La Cgil entra “nella guerra di cifre in corso tra Agenzia mobilità, Start Romagna e altri soggetti pubblici sul costo del trasporto pubblico locale” per “fare un po’ di chiarezza sulle priorità che questa materia pone”. A intervenire per il sindacato è Ornella Giacomini, segretario generale Filt Cgil Rimini. La prima cosa “da chiarire” è che “servono investimenti e assunzione di responsabilità per favorirne il maggior utilizzo possibile, renderlo concorrenziale all'automobile migliorando di conseguenza la qualità dell'aria e della vita delle persone. Bisogna riprogettare la città conciliando lo sviluppo economico con la qualità della vita. Quando si parla di pedonalizzazione dei centri città e di piste ciclabili non si può di converso penalizzare il servizio pubblico perché costerebbe troppo. Per stabilire il “giusto costo” si fa riferimento a studi che sarebbero stati condotti da soggetti terzi, ma questo non è una garanzia di attendibilità e poi i parametri di riferimento non possono essere altre città dove il servizio viene svolto in modo del tutto diverso, basti solo pensare alle corse notturne che vengono effettuate nella nostra provincia che necessariamente fanno aumentare il costo del servizio. Inoltre il trasporto pubblico è in grado di svolgere un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile e nella ripresa economica anche del nostro territorio”.
L'11 gennaio 2016 come Cgil Cisl e Uil e rispettive categorie dei trasporti Filt, Fit e Uilt, “abbiamo chiesto un incontro agli enti locali Comune e Provincia, Agenzia mobilità e Start Romagna proprio per discutere di questi temi, ma stiamo ancora aspettando di essere convocati. Per essere chiari, a meno che in passato non siano stati sperperati dei denari, l'attuale risparmio su chi dovrebbe ricadere? Non possiamo accettare che a farne le spese debbano essere i dipendenti, o la qualità dei servizi per i cittadini in particolare anziani e studenti, semmai è con l'ausilio delle professionalità interne, che vanno valorizzate, che devono essere ricercate le soluzioni che permettono la razionalizzazione delle risorse”.