Dal punto di vista del marketing elettorale, Forza Italia, un partito che cerca di sopravvivere all’ondata leghista nel centrodestra, non poteva trovare un miglior candidato. Ha schierato Nicola Marcello, conosciuto anche come “mister preferenze”, avendone totalizzate ben 1.237 alle ultime elezioni comunali di Rimini, quando un elettore su quattro di Forza Italia gli ha dato il voto personale. E anche per queste elezioni regionali si muove, percorrendo la provincia in lungo e in largo, per cercare di bissare il successo. Che poi riesca anche ad essere eletto, questo sarà tutto da verificare all’alba del 27 gennaio. “Giro molto, ci sono segnali di ripresa, di rinnovata attenzione verso il nostro partito”, afferma fiducioso. Certo, lo ha confortato il successo inaspettato di un incontro tenuto nel tardo pomeriggio di domenica. Convocato da un passaparola fra un gruppetto di amici, ha visto radunarsi più di un centinaio di persone che non ha disdegnato di trascorrere due ore ad ascoltare discorsi politici e programmi amministrativi.
Se la candidata presidente che pure lui sostiene, Lucia Bergonzoni, si distingue per non avere un programma, lui invece ce l’ha, l’ha stampato e l’ha pure messo in rete. “Non me lo sono inventato una notte a tavolino. – spiega – Ho incontrato persone che potevano dare idee e suggerimenti. È questo il mio modo di fare politica”.
Lui la politica la mastica da quando aveva quindici anni. Nella Chieti dove è nato ha seguito la classica trafila dalle associazioni cattoliche al movimento giovanile della Dc, partito a cui è stato iscritto fino al 1994, prima di passare a Forza Italia. “Sono un moderato che milita nell’unico partito moderato del centrodestra. Non mi vergogno di dire che a suo tempo avevo pure aderito al Nuovo Centrodestra, perché credevo alla possibilità di cambiare la coalizione. Poi, di fronte alle pulsioni sinistrorse e all’attaccamento alle poltrone, sono presto tornato in Forza Italia”. Dove pure ha fatto carriera, essendo oggi vice commissario regionale per la Romagna. La giornata la divide fra il suo lavoro di ufficiale medico dell’aeronautica e l’attività politica.
Nicola Marcello afferma che si impegnerà “per una Regione che sia sussidiaria al cittadino e non guidata in modo verticistico e centralistico”. Se gli si fa osservare che in Emilia Romagna tutto sommato non si vive male, lui replica che intende “cambiare un sistema in cui si elargiscono soldi solo per acquisire voti”.
Per spiega cosa intenda nel concreto per regione basata sulla sussidiarietà ha convocato il 18 gennaio nella sala del quartiere 6 un convegno dal titolo impegnativo “Sì alla vita! Per una Regione con sussidiarietà scolastica e sociosanitaria”. Ci saranno anche il commissario regionale Adriano Paroli e il senatore Maurizio Gasparri.
Sulla sanità regionale, Marcello sostiene che “è affetta da un eccesso di controllo verticistico”, dove tutto è in mano ai direttori generali graditi al partito”. A suo parere bisogna andare, sul modello lombardo, ad una reale integrazione fra pubblico e privato, al fine di migliorare i servizi per i cittadini ed accorciare le liste di attesa.
Ma nel suo programma, Nicola Marcello si occupa di tutto. Dagli interventi per il turismo alle politiche abitative, dal dissesto idrogeologico agli incentivi per le imprese, dalla digitalizzazione a servizi per lo sport e il tempo libero. Ha messo a sistema gli argomenti di cui si occupa in consiglio comunale e come commissario di Forza Italia. E annuncia: “Una volta eletto aprirò una sede fisica in cui incontrare settimanalmente tutti i cittadini”.