Rimini | Cariromagna, negativo di 13,1 mln nel 2015
Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, presieduto da Adriano Maestri, ha deliberato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2015 con un risultato netto d’esercizio negativo di 13,1 milioni di euro. Il progetto verrà sottoposto all’assemblea dei soci convocata per il 14 marzo prossimo.
Altri numeri. Il totale dei crediti alla clientela ha raggiunto i 4 miliardi, in crescita dell’1,4% (4,6 miliardi +2,5% se consideriamo gli impieghi allargati, effettuati tramite altre società del Gruppo), conseguenza di una certa vivacità dell’attività di prestito alla clientela.
In un contesto contraddistinto ancora da volatilità e incertezza, Cariromagna, la banca del territorio del Gruppo Intesa Sanpaolo fortemente radicata nelle tre province romagnole con 84 filiali al servizio di oltre 151.000 clienti, ha proseguito per tutto il 2015 a finanziare con un flusso costante l’economia romagnola registrando una forte crescita: 1.225 milioni di euro di nuovi crediti a medio lungo termine erogati (+70%), di cui il 72% alle imprese e il 28% agli investimenti, per lo più immobiliari, delle famiglie.
Le attività finanziarie della clientela presso la banca sono cresciute a 5,4 miliardi (+3,5%), nel cui ambito il risparmio gestito è in aumento a 2,2 miliardi (+12,4%), segnali di crescita che ben indicano il grado di fiducia e di credibilità di cui gode la banca.
I coefficienti patrimoniali, in crescita rispetto a dicembre 2014, si sono mantenuti su livelli superiori ai limiti regolamentari di Basilea 3 (Common Equity Ratio, Tier 1 Ratio e Total Capital ratio al 10,9%).
I proventi operativi netti raggiungono i 170,1 milioni, con una forte crescita delle commissioni nette (+11,4%), per la dinamica del risparmio gestito. Sull’andamento dei proventi hanno concorso anche gli oltre 3,3 mln di oneri contributivi derivanti per circa 0,5 milioni dal sistema di garanzia dei depositi (Deposit Guarantee Schemes Directive) e per 2,8 milioni dalla partecipazione ai meccanismi di risoluzione Europea (Bank Recovery and Resolution Directive).
Gli oneri operativi, gestiti sempre con estrema attenzione, si attestano a 87,7 milioni in linea con il dato del 2014. In evidenza la diminuzione del 5% delle spese amministrative.
Positivo il risultato della gestione operativa che ha raggiunto gli 82,3 milioni, a dimostrazione dell’attenta politica commerciale della banca e dell’elevata efficienza, attestate da un cost/income ratio al 51,6%.
Le rettifiche nette su crediti a 98,8 milioni (+46,9%) riflettono un quadro economico generale ancora fragile e le prudenti politiche di valutazione dei crediti deteriorati adottate, confermate anche da un grado di copertura delle sofferenze del 61,3%.