Svuotando cantine e soffitte, i riminesi hanno la possibilità di sostenere concretamente alcuni progetti di promozione umana in terre di missione realizzati da missionari della diocesi di Rimini. L’anno scorso l’iniziativa ha prodotto la bellezza di circa 200 mila euro. È il Campo Lavoro Missionario, giunto quest’anno alla sua 36° edizione. “Un bell’esempio di collaborazione fra mondo ecclesiale, laico e istituzionale”, commenta don Aldo Fonti, responsabile dell’ufficio missionario diocesano. Una iniziativa che non solo resiste nel tempo ma ogni anno cresce e si amplia.
Nelle prossime settimane migliaia di volontari passeranno casa per casa a Rimini e nelle altre località della diocesi per consegnare 165 sacchi gialli. Chi li riceve è invitato a riempirli di carta, ferro e altri metalli, vestiti, scarpe e pelletteria, libri giocattoli, biciclette, piccoli elettrodomestici e oggetti per la casa. Nei giorni 9 e 10 aprile i volontari passeranno a ritirare i sacchi e li porteranno in alcuni campi di raccolta e smistamento. Gli oggetti saranno destinati o al mercato del recupero o saranno rivenduti per pochi spiccioli nei mercatini dell0usato allestiti nei centri di raccolta.
Questi i sei progetti che saranno finanziati con l’attività del Campo Lavoro 2016.
- In Albania un progetto socio-educativo (doposcuola per i bambini) della missione diocesana affidato alla Piccola Famiglia di Montetauro.
- In Camerun per il progetto “Mai più bambini in carcere” realizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII: si propone di migliorare le condizioni dei giovani detenuti e di coinvolgerli in percorsi di reinserimento sociale.
- Sempre in Camerun la realizzazione di un nuovo reparto di ostetricia, realizzato da Maria Negretto, da decenni missionaria in Africa.
- In Brasile l’adeguamento della casa famiglia gestita dalle Maestre Pie: si occupa dei ragazzi di strada, proponendo percorsi di studio e di lavoro.
- In Etiopia la costruzione di una nuova chiesa nella missione del riminese comboniano padre Corrado Masini. Leggendo una lettera di padre Masini, don Fonti ha sottolineato come costruire una chiesa sia costruire una comunità di persone e che il Vangelo è il primo fondamento per promozione della dignità della persona umana.
- Una parte dei ricavato resterà a Rimini come sostegno alle famiglie in difficoltà, quelle che non riescono a far fronte a bollette, affitti e spese mediche.
Del Campo Lavoro fa parte anche il progetto di educazione alla mondialità realizzato nelle scuole in collaborazione con la Caritas: l’obiettivo è la valorizzazione delle differenze come occasione di arricchimento reciproco. Nel 2015 tale progetto ha coinvolto settemila ragazzi.
Del Campo Lavoro 2016 fanno parte anche lo spettacolo “Quanto Basta” (il 3 aprile al Teatro degli Atti) e la veglia di preghiera per i missionari martiri che avrà luogo lunedì 4 aprile alle ore 20,45 nella Chiesa della Collegiata di Santarcangelo. Don Aldo Finti ha particolarmente sottolineato questo gesto in ragione dei tanti martiri del nostro tempo, fra le quali le quattro suore di Madre Teresa recentemente uccise.
Alla presentazione del Campo Lavoro Missionario 2016 è intervenuto anche il vescovo monsignor Francesco Lambiasi che ha ricordato come sia importante mettersi alla scuola dei poveri dove si insegna ciò che è essenziale. “Il povero è per noi il vicario di Cristo”.