Altre 72 ore per cercare una soluzione che eviti le primarie che, allo stato attuale, sarebbero solo un bagno di sangue dalle conseguenze dannose. È quanto ha chiesto il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, alla direzione comunale del partito, riunita venerdì sera per decidere sulle primarie fra Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad. In queste 72 ore i due candidati e i loro fan cerchino di non provocare danni irreparabili.
Calvano non ha spiegato quali altre carte abbia da giocare per dirimere la questione. Da quanto è scoppiato il contrasto all’interno del partito di ore ne ha avute ben più di 72, e ogni tentativo è stato un fallimento. Compreso l’ultimo dei giorni scorsi a cui è intervenuto pure il presidente regionale Stefano Bonaccini.
Comunque Calvano lavorerà fino a lunedì sera nella “mission impossibile” e nei rimi giorni della settimana sarà riconvocata la direzione per prendere atto dei risultati.
Nel corso del suo intervento, Calvao ha preso anche una posizione netta sulla richiesta di alcuni consiglieri comunali pro-Petitti (bloccare di fatto l’attività amministrativa, sottoporre ai candidati alle primarie, con diritto di veto, ogni nuova iniziativa) che ha fatto sbottare il sindaco Andrea Gnassi (“Farò il sindaco fino all’ultimo giorno”). “Non esiste – ha detto Calvano - che il Pd scarichi sull’attività amministrativa le proprie tensioni interne”.