Buon ferragosto, Rimini! Anche se quasi tutti sono intenti a dichiarare che non c'è più il ferragosto di una volta, godiamocela questa giornata che appartiene al nostro Dna di terra ospitale, che rappresenta lo spartiacque dell'estate (prima e dopo), che rappresenta una sorta di cartina tornasole di ogni fenomeno (c'è più gente che a ferragosto..), che rappresenta l'obiettivo verso cui per mesi marcia compatta la macchina turistica.
Godiamocela questa giornata perché in questo 2019 rappresenta la fotografia di chi siamo, cioè riflette come uno specchio tutte le nostre contraddizioni, immersi come siamo fra la nostalgia di una grandeur ormai archiviata ed il desiderio di sopravvivere e adeguarsi ai tempi che cambiano.
Basta leggere i giornali di oggi. Le cronache ci informano che mille uomini in divisa sono pronti a vigilare perché il supremo rito dell'estate si svolga nella massima sicurezza. Manco fosse annunciato a Rimini un raduno dei black bloc. Non ci avevano spiegato, nei giorni scorsi, che le spiagge sono vuote, che un po' di camere resteranno libere, che commercianti e ristoratori sono in rosso, che il meteo (e le subdole e complottiste previsioni) hanno rovinato l'estate? Ancora oggi gli albergatori confermano che ci sono camere invendute. Poca roba, per la vestale del turisticamente corretto, Patrizia Rinaldis, presidente degli albergatori di Rimini. Mentre il suo collega di Riccione, Bruno Bianchini, taglia corto: “L'anno scorso avevamo un pienone che quest'anno non c'è”. Anche sul ferragosto che non è più quello di una volta si consuma l'eterna diversità di vedute fra Rimini e Riccione. Evviva, ora siamo più sereni. Un altro riccionese, Cesare Ciavatta, di Promhotels, si pone una domanda: “Mi chiedo come faccia a venire al mare quel 30 per cento di giovani senza lavoro. Un altro segmento che manca, e che riempiva questo contenitore, era il divertimentificio, giusto o sbagliato che fosse, portava molta gioventù che ora per tanti motivi resta a casa”. Per una spiegazione citofonare contemporaneamente agli ex locali del Marano e in Municipio, siamo certi che Ciavatta avrà una risposta.
Per Riccione verrebbe da dire: meno male che non c'è il pienone. Altrimenti chissà quanti turisti fuggirebbero puzzolenti di sudore dalla Perla verde perché impossibilitati a fare una doccia. Le cronache informano che la scarsa pressione degli impianti rende difficile l'arrivo dell'acqua nei piani alti degli hotel. Se va avanti così, fra un po' ascolteremo telefonate di questo tenore: “Voglio una camera per la settimana ferragosto, ma al primo piano, mi raccomando!”. Bella la Riviera: a Riccione sanno parlarsi addosso come nessun altro, e non riescono a garantire l'acqua corrente al quinto piano.
Spiagge vuote, avevano sentenziato qualche giorno fa i bagnini. Eppure, ci informa il Carlino, alcuni bagnini sono stati multati perché hanno piantato più ombrelloni del consentito. La chiamano la guerra delle ombre. Come tutte le guerre, rileva un aspetto alquanto irrazionale: se le spiagge sono vuote, che senso ha piantare più ombrelloni destinati a rimanere chiusi? È la Riviera delle contraddizioni, bellezza!
In questo Ferragosto 2019, con spiagge vuote, hotel mezzi pieni e uomini in divisa dappertutto, scopriamo, si fa per dire, che ancora troppa economia turistica si regge sull'evasione fiscale. Il Corriere Romagna informa di alcuni controlli della Guardia di Finanza nella prima parte dell'estate: 34 su 41 stabilimenti balneari non emettevano scontrini fiscali, 71 su 96 strutture ricettive multate per lo stesso problema. Per i bagnini si intuisce il motivo: alcuni erano troppo impegnati a piantare ombrelloni, altri a contarli e a fare gli esposti alla polizia municipale.
Ma questa Riviera, così piena di contraddizioni, non ha eguali in Italia e nel mondo. Chi, visitando località amene ma turisticamente poco sviluppate, non si è sentito dire: “Ci vorrebbero dei riminesi qui!”.
La Riviera oggi ha però trovato la sua paladina che lancia in resta è partita contro chi ha osato diffamare la categoria degli albergatori sui social. È sempre lei, la signora Rinaldis, che ha deciso di denunciare il commentatore su Facebook che ha definito “porci, arraffoni e fannulloni” chi vuole lavorare tre mesi per vivere bene tutto l'anno.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso e restituisca l'onore ai nostri albergatori, godiamoci questo ferragosto 2019 che mette a nudo difetti e virtù della nostra Riviera. Ciò che eravamo e ciò che siamo. Ciò che saremo, è difficile prevederlo con certezza. Buon ferragosto!