A Rimini Pd malato grave, Galli: A congresso prima del nazionale
“Sono molto contento per Emma, ma ho una forte preoccupazione”. Lo ha detto ieri in direzione provinciale Pd Fabio Galli. “Il fatto che andrà a ricoprire il ruolo di deputato a Roma significa che lascerà qui a Rimini un vuoto, se noi ci mettiamo ad aspettare i congressi prima a livello nazionale e poi regionale. Ci vorrà settembre. Una grande perdita di tempo che noi non possiamo permetterci vista l’imminenza della amministrative e delle provinciali”, ha spiegato.
Il prossimo anno ci sono da rinnovare 21 amministrazioni comunali e la Provincia, se ci sarà. Ma già a maggio, tra appena due mesi, c’è il Comune di Gemmano. “E’ per questo che ieri sera ho chiesto alla direzione di valutare la possibilità per Rimini di procedere da sola, senza aspettare oltre, con il congresso per il rinnovo della segreteria provinciale e mettersi subito dopo a lavoro per arrivare pronti alle amministrative”. L'assessore provinciale al turismo non è in cerca di nomine gravose (per non dire rognose). “Non sono interessato alla segreteria”, conferma anche Galli, dopo averlo postato su Facebook. “Voglio finire al meglio il mio mandato da assessore, manca ancora un anno, che mi è stato affidato dal presidente Vitali. Certo non mi tiro indietro dall’essere a disposizione e dare una mano a chi andrà a ricoprire quel ruolo in un momento così delicato e difficile”.
Non è stata felice l’analisi del voto che la segreteria provinciale ha dovuto affrontare ieri alla sala Marvelli. “Abbiamo preso atto del risultato negativo sul nostro territorio. Su 27 Comuni il Pd ha vinto solo in 12 e in 15 ha perso. In cinque, addirittura, non siamo secondo, ma terzo partito. Alle amministrative manca pochissimo per fare un lavoro di recupero. Certo, inciderà anche cosa accadrà a livello nazionale. Ma sul locale sono due i fronti da attaccare ora”, ha continuato Galli.
Primo. “Ci vogliono candidati con un giusto profilo, che rispondano alla domanda dell’elettorato di oggi. Il dato delle regionali in Lazio e Molise ci conferma che se abbiamo persone con questi profili vinciamo. Bisogna mettere in campo candidati autorevoli e riconosciuti, come, per esempio, Zingaretti lo è stato per il Lazio”.
Secondo. “Riorganizzare il partito a cominciare da quella che è sempre stata la nostra forza. Parlo del radicamento sul territorio. E’ del tutto inutile metterci a rincorrere Grillo sul web, perché su quello sono più. Noi dalla parte nostra abbiamo il fatto di essere sempre stati forti sul territorio”.