Rimini | Bisogni, domani la Colletta alimentare in 100 supermercati
Torna domani, 28 novembre, la Colletta alimentare, iniziativa nazionale promossa dal Banco alimentare che coinvolge un centinaio di supermercati tra Rimini e San Marino e 1.300 volontari. Lo scorso anno sono stati raccolti 93mila chili di almenti (78mila solo a Rimini) destinati a 35 strutture caritative in tutta la provincia, per circa 8500 persone bisognose aiutate. Nel corso del 2014 sono stati 440mila i chili di alimenti raccolti e distribuiti complessivamente. Il Banco alimentare, infatti, anche a Rimini lavora tutto l’anno grazie all’aiuto di 3mila volontari.
“Noi non facciamo previsioni - spiega il volontario Roberto Amovilli - perché non è il nostro obiettivo. La colletta è un gesto educativo. Questo è ciò che muove tutti i volontari ed è quello che ha spinto don Luigi Giussani e il cavaliere Fossati a far nascere il Banco almentare. Poi ogni volta la colletta ci stupisce. Come lo scorso anno, quando la situazione era più drammatica di ora, eppure la raccolta è stata straordinaria: se pensiamo a una media di tre chili a donazione, vuol dire che a Rimini hanno donato 28mila persone”.
Questo perché “di fronte a una proposta seria e sempice, come la coletta, la gente risponde in una maniera straordinaria. E’ il gesto che di per sé è straordinario. Pensateci: una persona che non mi conosce mette le mani in tasca per comperare del cibo che mi affida affinché io lo dia a un’altra persona che ne ha bisogno e che né io né lui conosciamo”.
Qui la parola colletta, quindi, fa il paio con la parola carità. “Il criterio della carità sta tutto nel piccolo gesto, come diceva santa Caterina, e la coletta è proprio quello, tutto il resto non conta”.
Ogni anno i volontari della colletta sono aiutati da ‘dieci righe’. Quest’anno le ha scritte papa Francesco. I volontari le hanno prese dal discorso del pontefice in occasione dell’udienza in cui li ha ricevuti. “La fame oggi - scrive il papa - ha assunto le dimensioni di un vero “scandalo” che minaccia la vita e la dignità di tante persone – uomini, donne, bambini e anziani −. Ogni giorno dobbiamo confrontarci con questa ingiustizia, mi permetto di più, con questo peccato, in un mondo ricco di risorse alimentari, grazie anche agli enormi progressi tecnologici, troppi sono coloro che non hanno il necessario per sopravvivere”.
Ma tutti possono fare qualcosa – continua il Santo Padre “qualcosa di umile, e che ha anche la forza di un miracolo. Prima di tutto possiamo educarci all’umanità, e a riconoscere l’umanità presente in ogni persona, bisognosa di tutto”.
A confermare l’importanza del gesto, le numerose adesioni avute anche quest’anno da varie associazioni, come quella degli alpini e il Rotary (presenti con gruppi di volontari), dall’esercito e Poste italiane (che forniscono mezzi per la raccolta).
Tra le curiosità dei benefattori della Colletta, una delle più frequenti riguarda il destino dei cibi raccolti.
“Molto spesso - racconta Amovilli - al supermercato le persone ci chiedono dove vadano a finire gli alimenti raccolti. La prassi prevede che il 50 per cento rimanga nella provincia e l’altro 50 arrivi alla sede nazionale del Banco alimentare che lo destina nelle zone dove c’è stata meno raccolta ma dove si registra più bisogno. Il tutto comunque resta in ambito nazionale, mai va all’estero”.