(Rimini) Gestivano un giro di spaccio di marijuana che coinvolgeva anche giovanissimi i due ragazzi, di 20 e 19 anni, per i quali questa mattina è scattata l’ordinanza di custodia cautelare. L’attività è venuta alla luce al termine di un’attività di indagine coordinata dal sostituto procuratore Paola Bonetti e condotta dalla squadra di Polizia Giudiziaria e del reparto mobile della Polizia Locale di Rimini, con l'ausilio dell'unità cinofila. Tutto comincia il 16 dicembre scorso quando il personale della Polizia Locale ferma i due giovani, un 19enne cittadino ucraino e un 20enne italiano, con l’accusa di spaccio. Durante la perquisizione a casa, gli agenti rinvengono 20 grammi di sostanze stupefacenti (marijuana), un bilancino, il materiali per il confezionamento delle dosi e 520 euro, riconducibili a proventi dell’attività di spaccio.
La Polizia Locale ha quindi proseguito nelle indagini, acquisendo i telefoni utilizzati dai due giovani. Analizzando i tabulati e gli scambi di messaggi su whatsapp sono emersi contatti frequenti, più volte al giorno, con una ventina di ragazzi e ragazze, anche minorenni, che una volta ascoltati dagli agenti hanno rivelato di aver acquistato dosi di marijuana dai due giovani, che spesso consegnavano le dosi direttamente a casa degli acquirenti o vicino scuola. Si è stimata un'attività di spaccio attorno ai 200 grammi a settimana.
Le chat di whatsapp sono state acquisite dalla Polizia di giudiziaria e questa mattina dopo la nuova perquisione (che ha portato al sequestro di alcuni grammi di marijuana in possesso a uno dei due giovani) il Gip Benedetta Vitolo ha firmato l’ordinanza con la quale si dispone la custodia cautelare a domicilio, con obbligo di firma in caserma.