Rimini, Pizzolante: sulla speculazione Gnassi fa la voce grossa a scoppio ritardato
"Quando a Rimini comandava il mattone la voce di Gnassi era flebile o inesistente, oggi che l'edilizia e' fallita, non si vende un'appartamento e nessuno investe più', fa la voce grossa e la vittima a scoppio ritardato...mi spiace, non riesco a commuovermi".
E' la conclusione di un intervento del deputato Ncd Sergio Pizzolante, pubblicato sulla sua pagina Facebook, e dedicato alla poleica in corso fra il sindaco Andrea Gnassi eil presidente di Unindustria Paolo Maggioli. "Sto dalla parte di Paolo Maggioli e di Coopsette, senza alcun dubbio", afferma Pizzolante.
"Dopo Buzzi, - osserva il parlamentare - anche in Emilia Romagna va di moda l'indignazione contro le coop e i costruttori , se non fosse una cosa molto seria ci sarebbe da morire dal ridere. Ero segretario del partito socialista nel 1992 e,praticamente, la crisi della maggioranza di Pentapartito e il ribaltone catto comunista furono decisi dai costruttori e dalle coop...il piatto forte era il Piano Regolatore, la giunta Moretti aveva numeri ballerini, gli imprenditori e le coop avevano in programma investimenti, affari vari( nessun giudizio morale, senza affari non si creano ricchezza e posti di lavoro). Il Piano Regolatore di De SIO fu bloccato, edilizia contrattata, con regole certe e alla luce del sole per tutti. Addirittura ci fu una mostra nella quale tutti gli operatori presentarono i propri progetti alla città.
Niente da fare, arrivo' il Piano Benevolo che restituì ogni potere discrezionale all'Amministrazione. Gli obbiettivi dichiarati erano: moralizzare il mattone, combattere la speculazione e calmierare i prezzi. Nell' arco di pochissimo tempo i prezzi esplosero, non solo per le dinamiche economiche, gli affari si moltiplicarono, i costruttori e le coop, che, mettiamola così, dissero la loro, sul cambio di Amministrazione, consolidarono le proprie posizioni di mercato. Buon per loro! Dov'era Gnassi? Faceva il consigliere regionale e poi il segretario del partitostato riminese".
Ed infine aggiunge: "Le posizioni dominanti e le speculazioni, si combattono quando sono tali, quando sono in vita e non quando sono moribonde o già' passate a miglior vita. Non c'è' più' un'impresa edile riminese di medie proporzioni e non vedo speculazioni in giro...vedo un calo impressionante di investimenti, imprese, posti di lavoro e tutto questo mentre si buttavano via soldi pubblici per Palazzi dei congressi, Aeroporto, TRC. Gnassi ha bloccato il RUE, con il quale una famiglia, in difficoltà', potrebbe riqualificare e sdoppiare il proprio appartamento nel centro storico, per non essere costretta a svenderlo e va in giro a raccontare le balle del Piano Strategico e del' Anello Verde. Ha bloccato gli interventi, decisivi per Rimini, per la riqualificazione del Lungomare per progetti fumosi, con interlocutori improbabili".
Sul tema interviene anche il capogruppo di Ncd-Fi in consiglio comunale, Gennaro Mauro: "Il sindaco parla di essere da solo contro i sostenitori della cementificazione del territorio. Come capogruppo dei NCD-FI voglio tranquillizzarlo, nel centrodestra nessuno è favorevole ad un'ulteriore colata di cemento, quindi si metta a lavoro nessuno lo ostacolerà. Siamo disponibili a dare il nostro contributo se ci verrà richiesto.
Mi sento di sottoscrive in pieno tutte le riflessioni espresse dal presidente di Confindustria Maggioli, a nome di tutti i costruttori riminesi, e sono convinto che tutti debbano fare la loro parte per far uscire anche la nostra comunità cittadina dalla crisi economica, a cominciare dal sindaco. È significativo che anche il mondo delle imprese e i sindacati rappresentanti dei lavoratori si incontrino e concertano le iniziative da intraprendere. Mai come oggi gli interessi delle imprese e dei lavoratori sono i medesimi.
Gnassi dovrebbe invece rispondere alla nostra denuncia di "colpevole immobilismo" in tema di urbanistica, e ci dica perché non sono bastati quattro anni per analizzare le osservazioni dei cittadini formulate al Piano Strutturale Comunale, al fine di renderlo operativo.
La riqualificazione del patrimonio immobiliare riminese non si fa a colpi di esternazioni, ma di strumenti urbanistici che a tutt'oggi mancano.
Siamo poco convinti che possa essere Gnassi il protagonista della "rinascita riminese", il nuovo rinascimento come lo chiama lui, del resto è la stessa persona che non è stata in grado di riqualificare - in termini di risparmio energetico e di inquinamento atmosferico - neanche gli immobili di proprietà comunale".