".
Il sindaco Polidori chiosa con un auspicio: "Sant'Amato pellegrino delle stelle non sia un punto di arrivo bensì un punto di partenza per far conoscere sempre più e sempre meglio il Santo di Saludecio".