(Rimini) “Se l'inclusione degli immigrati a Rimini è stata più armonica che in altri territorio è anche per l'intenso lavoro fatto storicamente da tutto il territorio, istituzioni, terzo settore, associazionismo e tradizione civica”. Lo sostiene il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi. “L'amministrazione comunale in questi cinque anni di mandato ha puntato e investito molto proprio sull'accoglienza dei profughi e l'inclusione dei tanti migranti "strutturali" della nostra comunità, dando centralità all'aspetto dell'istruzione, dell'educazione, della socializzazione”.
Dal 2013 ad oggi, segnalano dal Comune, sono stati più di 2.600 gli immigrati di 63 diverse nazionalità che hanno preso parte ai corsi di italiano tenuti da 32 insegnanti volontari. “Corsi da quest'anno si tengono nella nuova sede del centro per l'intercultura nel complesso di edilizia residenziale sociale di via Toni. Una scelta, anche questa, frutto di un preciso disegno di città inclusiva, che mette l'immigrazione e l'accoglienza al centro delle relazioni dei quartieri e del vivere quotidiano. L'opposto dei ghetti delle grandi città”.
Ma, continua Lisi, “riconoscere la multiculturalità significa anche porre attenzione per i nati in Italia, concretizzata dal Comune di Rimini dalla concessione della cittadinanza onoraria (che ha preceduto e promosso il dibattito nazionale sullo ius soli) per i bambini di seconda generazione che frequentano le nostre scuole”. Nelle scuole di diverso ordine e grado presenti nel Comune di Rimini la popolazione straniera presente rappresenta poco meno del 10% arrivando a superare abbondantemente quota 1.500 alunni.
Per le ‘seconde generazioni’, inoltre, “sono stati pensati specifici progetti per le attività extrascolastiche per contrastare la dispersione scolastica e favorirne il successo; più di 1.000 quelli coinvolti in attività extra scolastiche, di cui circa 200 con problematiche certificate di apprendimento. Altri 200 quelli che hanno preso parte alle attività di educativa di strada, con educatori che hanno svolto attività di socializzazione nei luoghi di ritrovo, nei parchi, nelle strade, nelle piazze, spesso affrontando situazioni a rischio criminalità, con risultati davvero sorprendenti”.
Tra le iniziative del Comune di Rimini per la giornata mondiale contro il razzismo, lunedì 21 marzo, alle ore 16, presso il museo Tonini si terrà l’iniziativa ‘Ogni persona è una biblioteca vivente, ascoltare la sua storia è accogliere un pezzo della sua vita e farla nostra’.