Se la dichiarazione dell’on. Elena Raffaelli (Lega) era stata molto dura nei toni e nei giudizi, la replica, a 24 ore di distanza, di Alessandro Ravaglioli lo è ancora di più. Stiamo parlando della accesa polemica scoppiata dopo che indiscrezione giornalistiche hanno parlato di una eventuale candidatura a sindaco di Ravaglioli, in alternativa a quella ufficiale di Enzo Ceccarelli, sostenuto da tutto il centrodestra dopo un lungo braccio di ferro con lo stesso Ravaglioli.
“Oggi, da militante Lega Rimini, - scrive Ravaglioli - sono indignato ancor prima come persona del linciaggio ricevuto da un Onorevole della Repubblica, con l’avvallo del segretario regionale, che non dovrebbe neppure pensare di utilizzare tali volgari aggettivazioni ricoprendo di insulti un semplice cittadino e che nulla hanno a che vedere con ragionamenti di ordine politico. Ritengo che minacciare la mia espulsione addirittura sulla base di ipotesi giornalistiche sia di una gravità inaudita e che ciò denoti irresponsabilità politica. L’On Raffaelli ha il mio numero di telefono. Avrebbe potuto semplicemente avere la decenza di chiamarmi, ma coscientemente ha deciso di non farlo pur di sferrare un attacco strumentale nei miei confronti, anche a costo di danneggiare la Lega e l’intero centrodestra”.
Secondo Ravaglioli, l’on. Raffaelli sta cercando anzitempo con “deliberata premeditazione un capro espiatorio in caso di sconfitta elettorale, cercando di prepararsi un vero e proprio alibi personale”.
Molto bruciante è stata l’accusa di Raffaelli a Ravaglioli qualificato come esponente, ai tempi in cui era capogruppo di Forza Italia e del Pdl, di “un’opposizione compiacente”.
“Vorrei ricordarle - replica Ravaglioli - che il sottoscritto quando era capogruppo in consiglio comunale ha condotto la più grande battaglia della storia del centrodestra sul Rue con 1300 emendamenti (altro che i sedicenti civici imbarcati recentemente che hanno votato a favore dell’approvazione del RUE avvenuta nel mese di Marzo)”.
“Vorrei anche ricordare che il sottoscritto, come capogruppo della minoranza, ha concordato ogni sua scelta con quelli che oggi sono i due principali esponenti del centrodestra riminese, tra cui Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) e il Sen. Antonio Barboni (Forza Italia). A proposito di “opposizione compiacente”, proprio la Raffaelli in testa, fino a pochi giorni fa, chiedeva all’ex collega e amico Sen. Barboni di candidarsi come sindaco. Due pesi e due misure? “.
Che succede ora? Ravaglioli scrive che ha informato il leader Matteo Salvini “di questa situazione grottesca che sta depauperando su questo territorio lo splendido lavoro che fino ad oggi è stato portato avanti a livello nazionale”.
Nessuno accenno nel comunicato alla possibilità di candidatura: è già tramontata o, come sostengono alcune indiscrezioni, è ancora in piedi? Vedremo.