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Il Meeting riparte da Rimini

Domenica, 13 Luglio 2014

3bIl Meeting riparte da Rimini

 

 

Il Meeting è tornato a Rimini. Sì, d’accordo non se n’era mai andato. A tornare a Rimini è stata la presentazione ufficiale dell’evento che da una ventina d’anni, e forse più, si teneva a San Marino.

 

Un ritorno storico, dall’alto valore simbolico, che è stato ampiamente sottolineato dal presidente Emilia Guarnieri in apertura dell’incontro che si è svolto sabato pomeriggio nella Sala Arengo del Palacongressi. “Tornare a Rimini significa riaffermare una identità. Il Meeting è un evento che parla di noi riminesi, parla della nostra città. Continua ad esistere a Rimini grazie al contributo di tanti che lo sostengono”. Un ritorno che poi è stato marcato anche dal vice presidente di Rimini Fiera Maurizio Ermeti, dal presidente della Provincia Stefano Vitali, che insieme al vice sindaco Lisi e al vescovo monsignor Francesco Lambiasi hanno portato i saluti delle autorità.

 

Il Meeting 2014 si apre con un evento che parla riminese e che racconta ciò che c’è al fondo del cuore di ogni uomo. Nella lunga intervista concessa al direttore di Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro (che sarà ospite del Meeting) papa Francesco ha rivelato che La strada di Federico Fellini è stato il film della sua vita. La pluripremiata opera del grande regista riminese è uscita nel 1954 e quest’anno compie dunque sessant’anni. Un capolavoro che ha commosso e entusiasmato tante generazioni e che sarà riproposto con l’esecuzione della suite di Nino Rota da parte dell’orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, in collaborazione con Emilia Romagna Festiva. Mentre i 60 elementi dell’orchestra suoneranno i celebri motivi, sullo schermo rivivranno le immagini del film. Alla presentazione di sabato era presente la nipote del regista, Francesca Fabbri, che introdurrà anche la serata inaugurale del Meeting, svelando alcuni aneddoti legati allozio e alla pellicola. Ieri ha sottolineato cole il film sia perfettamente in sintonia con il tema del Meeting: la solitudine, il bisogno dell’altro e la certezza del valore infinito diogni persona.

 

I sette giorni del raduno riminese hanno un tema che riecheggia un motivo ricorrente del magistero di papa Francesco: Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo.

 

Come ormai da tradizione, la presentazione è stata anche un saggio di ciò che si potrà incontrare entrando dal 24 al 30 agosto nei padiglioni della Fiera. Due studenti egiziani e il professor Wael Farouq (ormai uno amico storico del Meeting, che ne ha promosso una versione egiziana al Cairo) hanno raccontato come è nata la mostra Egitto. Quando i valori prendono vita. Tutto è nato da una studentessa musulmana che a Rimini aveva ascoltato una conferenza di Farouq rimanendone fortemente impressionata. Tornata all’Università Cattolica di Milano, scopre che il professore insegna lì, lo contatta e, per farla breve, nasce il gruppo Swap(Share With All People), l’amicizia fra un gruppo di ragazzi cristiani e musulmani, che al Meeting presenta la mostra che getta uno sguardo nuovo sull’Egitto (nel senso di popolo egiziano) di oggi. Come ha sottolineato il professor Farouq: “ Lo spirito giusto è quello dell’incontro, del Meeting appunto. Altrimenti si rischia di costruire società parallele fra occidentali e immigrati”.

 

Il professor Andrea Simoncini, docente di diritto costituzionale a Firenze, ha esemplificato il percorso di una serie di incontri, quelli di cui lui sarà uno dei protagonisti al Meeting. È partito dal titolo (andare verso le periferie), che è l’invito di papa Francesco, con quel “aprite le finestre” che è stato il ripetuto invito di Benedetto XVI. Cosa li lega: il non aver paura della libertà. Ed è il recupero del significato della parola libertà che è il filo conduttore del dialogo con il professor Joseph Weiler, del confronto sulla secolarizzazione fra Brad Gregory, autore di una monumentale storia della Riforma e il sociologo Mauro Magatti, dl dibattito fra due giuristi (uno italiano, l’altro americano) sul destino del diritto nell’epoca della rivendicazione dei diritti.

 

E’ solo un assaggio. Il Meeting in questa edizione porta più che mai il mondo a Rimini, attraverso la presenza di persone impegnate in primo piano nelle periferie geografiche e in quelle esistenziali.

 


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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