Bellaria, Santarcangelo e Riccione. I partiti alla prova del voto
Le prossime elezioni amministrative del 15 maggio, che coincidono con le europee, sono le prime nella nostra provincia dopo il terremoto delle politiche 2013 che hanno visto l’exploit nazionale (ed anche locale) del Movimento 5 Stelle. Si potrebbe affermare che la questione rilevante di questo voto amministrativo è se i seguaci di Grillo manterranno e/o accresceranno i consensi del 2013, così come sembrano indicare i sondaggi per le europee. Se così fosse ci sarebbero molte sorprese e cercheremo di dire quali.
Il voto non riguarda il comune capoluogo ma interessa centri importanti come Bellaria Igea Marina (l’unico comune sopra i 15 mila abitanti governato dal centrodestra), Riccione e Santarcangelo di Romagna, che proviene da un anno di commissariamento dopo lo sfaldamento della maggioranza che sosteneva il sindaco Mauro Morri. Gli occhi della politica saranno punttai su ciò che accadrà in questi tre Comuni perché da essi verranno le indicazioni utili per la battaglia che fra due anni si combatterà a Rimini.
Bellaria Igea Marina. Il sindaco uscente Enzo Ceccarelli si propone per il secondo mandato dopo aver raggiunto nel 2009 l’obiettivo di mandare per la prima volta la sinistra all’opposizione. Intanto è riuscito a ripetere il miracolo di avere a sostegno tutte le formazioni politiche che si rifanno all’area di centrodestra, da Forza Italia a Fratelli d’Italia, passando per l’Ncd. Con questo schieramento di forze nel 2009 Ceccarelli era stato eletto al primo turno con il 59,9 per cento dei consensi. Se si guarda al voto politico del 2013, le liste che in qualche modo si richiamavano all’area politica che sostiene Ceccarelli superavano il 40 per cento (con il Pdl al 29,8) . Seguivano i grillini al 28 per cento (secondo partito della città) e il Pd al 23,86. Rispetto a questa geografia politica, si tratta di capire se Ceccarelli riescirà a recuperare a livello locali i voti che possono portarlo al 50,1 per cento ed essere eletto al primo turno. Gli avversari da battere sono il candidato del Pd Gabriele Morelli (una carriera da funzionario della Cna ed ex presidente di Tram e di Aeradria, un candidato più forte rispetto a Marcella Bondoni del 2009) e Danilo Lombardi, 36 anni, allestitore di fiere ed eventi, che corre sotto le insegne del Movimento 5 Stelle.
Riccione. Nella Perla Verde, un tempo regno incontrastato della sinistra, i cui candidati hanno sempre raccolto percentuali “bulgare”, le cose sono diventate complicate. Alle elezioni politiche del 2013 il Movimento 5 Stelle, seppure per una manciata di voti, è risultato il primo partito della città: il 30,75 per cento dei voti contro il 29,96 del Pd. Tutta la galassia del centrodestra era ferma al 24,86, con il Pdl al 21,18. I democratici, attraverso le primarie, hanno bocciato il sindaco uscente Massimo Pironi e, attraverso una battaglia che ha lasciato molti feriti sul campo, hanno scelto come candidato sindaco il giovane Fabio Ubaldi, già segretario comunale del partito. Il centrodestra si presenta diviso all’appuntamento. Da una parte c’è Renata Tosi, candidata da Forza Italia, che ha il sostegno anche dei centristi Udc e di Scelta civica; dall’altra c’è Franca Mulazzani (nome storico dei berlusconiani di Riccione) che corre sotto le insegne dell’Ndc di Alfano. Personalismi ormai troppo radicati hanno impedito di realizzare un’unica coalizione di centrodestra. La Tosi era stata candidata anche nel 2009 contro Pironi, fermandosi al 41 per cento dei voti. Sulla base del voto politico del 2013 appare improbabile che il candidato del Pd possa farcela al primo turno. Bisogna però sempre ricordare che a livello locale le questioni amministrative concrete, le clientele e le facce dei candidati possono sempre determinare scenari diversi. Se Ubaldi sarà costretto al ballottaggio, il suo avversario, vista la divisione nel centrodestra, dovrebbe essere Vincenzo Cicchetti, 58 anni, imprenditore informatico, candidato del Movimento 5 Stelle.
Santarcangelo di Romagna. Un test interessante è anche quello di Santarcangelo di Romagna, che giunge al voto dopo un anno di commissariamenti perché le divisioni all’interno della maggioranza hanno costretto alle dimissioni l’ex sindaco Mauro Morri. Candidato sindaco di una lista civica appoggiata anche dai partiti di centrodestra è proprio Luigi Berlati, il consigliere comunale del Pd che facendo mancare il proprio voto sul bilancio ha costretto Morri a lasciare. Il Pd ha scelto di puntare sul volto giovane di una donna, Alice Parma, 26 anni, laureanda in giurisprudenza e già segretario comunale del partito. In campo una giovane donna anche per il Movimento 5 Stelle, che candida Sara Andreazzoli, sposata, madre di due bambini. Alle elezioni politiche del 2013 l’area di centrosinistra aveva raggiunto il 39,60 per cento, quella di centrodestra il 20,07 per cento ed il Movimento 5 stelle il 27,33 per cento. Nel 2009 Mauro Morri era stato eletto al primo turno con il 57,23 per cento.