(Rimini) La presentazione del progetto nei suoi dettagli avverrà domani alle 18 all’hotel Touring di Miramare. Si tratta “della prima operazione europea per la sicurezza con la collaborazione tra Polonia e Italia”, hashtag #Europe Awake, si legge sul profilo Facebbok di Forza nuova Rimini. Obiettivo vorrebbe essere quello di impedire ftti come gli stupri di Miramare del 26 agosto del 2017. Sempre sullo stesso profilo, infatti, si fa riferimento all’ “l'orrore interminabile vissuto da una 27enne polacca e da un suo coetaneo lo scorso agosto quando un branco di bestie africane li aggredì per poi stuprare brutalmente la ragazza sulla spiaggia di Miramare. Così come noi non abbiamo dimenticato che il capo branco congolese Guerlin Butungu era un richiedente asilo ospite a spese della collettività presso un centro di accoglienza del pesarese mentre gli altri tre componenti del gruppo rappresentavano la cosiddetta seconda generazione in quanto nati e cresciuti in Italia. Un fatto grave che deve continuare a far riflettere l'intera comunità poiché ricollegabile sia al discorso accoglienza sia a quello dello Ius soli e dell'integrazione impossibile”. Ospiti dela presentazione del progetto saranno il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore e l'esponente dell’Onr (Obóz Narodowo Radykalny, più o meno campo radicale nazionale) Damian Kita.
Il Coordinamento antifascista della provincia di Rimini prende le distanze dall’iniziariva, che condanna associandosi a “quanti in queste ore stanno dimostrando la propria indignazione e rifiuto nei confronti della presenza che è stata annunciata a Rimini, e precisamente all'hotel Touring di Miramare, di una delegazione polacca di nazisti. Giudichiamo una minaccia nei confronti dell'intera comunità il programma di iniziative di vigilanza sul territorio che Forza Nuova ha annunciato strumentalizzando la violenza e lo stupro avvenuti l'estate scorsa nella nostra città ai danni di due cittadini polacchi da parte di nordafricani. Ovviamente condanniamo gli atti di violenza da chiunque perpetrati ma non si può permettere che vengano usati per generare odio ed altra violenza e contro questa eventualità chiediamo l'intervento immediato delle Autorità. Ancora una volta i metodi dei fascisti sono ricalcati su quelli altrettanto conosciuti (ahinoi) dei mafiosi. Ecco cosa fanno: si pongono in maniera antagonista nei confronti dello Stato fino a sostituirsi ad esso facendo leva sulle paure e sulle difficoltà dei cittadini e sbandierando ipocritamente e strumentalmente il loro essere dalla parte dei più deboli. Dicono di essere disponibili ad ascoltare e a soddisfare le esigenze e i bisogni dei cittadini e cercano su questo di costruire il consenso sociale e politico del popolo. Ma non sono dalla parte dei più deboli come non lo sono i mafiosi, criminali che con la violenza velata di paternalismo hanno prosciugato e continuano a prosciugare tutte le risorse del nostro Paese. Non è un caso se in questo periodo di difficoltà economiche ed occupazionali i fascisti tentano di riprendersi uno spazio politico. Non abbiamo bisogno di squadristi per difendere la nostra libertà, ma vogliamo difendere la nostra libertà dagli squadristi”.