Progetto Rimini: non è vero civismo quello proposto da Gambini
"Leggendo l’intervista rilasciata da Sergio Gambini, ex assessore a Rimini, ex parlamentare, iscritto al Pd, neo auto-candidato a Sindaco di Cattolica alle prossime elezioni comunali del 2016 mi sembra di ricordare il ripetersi della storia del Piano Strategico nato da un'associazione poi fagocitato da Melucci e gestito dalle segreterie di partito". E' l'esordio di un intervento di Giusepe Lazzari, dell'associazione Progetto Rimini, a commento alla nostra intervista a Gambini.
Ironicamente Lazzari sostiene di condividere "l’idea di una richiesta dei diritti d'autore sulla denominazione di Patto Civico anche se quello che come Progetto Rimini abbiamo introdotto ha un termine più idoneo a quello che il movimento vuole rappresentare", ovvero "la sensibilità per le esigenze della comunità in cui il cittadino vive ed espressione del senso comune dei propri doveri come cittadino".
Insomma non tutti i patti civici sono buoni anche perchè "nel dizionario sono riportati significati non proprio coerenti con il concetto di rinnovamento della politica come indicato da Gambini (tra questi significati anche quello di "patto col diavolo" )". Continua Lazzari: "Il sistema di potere creato dalle segreterie di partito è percepito come invadente, pervasivo, opprimente e lontano dal cittadino che non riesce più a dare voce ai suoi bisogni perché le logiche di segreteria sono sorde e chiuse in se stesse". La via giusta - sostiene - è un reale civismo, che abbia al centro i cittadini.
"Di cittadini che votano - aggiunge - ne sono rimasti ben pochi e quindi l'attenzione va riposta a quei cittadini che hanno alzato bandiera bianca di fronte all'impossibilità di poter indirizzare la politica verso il cambiamento, perché confinati in un parco giochi artificiale, dove parolai e faccendieri gareggiano per dare il peggio di sé".