(Rimini) Dopo otto anni sono stati assolti i tre carabinieri (ufficiale, sottufficiale e appuntato), all’epoca dei fatti in servizio a Rimini, processati con rito abbreviato per acquisto e detenzione di 900 grammi di cocaina, favoreggiamento, falso ideologico, abuso e omissione di atti d’ufficio. Il giudice dell’udienza preliminare Sonia Pasini ha stabilito che non sussite il possesso di droga e che i tre non hanno commesso tutti gli altri reati per cui sono stati imputati. I tre militari secondo le ipotesi da cui sono stati scagionati e i racconti di uno spacciatore albanese avrebbero usato un informatore come ‘agente provocatore’ per individuare gli spacciatori più grossi con lo scopo di aumentare il proprio prestigio. Sarebbero così finiti a minimizzare gli indizi o sviare i sospetti a carico di chi li aiutava nelle loro indagini.
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