Grillini ai ferri corti. Piacenti: ridicolo eleggere Camporesi coi voti di Berlusconi
C'è davvero da auspicare che Beppe Grillo decida al più presto a quale delle due liste a 5 stelle di Rimini consegnare il simbolo del movimento. A quel punto si spera veda la parola fine la continua sequenza di insulti e colpi bassi che si scambiano le due parti in causa. Dalle dichiarazioni dell'ex moglie Sonia Toni che prendono di mira le disavventure giudiziarie di Davide Cardone (tanto da costringere il parlamentare europeo Marco Affronte a precisare che “Un pregiudicato può essere un delinquente oppure una persona in gamba che ha sbagliato una volta nella vita” ) al comico filmato sul web che mette alla berlina il candidato sindaco della cosiddetta lista fantasma, Fabio Lisi, tutto ciò è uno spettacolo davvero poco edificante.
Un osservatore interessato, come l'ex forzista Gianni Piacenti, osserva che "A memoria non ricordo tanta cattiveria nemmeno nei partiti della prima repubblica, i grillini riminesi imitano la cattiveria verbale di Grillo e quella psicologica di Casaleggio nelle polemiche interne. Speriamo che il Vate decida presto se premiare i compagni d’osservanza travagliana (candidato Grassi,ndr) o i compagni assessori trombati (candidato Lisi,ndr)".
Piacenti riserva le sue attenzioni anche a Luigi Camporesi "Il candidato grillino che cinque anni fa perse la corsa al ballottaggio per merito del centrodestra aspetta d’essere impalmato dai parcellizzati sperando d’essere risarcito della sconfitta passata.
Se non ci sarà l’accordo con la Lega a Rimini le forze che si riconoscono nel centro destra non parteciperanno alle elezioni comunali per arrivare al ballottaggio ma faranno legittimamente una campagna elettorale per eleggere dei consiglieri comunali, speriamo molti; a me sembra ridicolo garantire il ritorno in consiglio del grillino ( candidandolo a sindaco ) coi voti del partito di Berlusconi".