Alessando Ravaglioli, iscritto alla Lega dopo un passato in Forza Italia e Pdl, ha davvero intenzione di candidarsi a sindaco di Rimini in alternativa al bellariese Enzo Ceccarelli, candidato ufficiale del centrodestra? Sono giorni che l'ipotesi circola, ma il diretto interessato non parla, non conferma e non smentisce rimanda a forse mercoledì qualsiasi dichiarazione.
Parlano invece Elena Raffaelli, responsabile provinciale della Lega a Rimini, e Oscar Fabbri, responsabile comunale del Carroccio, con una dichiarazione molto dura. Ecco la loro nota:
“Apprendiamo dalla stampa questa ipotesi che aspetta ancora l’ufficializzazione del diretto interessato. Lo invitiamo a riflettere sul significato di questa sua decisione, che, se si concretizzasse, andrebbe a legittimare le pesanti perplessità rappresentate per settimane all’interno dell’area del centrodestra riminese su una sua eventuale candidatura. Perplessità basate sul modello della cosiddetta ‘opposizione compiacente’ che forse ha potuto funzionare in passato ma oggi no. I tempi, infatti, sono cambiati. A Rimini il centrodestra può vincere. Non è certo più il momento di fare ‘melina’, traendo soddisfazione dalla primazia nei banchi dell’opposizione, senza assumersi vere responsabilità per la città e guardandosi bene dal creare grossi problemi alla maggioranza di sinistra. Oggi al centrodestra e certamente alla Lega il piccolo cabotaggio sta stretto: abbiamo un progetto complessivo e vincente per Rimini e vogliamo poterlo mettere in pratica. Di qui la valutazione che fosse preferibile puntare su un candidato di grande esperienza fuori dai giochi cittadini, piuttosto che su un ‘usato’ ormai scaduto dal punto di vista amministrativo. Il Ravaglioli pensiero, che leggiamo sulla stampa, ci sta dando pienamente ragione. Sbertucciare le scelte dell’area di centrodestra, entrando in competizione esplicitamente contro il candidato dell’area in cui Ravaglioli afferma di riconoscersi, è una provocazione scomposta e poco meditata. Crediamo, infine, che per Ravaglioli sia chiuso anche il ‘capitolo Lega’, dopo la transumanza da FI e dal PDL. Siamo infatti propensi, spalleggiati da soci e militanti, a chiedere la sua espulsione dal Movimento non appena scatterà la decisione a candidarsi”.