Spiagge, Mussoni (Oasi): Quelle cabine sono state costruite legalmente
L’assessore all’urbanistica del comune di Rimini, Roberto Biagini, avverte che le cabine e i chioschi sulla spiaggia di Rimini sono tutti da rifare, o meglio se li si buttasse giù non si potrebbero ritirare più su: mancano dello ‘stato di fatto conforme’.
“Non sono né un urbanista né un avvocato – esordisce Giorgio Mussoni, presidente di Oasi Rimini, l’associazione di Confartigianato che riunisce gli operatori balneari – ma un comune ‘uomo di strada’. So però che le cabine che ci sono oggi sulla spiaggia sono molte meno di quelle che c’erano quando per costruirne serviva solo l’autorizzazione demaniale. E’ per questo che dico che mi sembra molto strano che il 90 per cento di queste cabine adesso non sia più autorizzato”.
Il ragionamento di Mussoni è semplice. “Queste cabine ai loro tempi sono state montate così come richiedeva la legge, nella legalità. E’ possibile che una cosa che c’è oggi ed è legale, domani diventi illegale?”.
Non è questa l’unica domanda del presidente dei balneari. “Se fosse anche vero che adesso non avrebbero i crismi della legalità, mi lascia perplesso il fatto che la notizia esca fuori adesso che siamo alle prese con lo smontaggio dei giochi. E mi domando: è possibile che queste strutture vengano messe in discussione dopo 45 anni? Mi sembra un po’ come buttare acqua sul fuoco. E’ vero che nel corso degli anni, magari ne sono state costruite altre, o meglio alcune cabine sono state spostate, ma io credo e spero che quelle cabine siano regolari. Certo non escludo possa esserci nel mucchio una eccezione”.
Stessa cosa, o molto simile vale per i chioschi. “Sono tutti accatastati, la totalità ha fatto il condono: ma gli amministratori cosa cercano?”.
Gli amministratori cercano una soluzione tra lo stato di fatto e il regolamento paesaggistico. Mussoni una sua proposta l’ha fatta tempo fa. Come a Cesenatico, rendere i pezzi di spiaggia costruiti o, più in genere, occupati dall’ambaradan degli stabilimenti parte urbanizzata della città. “Una soluzione che ha reso più tranquilli tutti, che ha funzionato – dice – e che io prima di scartare a priori mi studierei meglio. Comunque, l’amministrazione dice per Rimini non va bene. E’ una scelta politica. Allora però la soluzione la trovino”.