"Stiamo lavorando - Ha detto il ministro del turismo Dario Franceschini, intervenendo ieri in commissione al Senato - perché le vacanze in Italia si possano fare, ma saranno comunque vacanze diverse. Ho chiesto al Comitato tecnico scientifico, che sta lavorando in queste ore, prescrizioni di sicurezza per tutti i settori che riguardano il mio ministero, da teatri, cinema, musei ed eventi, per consentire la loro riapertura in sicurezza e li ho chiesti anche per il turismo, quindi alberghi, stabilimenti balneari e spiagge in generale (abbiamo migliaia di chilometri di spiagge libere) termali eccetera. Credo che la risposta arriverà in tempo molto molto breve e servirà anche per chi non aprirà domani, ma ha bisogno di sapere per tempo le misure da adottare".
Franceschini ha spiegato anche come sarà il cosiddetto "bonus vacanze". Sarà in realtà un credito di imposta rivolto a tutte le famiglie sotto una soglia di reddito medio basso, in base all'Isee, che varierà in base alla composizione del nucleo familiare. La somma andrà spesa entro il 2020 in tutte le strutture ricettive. Una parte del credito di imposta sarà girata all'albergatore che la potrà scaricare negli adempimenti fiscali del mese successivo. Un modo per garantire immediata liquidità alle imprese. "Abbiamo scelto le strutture ricettive perché devono comunicare entro 24 ore i dati anagrafici dell'ospitato alla questura e pagano la tassa di soggiorno. Questo assicura l'assoluta trasparenza", ha spiegato il ministro.
Franceschini sottolinea poi che il governo è al lavoro per tutelare gli stagionali, estendere il "credito d'imposta o un ristoro per i canoni di locazione di tutte le aziende del settore turistico, non solo quelle strutture ricettive" in proporzione all'affitto pagato e per riconoscere a "tutte le aziende del turismo una misura di ristoro a fronte del calo di fatturato oltre una certa soglia", ma che "coprirà tutte le aziende, anche le più piccole".
Il ministro ha inoltre confermato che nel prossimo decreto ci sarà la conferma della proroga al 2033 delle concessioni balneari. In particolare la norma consentirà ai Comuni di non retrocedere dalla decisione di prorogare le concessioni. Se poi arriverà una procedura di ingfrazione, la affronteremo, ha concuso il ministro.