Il Parco del Mare, chi l'ha visto?, si è chiesto ironicamente il consigliere Gioenzo Renzi. Il consiglio comunale è stato chiamato ad approvare una variazione di bilancio per finanziare il tratto numero 8 del Parco, ovvero il lungomare Spadazzi di Miramare, ma ancora una volta senza poter entrare nel merito del progetto che l'amministrazione intende realizzare. Passano i mesi, passano gli anni (il progetto preliminare è del 2016), ma ancora, a parte i rendering esposti a suo tempo in piazza Cavour, non si è visto nulla di concreto.
Così hanno sostenuto all'unisono i consiglieri di minoranza che hanno incalzato con molte domande la giunta senza però - hanno sottolineato manifestando il loro voto contrario - ottenere risposte.
Il primo attacco all'amministrazione è sul fatto che un progetto di così rilevante importanza, destinato a cambiare il water front della città, vada avanti senza che il consiglio comunale possa esprimersi nel merito delle scelte. “Anche dei risultati dell'incarico allo studio Miralees-Tagliabue il consiglio non è stato infromato”, ha rilevato Renzi. Il quale ha poi anche osservato che il progetto licenziato dalla giunta è diverso da quello preliminare presentato per ottenere i finanziamenti, e ciò potrebbe pregiudicarne la conferma.
Il consigliere Gennaro Mauro ha poi sollevato le prime questioni. Quante delle 155 manifestazioni di interesse dei privati hanno avuto un seguito? Come si pensa di risolvere il problema dei parcheggi? Con il progetto che la giunta vuole realizzare si potrà fare un parcheggio interrato? Senza un piano della sosta il traffico si sposterà tutto sui viali delle Regine, impendendo una riqualificazione di quelle aree. Secondo Mauro la giunta ha deciso di partire solo con il lungomare Spadazzi perché a disposizione ha solo i fondi regionali ed europei e non ci sono i privati disposti ad investire. Alla fine si farà un intervento minimale di arredo urbano vista la difficoltà di accordarsi con i privati.
Ha rincarato la dose Carlo Rufo Spina, di Forza Italia, che ha raccontato di aver effettuato due accessi agli atti. Il primo per esaminare le 155 manifestazioni di interesse, dalle quali si evince, a suo parere, solo una grande confusione. Il secondo per verificare quante di quelle manifestazioni di interesse abbiano avuto un seguito. “Solo tre, e solo per il lungomare Spadazzi”, ha affermato. E anche lui ha incalzato con le domande: Volete spiegare con chiarezza a che punto siamo? Quando ci farete vedere i progetti esecutivi? Chi finanzia i sottoservizi? Chi i parcheggi interrati? Che ne sarà delle aree in fregio? Si parte con il lungomare Spadazzi, ma gli altri stralci, a parte Il Psbo di piazzale Kennedy, che fine faranno? Secondo Spina, utilizzando una espressione tipica del sindaco Andrea Gnassi, il risultato finale sarà che il mare dialoga con il traffico caotico, con i giganteschi ingorghi che si creeranno sui viali delle Regine. Spina ha anche chiesto al neo presidente della seconda commissione di convocare entro maggio una seduta alla quale chiamare anche i dirigenti per avere le risposte che la giunta non dà.
L'assessore Roberta Frisoni ha fornito una risposta politica, magnificando ancora una volta l'utilità del Parco del Mare, che in verità nessuno aveva messo in discussione. Ha aggiunto che quando ci saranno le necessarie varianti urbanistiche queste saranno portate in consiglio comunale. Quanto alla sosta, sarà garantita da un'area di proprietà dell'amministrazione all'altezza del bagno 130 e da spazi ricavati sui viali delle Regine. Alle altre domande non ha risposto.
Per saperne di più occorre quindi aspettare la seconda commissione, se Zoccarato la convocherà.