Il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, tramite l’avvocato Giovanni Boldrini, ha mandato una lettera di diffida a Luigi Camporesi, candidato sindaco di Obiettivo Civico alle prossime elezioni.
Cagnoni smentisce le affermazioni di Camporesi riportate dal quotidiano La Voce di Romagna e contenute anche in una lettera inviata ai vertici delle società Aia Capital e Aia Palas. Le affermazioni contestate sono quelle secondo cui nel 2014 la società del Palazzo dei Congressi abbia presentato un bilancio irregolare. Poiché Camporesi cita la legge 69/2015, che disciplina il reato di false comunicazioni sociali, secondo l’avvocato egli ha pubblicamente incolpato Cagnoni di aver volutamente redatto un bilancio irregolare.
Secondo la lettera di diffida è inoltre falso che Rimini Fiera non si sarebbe quotata in Borsa perché le sue azioni sono in pegno alla Banca Popolare di Vicenza e a Unicredit. Le azioni non sono in pegno alla Popolare ma solo a Unicredit e comunque, dice la lettera, ciò non pregiudica la quotazione. “Ancor più pesantemente diffamatoria è l’affermazione che il gruppo abbia un debito non sostenibile, visto che i fatti dimostrano esattamente il contrario”. Affermazioni che l’avvocato Boldrin riconduce solo all’utilità della campagna elettorale di Camporesi. Poiché il candidato le ha ripetute anche nella lettera alle due società degli albergatori, “andando ben oltre lo spot da comizio elettorale", è invitato a smentirle entro tre giorni altrimenti sarà querelato per diffamazione con richiesta di risarcimento del danno.