Con l’intervento magistrale di Javier Prades, teologo e rettore della Università San Damaso di Madrid, il Meeting è pienamente entrato nella trattazione del suo tema “Il coraggio di dire io”, un’espressione che si ritrova negli scritti del filosofo danese Soren Kierkegaard.
Prades ha voluto documentare la pertinenza della frase per comprendere la nostra contemporaneità post moderna, avvalendosi anche dei giudizi di don Luigi Giussani e don Jullian Carron su ciò che fa nascere un io consapevole, responsabile e maturo.
Con tre quadri ed un epilogo ha condotto gli ascoltatori lungo un percorso arduo ma interessante. Nel primo quadro, avvalendosi di citazioni da Pirandello (Uno, nessuno, centomila), dai testi delle canzoni dei Queem, dalla serie Tv Euforia, dal pluripremiato film Nomadland, ha documentato la condizione dell’io contemporaneo, che oscilla fra pretese assolutiste e drammatiche solitudini esistenziali.
Il secondo quadro è stato dedicato alla nascita dell’io con Abrano. Ed al centro del terzo quadro c’è stato una farse del sociologo tedesco Ulrich BecK che Prades ha letto come l’esigenza che ci siano luoghi umani perché l’io possa rinascere e svilupparsi.nsomma, ci vuole un popolo, quello che nasce dal sì di Pietro a Cristo. L'epilogo è stato invece dedicato alal responsabilità personale, alla libertà che può sbagliare ma può essere abbracciata dalla misericordia.
Ma ecco il filmato completo: