A ridosso delle feste natalizie, a dispetto di un presunto periodo di riposo per la politica, a Riccione c’è stato un gran movimento di truppe in vista delle elezioni amministrative del 2022. Elezioni che sanciscono la fine dell’era Tosi, in realtà abbastanza breve (otto anni scarsi) perché il primo mandato è stato dimezzato dalla congiura di palazzo ordita da Tirincanti e soci. Niente quindi è scontato: il quadro generale non solo è molto cambiato dalla prima vittoria a sorpresa di Renata Tosi, nel 2014, ma anche dalla vittoria del 2017. Pezzi di società che erano organici alla nuova amministrazione si sono allontanati, quasi collocandosi all’opposizione.
L’attuale inquilina del palazzo comunale ha fatto sapere che la sua delfina è Laura Galli, attuale vice sindaco e assessore ai servizi sociali. Il metodo ingiustamente contestato ad Andrea Gnassi, quello di indicare un successore in continuità, è stato giustamente fatto proprio da Renata Tosi. L’indicazione di Galli non ha sollevato troppi entusiasmi da parte di alcuni alleati come Forza Italia e Fratelli d’Italia. È lecito chiedersi se si tratti solo di un ballon d’essai o se questa candidatura non debba passare attraverso un percorso infido e accidentato, riportando inevitabili ammaccature.
In attesa di saperne di più vediamo quali sono le forze in campo che giocheranno la partita del 2022.
Il mondo civico è quello più in movimento. Da due anni in consiglio comunale e in città si è formato il gruppo di Riccione Civica dove sono confluiti ex del Movimento 5 Stelle, come il candidato sindaco del 2017 Andrea Del Bianco, ed ex di Patto Civico, la lista promossa da Sergio Pizzolante sull’onda del successo dell’omonima formazione a Rimini nel 2016. Nei giorni scorsi è tornata nella casa originaria Marisa Grossi, di Rete Civica, alle regionali 2020 inserita nell’alleanza di centrodestra. È escluso che Riccione Civica intavoli dialoghi con chi si pone in continuità con Renata Tosi, mentre sono assai probabili tentativi di intesa con il Pd.
Sul fronte civico l’ultima arrivata è la formazione di Fabio Ubaldi, nel 2014 candidato del Pd contro Renata Tosi. Ha messo insieme un gruppo di professionisti e lavoratori autonomi (fra cui anche l’avvocato Marco De Pascale, già di Patto Civico) che si è dato il nome di 2030 Riccione Città Aperta. Certamente è un gruppo che si pone in alternativa a chi raccoglierà l’eredità della Tosi, non è ancora chiaro se correrà da solo o invece cercherà alleanze.
Deve ancora scoprire le sue carte Riccione Davvero, sigla dietro cui ci sono Lucia Baleani e Luciano Tirincanti. Anche in questo caso è certa la discriminante anti-Tosi, si tratta di vedere in quale ruolo. C’è chi sostiene che Riccione Davvero potrebbe essere il gruppo che raccoglierà la dichiarazione d’amore per Riccione di Claudio Cecchetto. L’ex dj e talent scout, infatti, ha tappezzato Riccione di manifesti con gli auguri di Natale alla città e ha dichiarato che se qualcuno lo chiamerà lui sarà disponibile a candidarsi come sindaco. Sono noti i rapporti di amicizia fra lui e Tirincanti, ecco perché potrebbe nascere il matrimonio elettorale. Inoltre, una recente dichiarazione di Cecchetto su Riccione è stata diramata da Natale Arcuri, e qui il cerchio si chiude.
Nel fronte anti Tosi e sue eredi il partito di riferimento è ovviamente il Pd, che cerca la storica rivincita dopo l’usurpazione da parte del centrodestra. Le attenzioni sono puntate su due fattori: un candidato forte, autorevole (ancora nessun nome); una coalizione la più larga possibile, in modo da mettere insieme, oltre al popolo comunque lontano dal centrodestra, anche tutti gli scontenti e i delusi dall’amministrazione Tosi.
L’obiettivo del Pd è certamente quello di siglare un accordo con Riccione Civica. Certamente dell’alleanza di centrosinistra farà parte il Movimento 5 Stelle. I militanti rimasti hanno fatto sapere che Giuseppe Conte, in occasione delle elezioni a Cattolica, ha detto loro di guardare al Pd e alle liste civiche. Si tratta di vedere quale peso ha attualmente il simbolo a Riccione, vista la non presenza fisica nel territorio.
Anche nel campo del centrodestra lo schema di gioco deve ancora essere definito. Ha senso che si presenti una Lista Tosi quando lei non c’è (ufficialmente) più? E anche Noi Riccionesi conserva un appeal elettorale nel momento in cui la sua bandiera storica esce di scena? Si ricicleranno come liste civiche a sostegno dell’erede designata da Renata? Tutto da scoprire.
Certamente saranno presenti Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Quest’ultimi, ora assenti dal consiglio comunale, ben decisi a contare di più, anche nelle scelte sul candidato sindaco. Vogliono che non diventi un pasticcio a firma Morrone-Tosi come nel caso di Rimini. Non a caso Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno partecipato ad una riunione informale di scambio di opinioni, dove erano assenti Pd e Lega, cioè i due partiti perno dei rispettivi schieramenti, e dove invece c’erano le liste civiche anti-Tosi. Poi Forza Italia ha subito precisato che la collocazione nel centrodestra non si discute. Resta l’impressione che un centrodestra a completo traino Tosi, tramite Galli, non sia molto gradito dai partner.