MALTEMPO, CONTINUA LA CONTA DEI DANNI. CONFINDUSTRIA:"LA STIMA E' DI 30 MILIONI. NECESSARI PROVVEDIMENTI PER AIUTI ADEGUATI”
Dalle agevolazioni fiscali e burocratiche fino alla destinazione di plafond specifici nelle banche: l'associazione degli industriali chiede che "chi ha subito dei danni possa ricevere gli aiuti adeguati" anche perché la situazione è ancora "critica per le aziende colpite"
“Dai dati raccolti con gli ultimi aggiornamenti fra gli associati di Confindustria Rimini, si stimano danni per circa 30 milioni di euro”. Continua la conta dei danni causati dalle nevicate di fine gennaio. Dopo le associazioni di categoria del comparto agro-zootecnico (20 milioni) e il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, che qualche giorno fa aveva parlato di 60 milioni (di cui 40 ai danni strutturali e, comunque, riservandosi di verificare nuovamente la cifra a nevi completamente sciolte) arriva oggi il bilancio di Confindustria, a completare la collezione dei 'bollettini di guerra'.
L'associazione degli industriali chiede provvedimenti “affinché chi ha subito dei danni possa ricevere gli aiuti adeguati” di fronte all'evento “imprevedibile, mai accaduto prima”. Nonostante la congiuntura economica sfavorevole, Confindustria si appella al governo affinché possano essere rinviati “gli adempimenti fiscali delle aziende che hanno subito danni, ad esempio con una dilazione dei pagamenti Inps, Inail, Irpef dei dipendenti”. Tra i provvedimenti necessari anche “una corsia preferenziale per chi deve avviare pratiche di ricostruzione con uno snellimento dell’iter burocratico” presso le amministrazioni locali.
Confindustria invoca anche l'intervento delle banche. “Agli istituti di credito, chiediamo un’attenzione particolare per realizzare dei plafond specifici per finanziare le imprese che devono ripristinare il normale svolgimento dell’attività produttiva. Sappiamo che alcune banche si sono già mosse in questa direzione, ringraziandole, auspichiamo che altri istituti di credito seguano questo esempio”.
Cumuli di neve fino a tre metri in Alta Valmarecchia, aziende chiuse, strutture che hanno ceduto, la crisi deve ancora rientrare del tutto. “Riteniamo opportuno sottolineare come la situazione rimanga ancora critica per le aziende colpite”.
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