(Rimini) Il consiglio comunale di Rimini con 18 voti favorevoli, un contrario e sei astenuti ha approvato ieri sera il regolamento per la disciplina degli arredi e dei dehors del centro storico.
“Un risultato importante – sottolinea l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – frutto della fattiva e preziosa collaborazione della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Ravenna e delle categorie ed esercenti e che pone Rimini come una di quelle poche realtà che non solo si impegna ad armonizzare i dehors presenti sul suolo pubblico, ma le mette in relazione con gli interventi di riqualificazione portati avanti dall’amministrazione e i nuovi arredi. Un’interazione e un’integrazione reale tra gli spazi identitari della città che stiamo valorizzando, ad esempio con il progetto dell’anello delle nuove piazze, con le attività e i pubblici esercizi che animano il cuore antico della nostra città”.
Il regolamento divide il centro storico in quattro zone: 1) Corso D’Augusto (dall’Arco al Ponte di Tiberio), la Pescheria e i vicoli che delimitano la Piazzetta San Gregorio; la 2) piazze centrali della città e la porzione di centro storico ricompresa nell’anello delle nuove piazze; 3) l’area delimitata dalle mura come da strumenti di pianificazione; Zona 4) i borghi. Per ciascuna zona vengono prescritti i materiali ed i colori degli arredi (nella zona 4 potranno essere previste soluzioni diverse previa concertazione con la Soprintendenza), le caratteristiche degli ombrelloni, delle tende, oltre che di aspetti più di dettaglio come le fioriere, gli elementi per il riscaldamento, i corpi illuminanti, fino ai portarifiuti e i portamenù. Il regolamento inoltre individua le zone che per valore storico ed artistico non possono essere occupate (ad esempio zona Torre Orologio e Tempietto San Antonio in Piazza Tre Martiri).
“Il regolamento – sottolinea l’assessore Sadegholvaad – consente poi dopo aver chiesto l’apposito permesso, di chiudere le strutture esterne, nel periodo dal 20 ottobre al 31 marzo. Oltretutto, proprio grazie alla collaborazione ottenuta in questi mesi dalla Soprintendenza, siamo riusciti ad elaborare un regolamento snello, che agevolerà gli esercenti nell’ottenimento delle autorizzazioni e che consentirà di velocizzare le pratiche. E soprattutto sono previste delle soluzioni in deroga se concertate con la Soprintendenza”. I titolari dei pubblici esercizi avranno tempo per adeguarsi al regolamento fino al prossimo 31 maggio, ma in gran parte dei casi, non essendo richiesti arredi particolari, si tratterà di porre solo qualche leggera modifica agli arredi già esistenti e quindi un intervento minimo. Inoltre nelle zone sottoposte a lavori di riqualificazione (come Tiberio, piazza Malatesta o piazza Teatini) è previsto che l’adeguamento possa essere rinviato sino al termine dei lavori.