“Ieri sera abbiamo assistito all'ennesimo colpo di mano del partito delle tasse che continua a mettere le mani in tasca ai pensionati e ai lavoratori”.
Comincia così un duro comunicato di Mario Erbetta, consigliere di Rinascita Civica, diffuso direttamente dal consiglio comunale dove ieri sera, dopo l’approvazione dell’aumento dell’addizionale Irpef, è continuata la maratona sulle delibere tributarie e sulla variazione di bilancio.
La prima delibera all’ordine del giorno riguardava la Tari, la tassa sui rifiuti. Con un emendamento presentato da Patto Civico, dal 2020 saranno annullate tutte le esenzioni Tari totali stabilite per i tre scaglioni di reddito Isee che erano stati concordati con i sindacati.
Fino allo scorso anno per le esenzioni il Comune stanziava 135.000 euro ma 517 famiglie non hanno potuto beneficiare delle stesse. I sindacati chiedevano centomila euro in più per coprire tutti i bisogni.
“Al contrario – osserva Erbetta - Il Comune quest'anno nella variazione di bilancio mette solo 50 mila euro, e già non sarebbero già di per sè sufficienti, ma con l’emendamento proposto da Patto Civico, in considerazione del fatto che i soldi non sono sufficienti, viene proposto proposto di eliminare l’esenzione totale. Quindi dal 2020 non ci saranno più esenzioni totali per pensionati ultrasessantacinquenni fino a 13.000 euro Isee, famiglie fino a 9.000 di Isee, e famiglie con Isee fino a 25.000 euro per famiglie che hanno perso il lavoro e sono in disoccupazione, ma sono possibili solo agevolazioni parziali.
Tali scaglioni erano stati concertati con i sindacati nell'anno passato, ma questi di recente hanno fatto lesa maestà sull'addizionale irpef e vanno quindi puniti e pertanto con questo emendamento si vuole dare un monito.
In pratica ai pensionati va fatta pagare qualcosa, per cui agli stessi pensionati che fino a 15 mila euro erano stati esonerati dall'addizionale irpef ora dovranno pagare la Tari (anche a quelli che hanno un Isee di 13.000 euro non pagavano fino a ieri), stessa cosa per le famiglie con Isee 9.000.
Insomma il partito delle tasse ha colpito ancora e questa volta con la firma di Patto Civico, chi ci rimetterà saranno sempre i pensionati e i lavoratori più disagiati”.
Erbetta infine punta il dito sul fatto che sono concesse esenzioni fino al 45 per cento a Fiera, Ikea, Coop, Conad, Centro Agro Alimentare, il Gross e tutti i grossi centri commerciali.
“Bastava modificare tale percentuale anche in modo minimo e si sarebbero trovati i 50.000 euro in più richiesti dai sindacati, ma è più facile colpire i deboli pensionati che i poteri forti”.