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Italiani uccisi in Libia, il dolore del sindaco Tosi. Liberi gli altri ostaggi

Venerdì, 04 Marzo 2016

(Riccione) “La notizia della morte di due dei dipendenti della Bonatti di Parma, rapiti in Libia,suscita profondo dolore”. Così il sindaco di Riccione Renata Tosi commenta l’uccisione di Fausto Piano e Salvatore Failla da parte di militanti dell’Isis probabilmente prima dello scoppio degli scontri mercoledì a Sabratha. La procura di Roma aprirà un fascicolo per omicidio a carico di ignoti. Sulla vicenda il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferirà alla Camera mercoledì 9 marzo alle 16.
“In questo momento non si può fare altro che esprimere il proprio cordoglio e la propria vicinanza in primo luogo ai familiari, che oggi vivono ore di tremenda angoscia”, continua Tosi.
Da notizie diffuse negli ultimi minuti, invece, sembra che gli altri due ostaggi, rapiti insieme a Piano e Failla, siano stati liberati. Secondo l’agenzia La Presse, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno avrebbero scritto un biglietto: “Io sono Gino Pollicardo e con il mio collega Filippo Calcagno oggi 5 marzo 2016 siamo liberi e stiamo discretamente fisicamente, ma psicologicamente devastati. Abbiamo bisogno di tornare urgentemente in Italia”. Il messaggio è stato pubblicato da 'Sabratha Media Center’ assieme ad una foto in cui i due compaiono mentre sono al telefonino, con barba lunga e con i visi molto provati, seduti su un divano verde. La Farnesina chiede estrema cautela, ma sembra confermare che gli italiani sarebbero ora nella mani della polizia locale.


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