Ma chi comanda fra i 5 Stelle a Rimini? Chi detta la linea e assume le decisioni? Non appena si prenderanno le decisioni sulle elezioni amministrative i ottobre lo sapremo. Nel frattempo si deve registrare una disparità di vedute fra gli attivisti locali, che viaggiano verso l’ex vice sindaco Gloria Lisi, e la consigliera regionale Silvia Piccinini. Che peraltro non è la prima volta che assume posizioni in contrasto con i riminesi.
"La scelta di una alleanza con la lista di Gloria Lisi a Rimini per una forza come il Movimento 5 Stelle che, come ha più volte ribadito anche Giuseppe Conte, ha una visione che vuole essere fermamente ancorata nel campo progressista, è incomprensibile". È quanto Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha dichiarato riguardo all'annuncio da parte del M5S di Rimini di appoggiare la lista che fa capo all'ex vicesindaco.
"E' noto a tutti, infatti, che l'area che questa lista civica intende coprire è quella dei moderati e liberali – aggiunge Silvia Piccinini - Non si esclude nemmeno che possa essere addirittura appoggiata da Forza Italia e da quel centrodestra che in Regione non riconosce le battaglie ambientaliste legate alla transizione ecologica e all'innovazione portate avanti dal MoVimento 5 Stelle, o ancora, quelle per una sanità che sia pubblica e di qualità. Una destra che crede in un modello di sviluppo che aumenta la disparità e le disuguaglianze economiche e sociali. Per questo credo che arrivare ad appoggiare la civica di Gloria Lisi sia sia una scelta miope, purtroppo - e lo dico con dispiacere - figlia di logiche estranee all'interesse della città, e che si pone in netta contraddizione con il nuovo Statuto appena approvato dall'Assemblea degli iscritti, che mette meritoriamente al centro dell'azione del Movimento 5 stelle l'etica pubblica, il rispetto della legalità, la tutela dei beni pubblici e la lotta agli stravolgimenti climatici, il diritto di fare impresa ma in modo responsabile e sostenibile. Tutte priorità programmatiche che possono trovare realizzazione all'interno di una coalizione larga e progressista. Per questo sarebbe utile invece fare asse comune con tutte quelle forze politiche che stanno ufficializzando anche in queste ore l'appoggio a Jamil Sadegholvaad in virtù di proposte programmatiche comuni, invece di compiere scelte sulla base ripicche, che sono frutto di tatticismi ormai falliti su altri territori. Guardiamo al bene dei cittadini e al futuro delle prossime generazioni, che è l'unica cosa che conta davvero." conclude Silvia Piccinini.