Di certo c’è solo che i mezzi elettrici Exquicity 18T (i bus del Metromare) che dovevano essere consegnati entro la prima settimana di febbraio resteranno in Belgio ancora un po’ di mesi. Per il resto c’è abbastanza confusione, anche grazie ad una comunicazione non proprio trasparente e lineare.
A dar fuoco alle polveri è stato il presidente della Provincia Riziero Santi, il principale fautore dell’attuale sperimentazione del Metromare, che ha rilasciato dichiarazioni al Carlino in cui sostanzialmente ha detto due cose. La prima è che i mezzi elettrici in costruzione in Belgio dalla ditta Van Hool “sono completati, ma servirà del tempo prima che possano arrivare e l’emergenza generata dal coronavirus non aiuta di certo in questi frangenti”. Seconda cosa: poiché si è visto che Metromare e linea 11 hanno un’utenza non completamente sovrapponibile, resterà in funzione anche il filobus fra Rimini e Riccione.
Il film che era stato annunciato nella commissione comunale del 21 ottobre scorso aveva tutt’altra sceneggiatura: il primo mezzo in arrivo a fine novembre, gli altri otto a inizio febbraio; intanto sarebbe partito il servizio sperimentale con bus non elettrici; a fine febbraio la sospensione della sperimentazione per consentire i necessari collaudi su pista; a maggio partenza della linea del suo assetto definitivo.
Santi, invece, ha annunciato un altro rinvio che è difficile credere sia dovuto all’emergenza Coronavirus. Gli autobus, secondo il cronoprogramma, dovevano essere a Rimini già da un mese e a quel tempo il Covid-19 era un problema solo dei cinesi.
Non resta che interpellare l’amministratore di PMR Massimo Paganelli, il quale però non vuole rilasciare dichiarazioni e rimanda ad un imminente comunicato dell’assessore Roberta Frisoni. Un atteggiamento che rivela l’esistenza di una patata bollente.
In attesa del comunicato dell’assessore, proviamo a sentire Santi, che ribadisce i concetti già espressi. Rimane sul vago quando gli si chiede perché, visto che sono pronti, i mezzi non siano arrivati a Rimini (“Non è importante che siano già qui”) e per quale motivo quattro mesi fa era necessaria una interruzione per fare i collaudi e adesso invece non è più necessaria. Come è possibile usare il tracciato per le prove se circolano i bus di linea? “E’ un problema che risolveranno i tecnici”.
Arriva il comunicato dell’assessore Frisoni e si apprende che “Il Comune di Rimini ha ricevuto oggi comunicazione formale da parte di PMR circa lo stato della fornitura dei nuovi mezzi Exquicity 18T relativi al servizio Metromare”. (E allora Santi, che già ieri sapeva, da chi era stato informato?).
“La notizia positiva – prosegue la nota - è che i mezzi hanno ottenuto nelle scorse settimane l'attesa omologazione internazionale e ora si può ufficialmente procedere con le fasi successive, a partire dai collaudi. La produzione della flotta dei mezzi è ormai conclusa (cosa significa “ormai”? Quindi qualcosa ancora manca? ndr), come mostrano le immagini che sono state fornite a corredo della comunicazione ricevuta da PMR (nella nota inviata alla stampa le immagini non ci sono, ndr)”.
L’assessore informa che “l'iter autorizzativo per la messa in esercizio di questi nuovi mezzi prevede ora una serie di prove e collaudi da effettuarsi sia nella sede produttiva in Belgio, prima, sia in loco sull'infrastruttura a Rimini, alla presenza di tecnici italiani e stranieri. La tempistica di effettuazione di queste prove è ovviamente subordinata all'andamento dell'emergenza internazionale dovuta al coronavirus”. In effetti adesso l’epidemia può ritardare i collaudi, non la consegna dei mezzi che doveva avvenire un mese fa.
“In questo contesto, ci si sta attrezzando per pianificare comunque per i prossimi mesi una prosecuzione del servizio Metromare con la flotta di mezzi ibridi e a metano usati nella fase sperimentale, eventualmente potenziati con alcuni mezzi aggiuntivi con le medesime caratteristiche, al fine di continuare ad offrire anche per l'estate il servizio, integrato con il resto della rete di trasporto pubblico locale. Nel frattempo, sul fronte collaudi, a quanto riferitoci da PMR, AMR e dal gestore del servizio, si stanno valutando le modalità con cui effettuarli sull'infrastruttura man mano che arriveranno fisicamente i nuovi mezzi, in modo che non interferiscano negli orari in cui il Metromare è aperto al pubblico per il suo servizio sperimentale”. Questo lo aveva già anticipato Santi, ma anche Frisoni non spiega perché ciò che era necessario mesi fa, l’interruzione del servizio, ora non lo sia più.
Riguardo alla permanenza della linea 11, la Frisoni’s Version è un po’ diversa da quella di Santi. “Il Comune di Rimini – scrive - ha inoltrato all'agenzia mobilità romagnola una proposta di riorganizzazione delle linee che prevede, per il territorio comunale di competenza, l'istituzione di una nuova linea per Marina Centro e di alcune circolari di interscambio con il Metromare. Si sono svolti incontri tecnici di approfondimento e sono al vaglio dell'Agenzia lo studio di nuove linee a servizio dei viali delle Regine, le cui caratteristiche saranno in ogni caso differenti rispetto alle attuali linee”. Quindi: nuove linee a Marina Centro, nuovi servizi sui viali delle Regine. Magari è solo un modo più elaborato per dire che restano in attività i gloriosi filobus della linea 11.
Comunque anche l’assessore Frisoni annuncia che per questa estate la linea 11 resterà funzionante, ma con “frequenze ridotte, intorno ai 20-30 minuti al posto dei 10 minuti cui solitamente si è attestato il servizio estivo”.
Conclusione che lascia capire come ci siano ancora molti tasselli da sistemare: “Il Comune di Rimini è in attesa di ricevere una proposta di riorganizzazione in tal senso, corredata anche di quei meccanismi di flessibilità sopra richiamati, elementi fondamentali per accompagnare la situazione in essere”.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere di Rinascita Civica, Mario Erbetta: “La telenovela del Metromare continua. Ora veniamo a sapere dal nostro Presidente della Provincia che non solo non è arrivato nessun mezzo (13 milioni di euro per 9 autobus), ma che non si sa quando arriveranno e che comunque la linea 11 in ogni caso rimarrà in essere anche a pieno regime del Metromare perché ci si è resi conto che la sostituzione della stessa risulta impensabile vista la distanza del Metromare dalla costa. Quindi, si sono spesi circa 100 milioni di euro per un'opera che doveva sostituire la linea 11 ma che invece alla prova dei fatti sarà un doppione con aggravio dei costi a km che Start chiederà al Comune di Rimini, con il rischio che per fare quadrare i conti si riducano le corse verso le periferie della città”.