Colpo di scena a San Marino alla vigilia del ballottaggio di domenica prossima. Questa mattina una delegazione di Democrazia in Movimento, risultata la terza coalizione alle elezioni del 20 novembre, si è recata in Tribunale per presentare un esposto, legato alla campagna elettorale. Da quel che è trapelato risulterebbe che l’esposto prefiguri un’ipotesi di voto di scambio. Gli esponenti di Rete (una sorta di Movimento 5 Stelle del Titano) e MdSi, facenti parte della coalizione Democrazia in Movimento, hanno confermato di aver presentato l’esposto.
Forse non a caso è stato presentato solo al termine della campagna elettorale, per non essere accusati di voler influenzare il voto.
Domenica dunque si vota a San Marino e per la prima volta si sperimenta il meccanismo del ballottaggio. Ad affrontarsi sono due coalizioni. San Marino prima di tutto raccoglie i partiti di governo (Pdcs e Psd) ai quali si è aggiunto il Partito Socialista che al voto del 20 novembre ha ottenuto un importate successo. Al primo turno San Marino prima di tutto aveva ottenuto il 41,68 e 20 seggi.
La coalizione Adesso.sm comprendeva un nuovo partito, Repubblica Futura, dove erano confluiti gli uomini di Ap, la formazione politica che con l’uscita dal governo aveva provocato la crisi, la Sinistra Socialista Democratica e Civico 10. Questa coalizione aveva ottenuto il 23,18 dei voti e 25 seggi.
Nella serata di domenica si saprà chi governerà la Repubblica di San Marino nei prossimi cinque anni.