(Rimini) “Purtroppo le poche mascherine disponibili vengono cedute alle Farmacie a prezzi enormemente più alti di quanto avvenisse in passato e, anche vendendole a prezzo di costo, il Consumatore finale non potrebbe comunque acquistarle ai prezzi in uso prima dell’emergenza”. Lo precisa il presidente dell’ordne dei farmacisti della provincia di Rimini, Giulio Mignani, “a seguito dei numerosi post sui social di protesta relativi al costo in farmacia delle mascherine è opportuno fornire alcune precisazioni”.
Mignani fa notare “come sui social network si sia scatenata una campagna di insulti rivolti ai farmacisti, colpevoli di aver venduto mascherine con ricarico praticamente nullo e non possiamo accettare, dopo settimane passate a garantire un servizio pubblico senza il minimo ausilio da parte dell’ente pubblico, di essere additati come speculatori. Per farvi qualche esempio, prendendo i prezzi praticati dalla maggiore cooperativa della zona: le mascherine chirurgiche che prima si vendevano a 30-40 centesimi, vengono cedute a noi a 1,16 euro che aggiunti dell’iva diventano 1,42 euro. Non si può stupirsi di un prezzo al pubblico 1,50 euro, nonostante questo sia triplo rispetto a quello di mercato. Le ffp2 sono in commercio in quantità minime e non ci è possibile acquistarle a meno di 5 euro l’una. Anzi l’ultima fornitura consegnata in provincia aveva un costo di 5,78 euro al pezzo. Le mascherine ffp3, sono praticamente introvabili, dal momento che sono destinate al personale sanitario e vengono confiscate in dogana e dirottate alla Protezione Civile e ad altri enti”.