Rimini, alberghi e antincendio. Quattrocento domande in un mese
La fretta di essere in regola per la stagione, e dunque poter aprire in tempo, ha fatto sì che in un solo mese siano state oltre 400 le domande di adesione al piano straordinario di adeguamento antincendio presentate dagli albergatori del riminese al comando provinciale dei vigili del fuoco di via Varisco. Se, infatti al 21 marzo il numero di domande era pari a 298, ad oggi siamo a quota 738. “C’è stata una grande mobilitazione, c’era da aspettarselo in vista della stagione estiva”, è il commento dal comando. Che ha destinato tutte le forze possibili al vaglio delle domande affinché si possa concedere nel più breve tempo possibile l’autorizzazione necessaria agli alberghi per aprire. In pratica devono verificare che ogni domanda sia munita delle circa venti attestazioni di conformità che riguardano l’adeguamento di impianti e ambienti vari alla normativa. “Un semplice check list”.
Intanto negli alberghi, per lo meno qualche altro centinaio (quelli che mancano all’appello), e negli studi tecnici non è ancora tempo di deporre le armi. Nel tempo alcune indicazioni operative sono cambiate, per esempio, e questo significa che chi ha fatto i lavori o parte in passato adesso ha dovuto rimettere mani in pasta di fronte a porte tagliafuoco e impianti rivelazione incendi e allarme. Chi, inoltre, ha presentato la pratica fino a qualche mese fa non ha dovuto sostenere l'esame di idoneità tecnica presso i vigili del fuoco. Era sufficiente presentare la copia dell'attestato di partecipazione al corso. Chi lo fa da qualche settimana a questa parte invece deve dimostrare di aver sostenuto l’esame, e dal punto di vista pratico per molti significherà dover rifare il corso (300 euro a persona, per ogni albergo sono necessari due addetti) perché magari alcuni concetti non li ha più freschi come lo scorso anno, per esempio.