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Elezioni regionali: Rimini elegge 3 consiglieri, 2 del Pd e 1 grillino

Giovedì, 20 Novembre 2014

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Elezioni regionali: Rimini elegge 3 consiglieri, 2 del Pd e 1 grillino

 

 

Domenica dunque si fa a votare per l’elezione del presidente della Regione Emilia Romagna e per la relativa Assemblea legislativa dopo una campagna elettorale in sordina che certamente non ha riscaldato l’interesse della popolazione. Le previsioni indicano che ci sarà un forte astensionismo. La scontata vittoria di Stefano Bonaccini, che guida la coalizione imperniata sul Pd, rischia di essere una vittoria dimezzata, legittimata cioè dal solo di una parte minoritaria dell’elettorato.

 

Le elezioni si svolgono sulla base di collegi provinciali, ci sono quindi nove collegi, molto diversi uno dagli altri. Si va dal collegio di Bologna con quasi un milione di elettori a quello di Rimini che ne conta 321 mila. Così se Bologna elegge nove consiglieri, a Rimini gli eletti saranno solo tre. Modena ne elegge 6 e Reggione Emilia 5.Un meccanismo che consegna la golden share dell’assemblea legislativa all’Emilia ed in particolare al partito maggioritario di quelle province, cioè il Pd.

 

Le ultime elezioni sono le europee del maggio scorso che nella nostra Provincia hanno dato i seguenti risultati: Pd 46, 29%, Movimento 5 Stelle 25,03; Forza Italia 13,71%, Lega Nord 3,55%: NCD-Udc 3,52; Fratelli d’Italia 2,99%; L’altra Europa con Tsipras 2,91%. Se queste tendenze dell’elettorato saranno confermate o anche modificate ma non in modo clamoroso, è facile prevedere quali saranno gli eletti di Rimini: due consiglieri del Pd e uno del Movimento 5 Stelle. Chi saranno lo decideranno gli elettori con il gioco delle preferenze. Poiché si volta fino alle 23 e lo scrutinio comincerà subito dopo la chiusura dei seggi, i risultati si sapranno nella notte.

Le liste in campo sono più o meno quelle delle europee, con la novità dei fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, i Liberi Cittadini,  l'estrema sinistra che è frazionata fra Sel e L'Altra Emilia Romagna, ed infine Emilia Romagna Civica. Per il resto si sono presentati Pd, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Fratelli d'Otalia, Lega Nord, Ncd

 

Il meccanismo della legge elettorale è complesso. Si eleggono 50 consiglieri: 40 con sistema proporzionale, 9 come premio di maggioranza più il presidente eletto. Ci soffermiano sulla quota proporzionale. Non è detto che facendo il riparto dei seggi fra le varie liste si arrivi subito al numero pieno di 40 seggi. I resti delle singole liste vengono recuperati in un collegio unico regionale. Il quoziente però è determinato dal numero dei votanti e quindi un resto di Bologna sarà sempre più alto di un resto di Rimini che, insieme a Piacenza, è la provincia con il minor numero di elettori. Quindi è assai improbabile che un candidato di Rimini di una qualsiasi lista minore possa essere recuperato nel collegio unico regionale. Gli eventuali consiglieri dei partiti piccoli (c’è una soglia di sbarramento del 3 per cento da superarre) saranno quasi certamente eletti a Bologna. Forza Italia a Rimini accredita qualche sua possibilità, ma si tratta di una eventualità molto remota.

 

Per le regionali non funziona il meccanismo in vigore per i sindaci, dove, se una lista minore ottiene il quoziente, risultato eletto il candidato sindaco. La legge regionale prevede che ad essere eletto sia solo il candidato presidente che arriva secondo.

 

I candidati presidente e i candidati di Rimini


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