(Rimini) “Evocato da sempre come industria strategica, sostanzialmente trascurato da tutti i Governi della Prima, Seconda e Terza repubblica, eccetto per le azioni e le proposte recenti del Ministro Franceschini, colpito a morte dal Coronavirus, adesso il turismo balneare italiano corre il rischio di trovarsi davanti al suo colpo di grazia”. Così il sidnaco di Rimini Andrea Gnassi in merito alle procedure contenute nel documento tecnico elaborato da Inail per la fase due del settore balneare.
“Se la risposta alle proposte serie, puntuali e rigorose fatte dalle categorie economiche e dagli operatori nella stagione più difficile dal dopoguerra, anche sui protocolli, poste a tavoli regionali e nazionali, è il documento Inail - Istituto superiore della sanità che in questo momento sta circolando su tutti i siti d’informazione nazionali, allora si abbia il coraggio di dire che i protocolli allo studio a Roma altro non sono che protocolli per fare tenere chiuse le spiagge italiane nel 2020”.
Si domanda Gnassi, “quanto sono cogenti queste indiscrezioni, queste indicazioni, nelle decisioni del Governo? Quale è la gerarchia decisionale? Ero rimasto a quanto ci ha comunicato ieri la Regione Emilia Romagna e cioè che entro venerdì sarebbero usciti i protocolli sull’utilizzo delle spiagge, condivisi tra ministeri, enti, operatori e categorie economiche. E adesso arriva, ancora come anticipazione, un materiale che è difficile anche commentare. Io più di chiedere chiarezza al Governo e chiedere alla regione Emilia Romagna chiarezza e anche forza per farsi sentire in tal senso, oggi non so cosa dire di più. Attendiamo risposte rapide, imprese e centinaia di migliaia di lavoratori. Un’industria che rappresenta il 15 per cento del PIL nazionale che non può essere trattata senza alcuna dignità”.